snapshot / ashton irwin (ITA)

/ nine

Guidammo di nuovo verso il parco, dove iniziammo tutto, e parcheggiammo nello stesso posto.

Ti guidai per la strada, in quel ristorantino chiamato ‘Chop't’.

Tra tutti era il mio posto preferito in città e sperai che sarebbe piaciuto anche a te.

Lì potevi scegliere il tipo di lattuga, la salsa e aggiungere qualsiasi cosa volessi nella tua insalata. Poi si prendevano dei coltelli giganti per spezzettarla, mescolandola durante il processo.

Et voilà, avevi l'insalata perfetta.

Aspettammo in fila per qualche minuto, poco dopo fu il nostro turno.

Tu scegliesti velocemente i tuoi ingredienti, come feci io, avendo già i miei ‘abbinamenti perfetti” memorizzati in testa dalle volte precedenti in cui mangiai qui.

Presero il tuo ordine, cominciando a spezzettare.

Per un attimo ti vidi impaurita vedendo l'uomo far girare i coltelli abilmente.

Ti girasti verso di me e sussurrasti, “È veramente forte.”

Annuii, tirando fuori il portafoglio per pagare le nostre insalate.

Facesti lo stessi e ti fermai. “Faccio io.” Dissi, non dandoti spazio per bisticciare.

Mangiammo le nostre porzioni intrattenendoci a vicenda con una conversazione riguardo la musica, scoprendo che ci piacesse la stessa band.

E, Dio, mi stavo innamorando di te ogni secondo più velocemente.

Uscii fuori una volta finito e ti scattai altre foto seduta al bancone attraverso la finestra.

Prendesti un morso della tua insalata e subito dopo io gridai. “Sorridi!”