Caro Newt,
sei qui con me, seduto sul divano del mio salotto. Ti guardo con tenerezza mentre sfogli una rivista. L'attimo dopo ti guardo andartene via da me, morire sotto ai miei occhi, ed io non poter fare nulla per salvarti.
Ma è colpa mia, era colpa mia. E non ti ho aiutato, non sono riuscito ad aiutarti.
Sei così bello, tenero, solare. I tuoi boccoli biondi, i tuoi occhi marroni. Tutto di te è vivido nella mia mente.
Ho preso un foglio bianco, una penna nera, e ho iniziato a scrivere. Sono andato lì, sì, ancora nel nostro posto, ti ho visto mentre mi aspettavi.
Ti ho portato delle cose da mangiare, le abbiamo mangiate insieme. Eri così dolce...
Poi mia madre mi ha chiamato, mi ha detto di tornare a casa. Ho avuto un colloquio con uno psicologo, perchè lei pensa possa aiutarmi. Ma loro non mi capiranno, non capiranno mai che ancora ti vedo, che ancora tu per me ci sei.
Dicono che non sto accendo la tua morte. Non voglio ammettere che hanno ragione, sai quanto sono testardo.
So che te ne sei andato, ma continuo a guardarti, e tu mi parli, mi parli e starei ora ad ascoltarti. Non mi capiranno mai.
Tuo Thomas...
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Caro Newt...
Fanfiction-Poi inciderò sull'albero vicino le tue iniziali. A fianco aggiungerò le mie. Sarò forte e lo sarò per te-
