Il diario di H

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24-12-20..

Caro diario,

è passato un anno da quando mi sono innamorato, da quando la mia vita si è trasformata in un paradiso, ma anche in un inferno. Ma sono passati solo 2 mesi da quando lui non c'è più, da quando sto iniziando a morire lentamente e da quando sono rinchiuso qui dentro. Non è la prima volta che ti scrivo, ma oggi, il giorno del suo compleanno, ho deciso di raccontarti quello che è successo, senza tralasciare niente, senza mentire e non è una storia con lieto fine. L'unica cosa su cui mentirò saranno i nostri nomi perché voglio che la mia storia rimanga mia, che il mio lui...

...rimanga mio.

-H

25-12-20..

Caro diario,

oggi inizierò a raccontarti la mia storia e di come sono finito qui. Può sembrare una storia romantica o banale, ma per me non lo è, credimi...

...Tutto iniziò l'anno scorso, alla fine dell'estate, il primo giorno di scuola. Al tempo avevo 16 anni, quel giorno stavo andando a scuola con Luke, il mio migliore amico. Eravamo in classe insieme, ma ci conoscevamo da quando eravamo piccoli. Arrivati davanti all'edificio dei miei incubi vidi subito l'unica persona che riusciva a non rendermi la scuola un inferno e l'unica persona che se mi parlava mi faceva balbettare come uno stupido. L'anno scorso era all'ultimo anno quindi non pensavo che l'avrei rivisto, ma no, era stato bocciato, io e la mia fortuna, ma devo ammettere che, almeno per un ultimo anno, avrei potuto continuare a vederlo per tutto il giorno senza sembrare troppo uno stalker. Mi stavo talmente tanto perdendo nei miei pensieri che non sentii Luke che mi chiamava.

-Ehi, mi stai ascoltando?-

-Scusa, mi ero un attimo perso a pensare.-

-Primo, da quando osservare Austin è pensare? E secondo, da quando tu pensi?-

In quel momento diventai rosso in viso, non sapevo cosa dire e ringraziai mentalmente la campanella che, suonando, mi aveva salvato da un imbarazzante conversazione con il mio amico. A quanto pare quel giorno la fortuna non era dalla mia parte dato che, mentre ero nel corridoio vuoto, mi scontrai con l'unica persona che mi faceva sembrare l'essere più timido o stupido del pianeta. Proprio lui, il ragazzo dei miei sogni, Nicholas Edward Austin. Era il ragazzo più bello del mondo. Non era molto alto, sarà stato al massimo 175 cm, aveva i capelli castani, degli occhi che sembravano ghiaccio talmente erano chiari e alcuni tatuaggi, aveva 19 anni e il sorriso più bello dell'universo. La mia visione angelica venne interrotta da una voce altrettanto angelica.

-Amico tutto bene?-

Mi stava davvero parlando?! E mi aveva anche chiamato amico!

-Mmmh...sì, tutto ok, grazie.-

-Mi dispiace di averti colpito, se vuoi posso offrirti il pranzo per farmi perdonare.-

Non ci potevo credere, mi aveva parlato e mi aveva invitato a pranzo. Sembravo veramente una ragazzina innamorata, ma effettivamente era quello che ero.

-Va bene, allora ci vediamo dopo?-

-A dopo. Comunque io sono Nicholas Austin, ma chiamami pure Nick.-

-Michael Harris, ma puoi chiamarmi Mike-

Detto questo ci salutammo e io andai subito da Luke raccontandogli l'accaduto. L'ora di pranzo arrivo in fretta e io mi andai a sedere vicino a Nick. Stranamente non c'era nessun altro con lui, di solito era sempre con i suoi amici.

-Ehi riccio-

-Ciao-

-Vedo che parli molto, che ne dici se ci conoscessimo meglio?-

Il diario di H//Larry StylinsonWhere stories live. Discover now