Capitolo 1

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Stre POV's

Ciao a tutti, sono Federico, ma dato che mi è sempre piaciuto lo Stregatto, di Alice nel paese delle meraviglie, mi piacerebbe che i miei amici, o meglio degli amici che molto probabilmente non avrò in futuro, mi chiamassero strecatto.

Ora, se mi permettete vorrei raccontarvi un po' della mia vita di merda.

Sono un ragazzo molto solo ho più che altro nessuno vuole parlare con me e cosí io non parlo con nessuno. Vivo da solo in un appartamento al secondo piano, questo è molto grande, sono benestante e per esserlo lavoro in un bar davanti al parco difronte a casa mia. Vi chiederete, i tuoi genitori? Beh loro sono scomparsi o per meglio dire mi hanno abbandonato, da subito ho dimostrato il mio orientamento sessuale e se ve lo state chiedendo, SI sono gay, mi piace il viola, ma soprattutto il rosa e adoro la moda. Questo mio particolare ai miei genitori non andava a genio e quindi mio padre se ne andò di casa appena compiuti i miei 5 anni, e mia madre...

Beh lei quando feci 10 anni disse che andava a fare la spesa e quando usci non la vidi più rientrare, a quei tempi ero piccolo non capivo cosa fosse successo ma col passare degli anni capii che l'unico modo per non soffrire era starmene lontano da tutto e da tutti non a caso tutti mi stanno lontano perché quando cercano di parlarmi mi allontano da loro, con uno sguardo abbastanza minaccioso credo, perché avvolte i loro sguardi mostrano paura, ma non ne sono certo. Ritorniamo ad oggi. Domani sarà il mio primo giorno di College abbandonerò questa bellissima casa e cosí nel mentre che starò nel college andrà in affitto cosí riuscirò bene o male a campare per un po'. Sono certo che anche questi anni di college li passerò da solo, ma ho veramente paura con chi starò in camera, sono molto selettivo riguardo le persone ho le mie idee le quali solitamente sono molto diverse da quelle degli altri, inoltre sono molto riservato e se devo stare un bel po' di tempo con questa PERSONA non so come possa andare avanti, come ho detto prima le persone che cercano di parlarmi alla fine se ne vanno via, mi definirei come un lupo solitario, ma al contrario di loro io non in realtà potrei essere molto aperto, ovviamente solo con le persone che mi interessano. Inoltre sin da bambino ero vittima di bullismo e capisco perfettamente qual'é il motivo, è da lì che ho iniziato a stare lontano dalla gente, ormai parlare normalmente mi sembra strano, ma cercherò di essere più aperto, almeno in questi primi giorni di college. Non voglio che sin da subito tutti mi stiano lontano, vorrei solo che qualcuno mi notasse e iniziasse ad avvicinarsi a me e magari a parlarmi, e da lì potrei decidere se parlargli o meno. L'unica speranza per sopravvivere sarebbe stata avere un amico che sarebbe venuto in questo stesso college, ma da come si può già intuire ne sono privo quindi farò a modo mio.

-Il giorno seguente-

Sono le 5:30 del mattino sono sdraiato nel letto a cazzeggiare con il telefono, la sveglia suona e mi rompe i timpani come ogni mattina, deciso di non voler arrivare in ritardo,mi alzo verso le 6:30 e inizio facendomi una bella doccia calda, i miei morbidi capelli castani con le punte rosa si bagnano e tante piccole gocce d'acqua calda, colorate di rosa scendono dai miei capelli e attraversano tutto il mio umido corpo, durante la doccia inizio a pensare a ciò che avrei fatto arrivato al college e come prima cosa che ho deciso sarà andare a prendere le chiavi del mio dormitorio e chiudermi in camera fino alla fine del giorno, uscire magari solo per respirare aria pulita e ritornare nel mio buco. Finita la doccia sono andato a prepararmi, e aprendo il mio armadio notai troppi, tantissimi vestiti che avrei voluto mettermi, cosí optai per dei semplici jeans neri, una maglietta bianca e una felpa oversize viola scuro, tutto il resto lo misi dentro la mia valigia insieme a tutti gli oggetti da bagno, fra cui shampoo e bagnoschiuma. Andai cosí a prepararmi la colazione e come mi è solito fare mi preparai i pancakes con lo sciroppo d'acero, finita la colazione notai che erano le 7:30.

Fede: Cazzo sono già le 7:30 cosí farò ritardo il primo giorno di college e rimarrò chiuso fuori

Cosí preparai velocemente tutto il resto dei miei bagagli e partii. Arrivato alla stazione del pullman ne presi uno alle 8:15 che mi avrebbe portato direttamente verso il college e ci avrebbe messo solo 10 minuti. Aspettando iniziai ad ascoltare della musica con le cuffie. Salito dentro il bus vidi che c'erano tantissimi altri studenti. Il treno partí di colpo e grazie al mio terribile equilibrio caddi in avanti, ma fortunatamente mi appoggiai su qualcosa di indefinito.

-Se tu muori la storia continuerà ad andare avanti, ma io no- StrecicoWhere stories live. Discover now