Love Me, Love Me

2. Then your eyes met mine

Seguo Brian con un po' di agitazione.

È il mio primo giorno.
E come ogni primo giorno me lo chiedo: come saranno i prof?
E i miei compagni?

Finora Amelia si è rivelata gentile, posso dire lo stesso di Brian.

Finora.

-Eccoci, June.-

Brian entra in classe salutando i suoi compagni con disinvoltura. Dispensa qualche cenno qua e là, ma non parla con nessuno.
È chiaramente a suo agio nel suo habitat, seppur mantenga una fredda distanza da tutti. Io mi faccio piccola dietro alla sua schiena con la speranza che nessuno mi abbia vista, ma ovviamente una faccia nuova non passa mai inosservata.

Sento bisbigliare alle mie spalle. -E lei chi è?-

Poi qualche risatina. -Ma è sicura di non aver sbagliato classe? Sembra di prima.-

Brian trascina le sue gambe lunghe dietro ad un banco vuoto, si siede nel bel mezzo dell'aula incurante degli sguardi curiosi. Io invece mi guardo intorno: i banchi sono quasi tutti occupati. E tutte le ragazze intorno a me mi stanno fissando con curiosità.

E ora che faccio?

-Puoi sederti qui se vuoi.- propone Brian indicandomi il posto accanto a lui.

-Perché ci fissano?- chiedo con una mano davanti alla bocca per non farmi sentire. Mi accomodo a fianco alla sua figura e non posso fare a meno di notare che gli sguardi si fanno più insistenti intorno a me.

Lui incrocia le braccia al petto poi risponde.
-Perché di solito mi siedo sempre da solo.- 

Dovrei considerarmi fortunata?

-Okay.-

-E probabilmente metà di loro vorrebbe stare al tuo posto ora.- aggiunge con un sorriso rivolto ad alcune ragazze che lo guardano.

Presuntuoso.
Sì, ma carino.

- Li hai i libri di inglese?- chiede Brian mentre io squadro i libri che mi ritrovo in mano.

Ma chi è che ha preso i libri di fisica invece che di inglese!?
Ah già, io.

- No, Ho fatto confusione....- farfuglio impreparata.

- No hay problema, June. Puoi guardare da me.-

Okay la giornata era cominciata male, ma ora non posso lamentarmi. Un bel ragazzo si sta offrendo di condividere il libro con me.
Ora, cosa dovrei chiedere di più?
Che il prof sia un figo da paura!?

Sì, vabbè. Non esageriamo.

- Grazie.-

-Non c'è di che, straniera.-

Sto inaspettatamente sorridendo, ma il buon umore dura poco perché mi si incastra la saliva in gola quando dalla porta vedo entrare James Hunter con due suoi amici.

Lui a differenza degli altri non indossa la giacca della divisa, ma una giacca di pelle.

Lo percepisco con la coda dell'occhio: Brian sta serrando la mascella alla vista di quel ragazzo.

Chissà perché lo odia...

James Hunter però cammina a testa alta sotto allo sguardo imbambolato di tutte le ragazze della classe. Il ciuffo che gli cade sulla fronte sembra non infastidirlo, con la mano lo scombina ancora di più come a voler ricreare quella capigliatura volutamente scompigliata.

I suoi occhi sono blu. Non cerulei, azzurrini o color verde acqua. Sono così scuri e freddi da sembrare grigi.

ops, beccata.

Mi sta fissando. C'è qualcosa di magnetico nel suo sguardo, forse l'incoscienza. La maniera sconsiderata con cui tuffa quegli occhi color notte nei miei mi fa rabbrividire e distogliere lo sguardo all'istante.

Con la coda dell'occhio riesco ad intravedere la sua sagoma e quelle dei suoi amici che vanno a sedersi dall'altro lato della classe, a qualche banco dietro di noi.

Sento ancora i suoi occhi addosso. Come una preda che sa di essere stata puntata prima di essere fatta a brandelli e divorata viva.

Ed è più forte di me, ruoto il capo rapidamente. Non ci credo, quel ragazzo mi sta davvero fissando. Lo avverto di nuovo,
quel non-so-che di sfuggevole nel suo sguardo indomabile, come quello di un felino selvatico.

Ora sono ufficialmente intimorita.

Maledizione, lo sapevo che non dovevo guardarlo. Chissà che penserà ora

- Tutto bene?- mi chiede Brian con tono amichevole.

- Sì.- rispondo prontamente guardando la cattedra vuota.

Il prof è in ritardo di dieci minuti ma dettagli...

Ad un certo punto alcune voci mi arrivano all'orecchio.

- Sì è classico di quel senza palle di Brian Hood...-

Poi dicono qualcos'altro che non capisco.
Spero solo Brian non li abbia sentiti.

- Cosa cazzo avresti da dire Jackson? Se ne hai il coraggio dimmelo in faccia!- sbotta Brian innervosendosi.

Sento la sedia di Brian stridere in  un rumore fastidioso quando la muove sul pavimento per voltarsi a guardare i due amici di Hunter.

- Nessuno, ma proprio nessuno, ha paura di uno come te, Hood.- dice uno dei due, ridendo.

Il ragazzo con gli occhi blu con mia sorpresa non li considera minimamente, sta parlando con la ragazza del banco di fronte che continua a fargli gli occhi dolci e maliziosi allo stesso tempo.

-Vuoi prenderle di nuovo Hood? Dillo e verrai accontentato!-

Uno dei ragazzi si alza in piedi e senza che io me ne renda conto anche Brian è schizzato su dalla sedia.

Io sarei in mezzo però, calmiamo gli ormoni gente

- Dai avanti! Voglio vedere cosa sapete fare voi due coglioni!- li incita Brian.

- Ti ammazzo Hood, poi mi scopo tua sorella!- lo minaccia uno di questi.

Ma quando Hunter si alza in piedi, tutti si irrigidiscono all'istante.

-Porca di quella troia! Mi state facendo incazzare sul serio adesso. Io starei tentando di parlare con Stacy. Volete smetterla, cazzo?-

Hunter rivolge il suo sguardo arrabbiato verso i suoi amici, poi verso Brian. Ed infine su di me.
I suoi occhi blu si scuriscono fino a diventare così profondi da non poterli più guardare.

- E tu Hood, ti sei ridotto a scopare le bambine? Non ti vergogni?-

Sta parlando di me. Quel criminale sta parlando di me!?

- Ragazzi scusate il ritardo!!!-

Un forte accento inglese mi distrae all'istante da quel siparietto abominevole.

Il prof è arrivato.
Tutti si accomodano ai propri posti.

- Buongiorno professor Beckett!- cinguettano alcune ragazze sedute ai primi banchi.

La mascella per poco non mi cade quando metto gli occhi sul professore.

Ma in che razza di scuola sono finita?

preferite gli aggiornamenti di pomeriggio o di sera???