14. Knew he was a killer first time that I saw him

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🌸✨🌸

JUNE POV

Non ho idea di dove mi stia portando, l'unica cosa che riesco a vedere è che stiamo facendo il giro intorno alla casa.
Diamine, sono a testa in giù!

Ci sono delle scale in legno.
Scricchiolano sotto ai suoi passi pesanti.
Stiamo scendendo. Ottimo.
Sto andando all'inferno.
Una porta?
Siamo appena rientrati in casa?
È buio.

- James!!!-

Oddio ma dove siamo?
Non ci posso credere.
Lo sento emettere un mugolio rauco quando prova forzare una porta, che dopo qualche strattone violento finalmente si apre.

-James!!!- urlo ancora, in preda al panico.

-Chiamami ancora una volta James e ti tiro uno schiaffo.- sputa lui lanciandomi a terra.

-Ahia! Ma i tuoi genitori l'educazione non te l'hanno proprio...-

È ancora a petto nudo?

-..insegnata...?-

Lo rimprovero e in quell'istante vengo scossa da un brivido.
Mi accorgo che sto tremando, non è solo la paura, qui dentro fa freddo. C'è odore di umido.

-Ragazzina del cazzo.- sputa dall'alto, prima di addentare una sigaretta spenta.

Non vedo quasi nulla, devo abituare gli occhi all'oscurità, riesco solo a notare la scintilla lucida di due occhi blu come il vetro, poi il suo profumo, che arriva ad impregnarmi prima le narici, poi il cervello con una velocità disarmante.

Mi guardo intorno. Ma dove sono?
È dannatamente buio.
O mio Dio. È uno scantinato.
Sono state poche le volte che ho avuto così paura per la mia stessa vita.
A dirla tutta...forse questa è l'unica volta.

-Che cosa... cosa vuoi farmi?-mormoro indietreggiando sul pavimento polveroso e freddo.

James rimane in piedi, fermo con il suo volto spigoloso tagliato di traverso dalla luce esterna che proviene da una piccola finestrella.

"Oddio non vorrà mica..."

Mi abbasso subito il vestito sulle ginocchia e chiudo le gambe con un gesto istintivo.

Lui sogghigna con decisione.

-Hai paura adesso?-

-No!!- strepito a gran voce.

Solleva un sopracciglio chiaro, un gesto involontario dinanzi alla mia tenacia.

-Ah no, eh?-

Il suo tono di voce si fa così profondo che inizia ad incutermi timore per davvero.

-Sto ancora aspettando. Non mi fai paura!-

Non ho il coraggio di alzarmi in piedi, però una domanda mi esce così spontanea che non posso trattenerla.

-Stavi davvero per uccidere un uomo quando avevi tredici anni?-

La sua espressione dapprima divertita cambia all'improvviso.
La mascella tesa si contrae in un morsa serrata, mentre il suo sguardo si affila diventando tagliente. Si sporge verso di me facendomi sentire ancora più insignificante su quel pavimento buio.

-E a te chi cazzo l'ha detto? Eh?-

Era meglio tacere, come sempre

-È stato Will? Te l'ha detto lui?-continua a fissarmi con quello sguardo soffocante.

Love Me, Love MeWhere stories live. Discover now