XXX - Anche meno, Dimitruccio

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«Non sono uscita con Noah»

«Oh menomale» si lasciò andare ad un sospiro di sollievo, sedendosi al suo fianco.

Aria lo guardò confusa non capendo da cosa scaturisse quella reazione «Ma che hai stamattina?»

«Ma che hai tu! Passi la notte con uno sconosciuto e non mi dici nulla» continuò ad insistere «Poteva essere un serial killer!»

«Ma smettila Dimitri» si alzò e si avvicinò al frigorifero in cerca di qualcosa di rinfrescante da bere «Da quando sei così interessato alla mia vita sentimentale?»

«Da quando scompari per un intero giorno e non ti fai sentire fino alla mattina dopo, quando improvvisamente ricompari presentandoti a mangiare alici fritte a casa mia»

«Mi hai chiamato tu stamattina per dirmi di venire da te, stupido»

Dimitri sembrò pensarci un po' sù, come se stesse ripercorrendo gli eventi di quella mattina e si rese conto che in effetti avesse ragione lei. Appena aveva sentito la porta di casa chiudersi, segno che Beth fosse uscita e non sarebbe ritornata prima di quel pomeriggio, non aveva perso tempo e si era messo ai fornelli per friggere le alici che tanto piacevano alla sua migliore amica. Poco dopo era andato a farsi una doccia veloce per togliersi quella fastidiosa puzza di frittura da dosso e nel frattempo aveva chiamato Aria per dirle di fare un salto a Villa Carter perché aveva una sorpresa per lei.

«Comunque lo sai che una delle tue amiche ha dimenticato un paio di tacchi all'entrata, vero?» lo guardò con curiosità mentre lui si voltava lentamente nella sua direzione con un'espressione quasi imbarazzata.

«Ma no, devono essere di Beth...»

«Beth non lascia mai le sue scarpe in giro per casa, sappiamo entrambi quanto sia perfettina in queste cose» smascherò il suo tentativo di insabbiare l'accaduto «E poi erano rossi... Beth non metterebbe mai dei tacchi rossi, è più una cosa da me, e visto che sono più che certa di non aver passato la notte qui con te, di chi sono quei tacchi Dimitruccio?»

«E va bene mi hai scoperto... mi sono intrufolato nella tua cabina armadio e li ho rubati»

«Idiota» lo colpì alla gamba «Sputa il rospo»

Dimitri non si era mai fatto problemi a parlare di quel genere di cose con Aria eppure in quel momento stava cercando di nasconderlo a tutti i costi, quindi c'era per forza qualcosa sotto.

«Aspetta un attimo...» iniziò a dire dopo che le si era accesa una lampadina «Ti stai frequentando con qualcuna!»

La faccia dell'uomo cambiò all'istante e sbuffò come per sminuire le parole appena pronunciate dall'amica.

«Si si!» esclamò vittoriosa Aria «Chi è?»

«Non è per niente vero» puntò i piedi per terra proprio come farebbe un bambino dopo aver ricevuto la più grande offesa di sempre «Stai dicendo solo stronzate»

La mora gli puntò un dito contro «Ammettilo!»

«Ma non ci penso proprio»

«Ti dico dov'ero stanotte» cercò di negoziare.

Dimitri restò per qualche secondo in silenzio, combattuto sul da farsi ma alla fine annuì, accettando, quindi, quel compromesso.

«E va bene, hai ragione...»

Aria gli fece cenno con la testa di andare avanti, volendo saperne di più, non essendo una cosa da tutti i giorni.

«L'ho incontrata poco più di due mesi fa ma ci frequentiamo solo da un mese» incrociò le braccia al petto «Ed ora tocca a te, dove sei stata stanotte?»

AriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora