«il preside ci ha assegnato un nuovo lavoro, ed è abbastanza lungo; ero venuta qui per riferirtelo.»

Si alzò, senza rivolgerle parole, arrivando alla sua moto per poi sfrecciare via tra le strade di Riverdale, cercando di mantenere i nervi saldi.

A differenza di quanto aveva cercato di far credere, era in totale agitazione e non aveva la minima idea di cosa fare, come muoversi, come porsi nei suoi confronti.

Le piaceva e davvero tanto, il che implicava il fatto che sarebbe finta per arrossire al minimo contatto con lei, o alla minima parola fuori posto, e non voleva darle quel potere, non poteva farglielo capire, altrimenti sarebbe finita in seri guai.

«Tiny cosa ci fai qui?» le domandò Sweet Pea, il suo migliore amico non appena fece ingresso nel White Wirm.

«sono uscita prima da scuola, Cheryl mi stava mettendo troppa pressione addosso» affermò prendendo posto su uno degli sgabelli posti davanti al bancone.

«come va con lei?» chiese, sapendo ciò che la sua amica provava nei confronti della rossa.

«non so Sweet, continua a provocarmi ma nonostante questa si è iscritta al corso di fotografia, e credimi a lei non piace per niente, l'ha sempre ritenuto per sfigati.»

«non è che lo fa per passare un po' di tempo con te?» suppose il moro alzando un sopracciglio.

«non penso, mi odia. E' da anni che mi mette in ridicolo davanti a tutti.»

«magari cerca solo di attirare la tua attenzione, ti ricordo che le persone che le sono indifferenti nemmeno le degna di un misero sguardo.»

«beh, se è come dici tu ha scelto il modo peggiore per rapportarsi con me» disse sbuffando alzando gli occhi al cielo.

«andiamo Toni, sai che ha una vita difficile, voglio dire ha perso Jason l'unica persona che a quanto pare la conosceva bene, il padre si è impiccato dopo che avevano scoperto la sua carriera che sfrigolava grazie alla droga, e dentro casa non sappiamo come vanno le cose. Non puoi negare che abbia una vita complicata.»

«lo so Sweet ma questo non giustifica il suo essere stronza, anch'io ho perso qualcuno, ti ricordo che non ho più i genitori da anni ormai, ma non sono mai diventata così.»

«però tu hai comunque delle persone che ti vogliono bene, che ti stanno accanto e che ti supportano ogni giorno; lei invece l'hai mai vista ridere e scherzare veramente con qualcuno? L'hai mai vista ricevere un abbraccio? Una parola di conforto?»

Toni ci pensò su, e comprese che il suo migliore amico aveva estremamente ragione; e per questo decise che avrebbe cercato di fare il possibile per scoprire di più su quella ragazza che apparentemente sembrava muoversi come se avesse una vita perfetta, anche se questo non giustificava comunque il modo in cui continuava a trattarla da anni ormai.

«hai ragione» sospirò rassegnata.

Passò qualche altra ora nel locale, dopo di che radunò i suoi oggetti personali, e, una volta dopo essere salita sulla moto sfrecciò verso casa Blossom.

Parcheggiò attentamente, avviandosi verso il vasto porticato, per poi suonare il citofono, immobilizzandosi quando qualcuno arrivò ad aprirle la porta.

Cheryl indossava una semplice felpa grigio chiaro a girocollo oversize, che le arrivava leggermente più su del ginocchio, i capelli erano sciolti come al solito, e non aveva addosso nemmeno un filo di trucco, il che fece incantare la più bassa che la trovò ancora più bella del solito.

«oh, ehi» disse la rossa con un piccolo sorriso

«ehi»

«non pensavo che venissi alla fine»

Choni one shotWhere stories live. Discover now