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One-shot sulla Wolfstar.
Giugno 1979.
(piccolo appunto, se magari nel libro la versione dell'orientamento sessuale di Sirius cambia è perché io me lo immagino in costante confusione)

Remus chiuse gli occhi, cercando di appisolarsi sullo scomodo bracciolo del bus ormai vecchio.
Sirius, seduto accanto a lui, gli teneva una mano sulla gamba, accarezzandolo delicatamente.
Il silenzio invadeva la cabina, tranne per qualche piccola risata soffocata a stento di Peter, James e Lily, seduti qualche sedile addietro.
La luce entrava dalle finestre, illuminando il volto coperto di cicatrici del castano.
Remus, nervoso perché in fase pre-lunare, aveva recentemente litigato con Sirius, per chissà quale motivo che in quel momento nemmeno ricordava.
Si sentiva davvero in colpa, per tutto.
Ricordava la litigata di qualche giorno prima, la faccia sconvolta di Sirius, sull'orlo delle lacrime, e la rabbia che lui stesso aveva provato.
Troppi, ma troppi, sentimenti contrastanti.
Lì, seduto su quel sedile consunto, desiderava più che non mai il perdono di Sirius, che gli stava accanto come se nulla fosse, anche se si vedeva quanto il moro fosse turbato.
Stava pensando troppo.
Troppo.
Si chiedeva spesso perché bisognasse crescere ad un certo punto nella vita, si chiedeva spesso perché ad una certa età si capisce che tutto non è infinito, che i genitori, i nonni e i più tuoi cari amici non ti possono restare per sempre accanto.
Lì, seduto vicino al suo ragazzo, si chiedeva come quella magnifica persona potesse stare con lui.
Lui, che era un mostro pieno di cicatrici, che era silenzioso, noioso e monotono.
Perché amarlo? Questo, lo sapevano solo James, Peter e Sirius.
E forse anche Lily.
Il viaggio verso casa durò qualche ora, e durante quelle due o tre ore, inutile dire che i due non si rivolsero nemmeno una parola.
Nulla, solo dei piccoli sospiri mal celati da parte di entrambi.
Remus arrivato a casa, stanco morto e più debole di prima, decise di farsi una doccia, cercando di reggersi in piedi senza l'aiuto del suo ragazzo.
Si chiuse in bagno.
Appena fu certo di non essere controllato, scoppiò a piangere, pentendosi per cose fatte in passato, piangendo per la guerra, e sopratutto per Sirius.
Intanto il suo ragazzo, in camera dei due, sedeva rigido sul letto, pensando a come farsi perdonare dal castano.
Sentiva ancora il sole scottare delicatamente sulle sue spalle, scoperte visto che indossava una canotta bianca, come suo solito fare.
Pensava e ripensava.
Cosa doveva fare?
"Che strano! Non mi aveva mai fatto una scenata di gelosia! Poi per una ragazza. Voglio dire, okay che sono bisessuale, ma attualmente sono innamorato perso di lui e lui solamente!"
pensò Sirius, giocando con i suoi capelli.
Era quasi un ora che Remus si era chiuso in bagno, con la stupida scusa di farsi una doccia.
Ma Sirius sapeva che era troppo debole per farsi una doccia da solo, e che in realtà era nel bagno a pensare indisturbato.
E difatti, il moro non stava per nulla sbagliando.
Cioè, inizialmente Remus, dopo aver finito di piangere, aveva davvero provato a farsi una doccia, ma aveva fallito miseramente al solo tentativo di lavarsi i capelli.
Si sentiva a pezzi, le braccia deboli e le gambe stanche.
Come se potesse cadere da un momento all'altro senza più nemmeno riuscire ad alzarsi.
Allora aveva deciso di mettersi a pensare.
Aveva chiuso la tenda per fare entrare meno luce e si era comodamente seduto in terra, sopra al tappetino che era situato davanti alla porta, in modo che Sirius non riuscisse ad entrare.
Pensò molto, di nuovo.
Si chiese come stesse il suo ragazzo e anche come stesse lui, realmente.
Si chiese se il giorno dopo sarebbe riuscito ad affrontare la luna piena.
"Beh, ovviamente ci riuscirò, ho Sir-"
Il suo pensiero, così fiducioso, fu interrotto proprio dal sopracitato Sirius, che preoccupato bussò alla porta del bagno.
Non ricevette risposta, ed iniziò a guardarsi attorno agitato.
Era più di un ora che il ragazzo era chiuso dentro.
La luce, affievolita perché il sole era pian piano calato, inondava debolmente la porta del bagno, che era di un color rovere, scelto da Remus qualche anno prima.
Bussò nuovamente, questa volta ottenendo risposta.
"Che vuoi! Devo finire di farmi la doccia!" urlò Remus, facendo finta di aver chiuso il getto dell'acqua per rispondere al suo ragazzo.
"Lo sappiamo benissimo tutti e due che non hai le forze per farti una doccia! E sappiamo benissimo entrambi che eri, o sei, seduto sul tappetino in terra, con la schiena appoggiata alla porta, a pensare" esclamò in risposta Sirius.
Lo conosceva troppo bene.
Sapeva dei suoi complessi, sapeva delle sue paure e dei suoi dubbi.
Ma lì, a sentirlo parlare a stento, stanco e debole, gli si stringeva il cuore, e non desiderava altro che stringerlo a sé, proteggerlo da tutto e tutti, e amarlo con tutto sé stesso.
"Remus, posso benissimo aprirla con la magia questa porta, ma preferisco che sia tu ad aprirla! Apri la porta, perfavore!"
chiese allora il ragazzo moro, iniziando a sentire un groppo alla gola.
Ebbene sì, anche Sirius Black, il forte ragazzo spezzacuori e dai mille scherzi, a volte piangeva.
Si era ritrovato a piangere diverse volte da quando aveva undici anni.
Molte delle quali, per Remus.
Inizialmente, appena conosciuto, lo considerava un amico.
Ma poi con gli anni, vedendolo crescere, vendendo come si stava trasformando sia fisicamente che caratterialmente, si era innamorato perso di lui.
E aveva paura che lui non lo accettasse, che lo volesse solo come amico e che non fosse ricambiato.
Ma in realtà, Remus se n'era subito innamorato.
Sì, anche per l'aspetto fisico, ma sopratutto per il suo carattere. Non gliene fregava, cioè, a lui sarebbe andato bene anche un Sirius in versione femmina, a lui bastava solo il suo carattere
E il suo orientamento sessuale era un altro dei suoi dilemmi e dei suoi dubbi. Un'altra cosa per la quale non si accettava.
E ne avevano sofferto tanto entrambi.
Ma si erano amati, si erano adorati l'un l'altro quanto avevano potuto.
Si erano amati ogni singolo istante, dalle notti passate in camera insieme, alle notti passate in giro, con la luna piena e Remus trasformato.
E Remus, anche quando era trasformato, provava lo stesso amore che normalmente sentiva per Sirius, se non di più.
E Sirius amava tutto di Remus, le sue cicatrici in primis.
Lo facevano davvero impazzire, le trovava affascinanti e non ripugnanti come pensava il suo ragazzo.
Per questo, mai come in quel momento, desiderò entrare in bagno per scusarsi.
"Okay, ti apro la porta, due secondi"
Remus cedette, e dopo essersi sciacquato il volto con dell'acqua fresca, aprí la porta.
Sirius lo abbracciò subito, stringendolo a sé, senza nemmeno aver paura di fargli del male.
Remus pianse, in silenzio, sulla spalla del ragazzo, borbottando a singhiozzi delle scuse sentite.
"Shh, tranquillo, è tutto okay. Dispiace anche a me..."
Sirius, senza nemmeno pensarci, prese il ragazzo in braccio e lo fece sedere sul lavandino, in modo da poterlo guardare per bene.
Si innamorò di nuovo di lui, vedendolo così debole e puro di cuore, e lo baciò delicatamente.
Remus sorrise sulle sue labbra, ricambiando il bacio.
Lo amava, lo amava davvero, sapeva di potersi fidare di lui.
Amava quei suoi occhi neri che gli davano sicurezza, amava i suoi capelli neri che arrivavano al colletto della camicia.
Lo amava in tutto e per tutto, lo desiderava al suo fianco per anni e anni.
Prese a baciarlo con più foga, ma essendo senza forze e debole, rimase senza fiato e con amarezza, si costrinse a staccarsi dalle labbra rosee del fidanzato.
Sirius capì al volo come si sentisse il castano in quel momento e in silenzio, lo strinse a sé, lasciando che l'altro si rilassasse appoggiato al suo petto.
In qualche strana condizione il ragazzo si addormentò e Sirius, con cura, lo mise a letto, coprendolo con la coperta di cotone bianca.
Un'ora dopo, anche Sirius si mise a letto, annoiato e stanco.
Passarono la notte abbracciati, promettendo in silenzio di non abbandonarsi mai.

Okay, lo so che non è un granché, ma è la prima one-shot che scrivo sulla Wolfstar, ed ho provato ad esprimere a parole quella che io considero la loro relazione.
Perché dai, penso che quei due litigassero, se non spesso, molte volte.
Penso anche, che quei due si amassero più di chissà cosa e che la loro fosse una relazione, oltre che passionale, molto ma mooolto sentimentale.
Ditemi se vi é piaciuta! Se ci sono errori scusate, e se avete dei consigli per migliorare ditemeli! ❤️✨

𝙱𝚕𝚊𝚌𝚔 𝚊𝚗𝚍 𝙿𝚘𝚝𝚝𝚎𝚛'𝚜 𝚖𝚎𝚖𝚘𝚛𝚒𝚎𝚜Where stories live. Discover now