Capitolo 4

4 0 0
                                    

Pero un beso que no esperaba

El que todo lo terminó

Hizo mal cuando te callaba

Y me robó una explicación

Però un bacio che non mi aspettavo

quello che mise fine a tutto

ha fatto male quando ti zittiva

e mi ha rubato una spiegazione


Ero felice nonostante tutto quello che stava accadendo, quella era una di quelle giornate in cui mi era svegliato con più autostima del solito e pensavo di essere in grado di affrontare al meglio la vita, bastava essere razionali e non farsi prendere dallo sconforto.

Gli One Direction avevano ufficialmente detto di prendere una pausa e che avrebbero intrapreso delle carriere da solisti. Avevano già fatto la loro ultima performance ed aveva fatto dannatamente male come qualcosa di dannatamente ed egoisticamente giusto.

Avevo paura, ero terrorizzato dall'idea di poter deludere tutte le mie fan, quel giorno però volevo pensare positivo.

Con l'inizio della mia nuova carriera avrei cambiato casa discografica e magari sarei potuto stare con Harry senza nasconderlo a tutti. Ero intenzionato a dirglielo quella sera, volevo fargli sapere che anche se avremmo preso strade diverse ce la potevano fare, perché il nostro amore era fottutamente giusto e vero.

-          Ci vediamo in camera, ok?

-          Umh? Si va bene.

La risposta non era stata quella che mi aspettavo, ma ci avrebbe pensato lui a fargli tornare il sorriso, era una di quelle cose che era certo di essere in grado di fare.

Lo stavo aspettando seduto sul letto da più o meno dieci minuti quando finalmente la porta si aprì.

-          Finalmente, ti devo parlare, non vedo l'ora.

Gli dissi accogliendolo con un bacio a fior di labbra.

-          Ehi cosa c'è che non va?

Le mie iridi blu incontrarono il verde dei suoi occhi e vi lessi dolore, così come mi trasmise la sua voce rotta una volta che iniziò a parlare.

-      Mi dispiace. Sul serio devi credermi, ma questa cosa non può continuare.

-       Harry cosa stai dicendo?

-          Prenderemo strade diverse, non lavoreremo più insieme e vederci diventerà     sempre più difficile, non potremo mai apparire in pubblico insieme senza far scaturire un putiferio. Io ti amo e probabilmente lo farò per il resto della mia vita, ma questo è tutto troppo.

Non sono più in grado di nascondermi, ho bisogno che la gente sappia di noi, non posso sopportare l'idea di non poter dire al mondo che sei mio, perché ogni minuto che passo a nascondermi è un minuto perso per dimostrare alle persone chi sono veramente. Ora come ora non possiamo uscire allo scoperto, sarebbe un danno sia alla mia che, soprattutto, alla tua immagine e nessuno si interesserebbe più alla nostra musica, ma solo alla nostra relazione.

Si dovette interrompere per via della voce che gli si stava spezzando sempre di più man mano che andava avanti con il suo discorso, sembrava che se lo stesse provando da giorni, stava pensando di lasciarmi da giorni ed io non me ne ero minimamente accorto.

-          Harold, non dire cazzate, insomma..

-           No, lasciami finire. Ho pensato a tutte le alternative e questa è la migliore         per non danneggiarti, è così che doveva andare fin dall'inizio, non potrei sopportare di essere la ragione del tuo fallimento. Magari se ti avessi lasciato fin dall'inizio ora non ci troveremmo a questo punto e avremmo potuto continuare ad essere amici anche in futuro, e te lo giuro Boobear se potessi tornare indietro magari avrei provato a impedire tutto questo per lasciarti il tuo spazio. Insieme siamo forti, ma è giunto il momento di imparare a brillare di luce propria.

Mi si avvicinò e mi scoccò un bacio che sapeva di addio e di sicuro non di un ti amo.

Poi si girò ed uscì dalla stanza con il volto rigato dalle lacrime.

Aveva fatto tutto il discorso guardandomi negli occhi.

Non ci potevo credere, aveva rinnegato tutto quello che eravamo, mi aveva lasciato solo.

L'incredulità fece spazio alla rabbia che iniziò a ribollirmi nelle vene di tutto il corpo.

-          TU BASTARDO CHE NON SEI ALTRO! COME CAZZO DI PERMETTI STRONZO?! VAFFANCULO HAROLD, VATTI A FOTTERE QUALCUN ALTRO ALLORA!

Urlai con tutto il fiato che avevo in corpo, tirai un pugno al muro scheggiandomi la mano. Continuai ad inveirgli contro nella speranza che le mie parole lo raggiungessero e gli trapassassero l'anima come lui aveva appena fatto con me.

Non mi aveva neppure lasciato ribattere.

-          Non mi hai neppure dato l'opportunità di risponderti, di farti cambiare idea!

Le lacrime mi raggiunsero le labbra facendomi sperare che improvvisamente a quel sale che sentivo sulla bocca ci si aggiungesse dell'aceto, ci si aggiungesse il sapore della persona che più amavo al mondo e che mi aveva appena spezzato il cuore. Mi ero accasciato a terra con la schiena contro la porta senza accorgermene. Un pianto disperato senza controllo, pieno si sussulti e spasmi si era impossessato di me. Facevo fatica a far arrivare l'ossigeno ai miei polmoni dal naso e mi dovetti aiutare con la bocca, dovevo avere un aspetto orribile: gli occhi rossi, la faccia bagnata dalle lacrime, la bocca incrinata dal dolore, il naso arrossato che chiedeva l'utilizzo di un fazzoletto invece che della manica della mia felpa.

11 besos (ita)Where stories live. Discover now