Allora mi sedetti sulla scrivania con le gambe a penzoloni, ricordando tutte le volte che mia madre, quella adottiva, mi aveva rimproverato perché "Una signorina non si siede così."

Dopo poco aprì gli occhi, io decisi di rimanere invisibile per vedere cosa avrebbe fatto.

POV MATTHEO

Mi svegliai ed era sparita, fù come una doccia gelida.

Non poteva essersene andata, era impossibile con tutti quegli incantesimi, eppure mi aveva dimostrato più volte di avere poteri fuori dal comune.

Cominciai a parlare, forse nella minuscola speranza che si fosse solo nascosta o in qualche modo avesse ancora potuto sentirmi.

io: Lo so che parlare da soli e molto stupido e forse anche segno di pazzia, ma volevo dirti che sono stato un coglione, che non avrei dovuto cacciarti così, che non avrei dovuto fare tutto quello che ho fatto dopo, che quando dicevo quelle cose cercavo di convincere più me che te.
Non sono bravo con questo tipo di cose perché non mi è mai capitato di dover vivere situazioni del genere,
mi sento tanto patetico a stare qui seduto su un letto a parlare con i muri ma la mia testa è un casino, sto diventando pazzo, ti sento ridere, sento la tua voce ovunque, ti vedo e l'attimo dopo sparisci, giuro ho provato a distrarmi a dimenticarti, ma sei sempre nei miei pensieri, mi perseguiti nei sogni, mi sei entrata sotto la pelle.
Sai l'altro giorno stavo baciando una ragazza e l'ho quasi chiamata col tuo nome, non perché ti pensi in quel modo, ok forse un po', ma è che è più forte di me, quando Piton a lezione mi ha chiesto se stavo ascoltando io ho risposto Igne cazzo.

A quelle parole sentii una lieve risatina, i miei occhi si illuminarono e rivolsi lo sguardo verso la porta, ma da lì non entrò nessuno.

io: Sono così stupido ...speravo che in qualche modo avrei potuto farti rimanere e avremmo chiarito, anche se forse alla fine è meglio così avrei finito per fare lo stronzo come al solito e avresti solo sofferto

Una lacrima solitaria mi rigò il volto.

Mi risdrai sul letto e comiciai a fissare il soffitto, immaginandola vicino a me.

E funzionava, sentivo come una presenza vicino a me, probabilmente frutto della mia immaginazione.

POV IGNE

Alla vista di quella lacrima il mio cuoricino si fece pesante come il cemento.

Lui si sdraiò e successivamente andai a sdraiarmi vicino a lui.

Mattheo: Sento il tuo respiro ma accanto a me non c'è nessuno, sto diventando pazzo?

Io non sapevo bene cosa dire o fare, così mi appoggiai al suo petto e tornai visibile.

Non riuscivo a formulare una frase di senso compiuto.

Lui si girò verso di me e quando mi vide gli si illuminò il viso, come i bambini con le caramelle.

Mattheo: Tu... sei veramente qui?
Feci segno di sì con la testa.
Mattheo: Sei sempre stata qui vero?
Scossi di nuovo il capo in segno affermativo.
Mattheo: Come?
Io diventai invisibile e qualche istante dopo riapparsi nella stessa posizione.
Mattheo: Puoi diventare invisibile.
Feci di nuovo "si" con la testa.
Mattheo: Ecco come fai a sparire tutte le volte.
Sorrisi.
Mattheo: Perché non parli?
Alzai le spalle, avevo pianto tanto e immaginato il momento in cui ci saremmo parlati così di frequente che ora non sapevo cosa dire.
Non perché non avessi niente da dirgli, anzi, le cose che avrei voluto urlagli in quel momento erano tantissime, troppe e non sapevo da dove cominciare.

Io ero fatta così: quando avevo troppo da esprimere preferivo rimanere in silenzio e mettere a posto i pensieri.

Mattheo: Quando sarai pronta ti ascolterò.

Mi strinse tra le sue braccia grandi, io mi accoccolai sul suo petto prevedibilmente scolpito e ci addormentammo così.

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spazio autrice:

ok mattheo dolce fa un po'strano ma mi piace

beh cosa succederà adesso

comunque oggi ho visto un commento ed essendo la prima storia che scrivo e il primo commento che ricevo sto sclerando male😅😆

quindi grazie davvero ❤️

quindi grazie davvero ❤️

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~Lu

I wait for you in hell//Mattheo RiddleWhere stories live. Discover now