Paradiso in Pericolo

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" Don Mimì, che ci fa Mammì in ospedale? E poi al repartoparto?" Ninella sentì in modo inconfondibile la voce della sua figlia maggiore Chiara che penetrava come un ovetto nel suo cervello, che dalla nascita di Noel e dall'esperienza ai limiti del suo corpo sembrava essere in standby, trasmetteva il messaggio ai suoi nervi, tanto che alla fine, con un leggero rumore i risentimento, si sentiva un po' Quando aprì gli occhi, il primo sguardo cadde sul figlio, che dormiva ancora in pace, che in qualunque modo Chiara l'avesse trovata, sarebbe stato svegliato dalla sorella. No, non mentirebbe se qualcuno lechiedesse come stava e si aspettasse un«bene» o «Sorprendente bene» da lei. Perche' la verita' e' che in quel momento stava solo male e non aveva più vent'anni. Il dolore l'anguente all'addome non si era attenuato nemmeno dopo tre giorni aveva ancora le doglie di tanto in tanto, era stanca e non aveva avuto la possibilita' di riposare, grazie al suo dolcissimo figlioletto. Ma era più felice che mai. Non importa quanto il suo corpo fosse consumato, non importa quanto sforzo e resistenza le costerebbe. Finalmente ha avuto un figlio ufficiale con Mimì. E questo era tutto quello che aveva sempre desiderato. Poter dire apertamente e onestamente che il figlio era suo e non dover nascondere l'esistenza del padre come nel caso di Chiara. "Papà, non è divertente, hai capito? Dir' a Chiara cosa sta succedendo con Ninella. Ha il diritto di sapere come sta sua madre. Per favore!" un' altra voce maschile si intromise nella conversazione tra il suo marito e la figlia, che Ninella poteva facilmente riconoscere come Damiano, il figlio di Matilde e figliastro di Mimì. Sembrava preoccupato come la sua moglie, ma tacque quando Mimì aprì la porta, in contrasto con la sua espressione facciale, aprì dolcemente e, sia Chiara che lui, si affacciano su Ninella, che aveva la festa sul suo letto e condivideva la stanza con altre tre giovani madri francesi, che ogni 20-30 anni erano più di loro e nessuno dei quali era presente. "Mammì!" volò sollevato e in lacrime sulle labbra dell'italiana bionda, che accelerò il passo e cadde tra le braccia di sua madre, seduta di fronte a lei nel letto. Sembrava esausta, ma era viva. Le persone ritenute morte sono sopravvissute Don Mimì e Ninella Torres. E questa era la cosa più importante in quel momento. "Chiara. . . mia grande!" giunse stanca e magra sulle labbra della donna di mezza età, le braccia tese per accogliere la figlia adulta, senza notare quanto velocemente si fossero formate le lacrime a Chiara e nei suoi occhi."Mammì" ripeteva ancora la donna adulta, stringendo il busto della madre e improvvisamente sembrò un bambino chede si derava solo la guida, la vicinanza, la tenerezza e l'amore della madre. "Aja. . . Amore. . .Devi prenderti cura di me, tanto mi piace abbracciarti" esclama Ninella con i denti morduti quando il suo busto collassa oscillando con quello di sua figlia, e subito le fa male il petto, e cerca di uscire dall'abbraccio. "Scusa Mammì", esclama subito la giovane bionda colpevolizzandosi e volendo staccarsi dalla madre, quando già furono divisi da un forte grido di risentimento, perché finalmente anche il più piccolo membro della famiglia si mostrava riconoscente "Quello è. . . Mammì di chi è questo bambino?" domandò Chiara con un po' di sospetto, non volendo fidarsi del suo istinto che il neonato nella mangiatoia, nonostante l'età della donna castana, era davvero figlio della sua madre. "Questo è tuo fratello Noel Scagliusi. Ciao, Damiano!" disse dolcemente Ninella, e alzò il figlioletto urlato appena nato dal lettino per guardarlo con tutto l'amore che aveva per lui, senza poter di stogliere lo sguardo da Noel quando salutò anche Damiano."Scagliusi? Ok, capisco che Mimì sia il padre, era ovvio, ma hoanche il tuo. . . Mademoiselle Scagliusi? Mamma, vi siete sposati?" Chiara era ormai nervosa dopo aver visto il cartello sul letto e si accalcò nella poltrona che le fu rapidamente portata via dal suo patrigno, tenendosi per un momento le orecchie perché il piccolo Noel aveva cominciato a urlare e lei, ovviamente, molto vicino a un nervo Il crollo era in piedi. "Chiara ti sta bene. . . " l'attenzione dell'anziana italiana tornò subito sulla figlia maggiore e si male dicì già per la condizione di Chiara, per la quale voleva fare qualcosa, ma le urla di Noel, che chiedeva a gran voce di mangiare, non le davano alcuna possibilità di parlare. Con un leggero movimento della mano, ha gettato in tondo la domanda non verbale se tutti erano d'accordo che allattasse i bambini. Un semplice "Vai Ninella" di Damiano le bastava e continuava l'attività che ha iniziato, rilasciando un sospiro di sollievo quando sente la tensione allontanarsi dal busto e tornare a regnare il silenzio nella stanza. "Chiara?" sussurrò teneramente Ninella, abbracciandosi al marito che si era unito a lei sul letto e la teneva affettuosamente stretta, mentre guardava la figlia che ancora, con la testa fra le mani, seduta sulla poltrona, guardava testarda per terra, rifiutarsi di aprire la bocca. "Credo che ho bisogno di un momento!" rispose Chiara chiaramente sopraffatta e non riuscì più a trattenersi quando Ninella aprì leggermente la bocca per iniziare una spiegazione. "Che cos'è Mammà? Che devo dire? Che sono stata bene negli ultimi mesi? Che a Polignano abbiamo semplicemente continuato a vivere mentre voi siete scomparsi e poi dichiarati morti? Dichiarato morto! La nostra mamma! Morto, capisci? MORTO! E io, idiota come sono, ti ho anche appoggiato in quell'azione di Parigi e ti ho incoraggiato a prenderti questa "vacanze" con Don Mimì, perché sapevo che vi amavate. Come facevo a sapere che voi due volevate evadere? Come gli adolescenti!! Siete dei fottuti adulti! Sapete, io, Damiano o Orlando non sono importante in tutta la situazione. Ma avete mai pensato a Nancy? Mia sorella è già una bambina. Poi arrivo a Parigi, troviamo Mimì e lui mi porta in ospedale. Ho pensato a qualcos'altro. Scenari terribili di ogni genere, o persino coma. Ma non ho mai. . . mai pensato che ci avreste tradito in questo modo. scapparsi, sposarsi, fare un figlio. Noi siamo i vostri figli maledetti. Pensate che non ci importi di voi? Avreste potuto almeno contattarci. Ci saremmo tenuti muti, credimi! Matilde non ha bisogno di sapere tutto quello che succede nel mondo, e questo e' chiaramente una delle cose. Pero'. . .congratulazioni. . . ci avete già rimpiazzati con successo." la bella bionda si agitava sempre di più, balzò dalla poltrona e correva su e giù per la stanza, stando sempre in piedi per gettare uno sguardo omicida alla madre e a Don Mimì, che accettarono senza lamentarsi."Chiara questo non è vero. Non vi abbiamo rimpiazzati. Noel è un miracolo inaspettato che ora appartiene alla famiglia. Ma voi non sarete mai rimpiazzati. E vi abbiamo sempre messo al primo posto per tutta la vostra vita. E questa volta. . . solo questa volta, abbiamo fatto ciò che ci ha fatto bene. E noi siamo felici. Siamo felici come non eravamo mai, lo capisci, Chiara? La nostra immersione ha dato l'opportunità di. . . Polignano ci ha sempre negato a noi. E non mi pento di niente. Non che io abbia sposato Mimì, non che io sia rimasta incinta, non che voi ci abbiate trovati ora! « sussurrò ferita a Ninella, ma alzò lo sguardo e si costrinse a guardare Chiara negli occhi, mentre cercò di calmare Noel, che percepì il malcontento della madre e si spaventò per la voce alta. "Aha". . .disse lei, non impressionata, e voltò leggermente la testa, come se volesse riflettere. "Torna a Polignano Ninella, Papà Damiano prese il comando della conversazione e si avvicinò cautamente alletto per guardare prima Ninella e poi suo padre con il suo sguardo. "E tua madre?" domandò asciutta l'italiana dai capelli castani al«genero» la domanda puramente retorica, tenendone lo sguardo quasi di ferro, prima di passare da Damiano a cercare lo sguardo del marito, che la guardò con uno sguardo innamorato, come se volesse assicurarle che quella donna no nera pericolosa per lei se noi fossano ritornare a a Polignano. "Mamma chi Ninella? Vedi l'anello al dito o la cartina sul letto? Senti Noel e lo sguardo con cui ti sta guardando mio padre? Sei stata. . . sei. . . e sarai sempre l'unica donna della sua vita. Allora perché avere paura di un'aspirante italiana? È ora che voi due la smettiate di scappare dal vostro passato e affrontate il presente." disse Damiano un po' più forte e sapeva benissimo da dove veniva la rabbia per sua madre. Per tutta la vita aveva impedito al padre di essere felice e lo aveva messo in ginocchio a tal punto che lui sentiva il bisogno di lasciare tutto dietro a lui per fuggire con la donna della sua vita a Parigi. " D'accordo, allora. Va bene così! Verremo con voi a Polignano appena mi sentirò meglio! " Ninella si offrì percossa e si accalcò al marito, il quale la rassicurò sulla schiena e le soffiò un dolce bacio tra i capelli. Latranquillità del loro piccolo paradiso eradefinitivamente finita!

Volare ( nel blu dipinto di blu)Where stories live. Discover now