Epilogo

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Harry spintonò Draco con una spallata, uscendo fuori dal locale con l'espressione più triste che Adhane gli avesse mai visto in viso. Nemmeno nei momenti in cui i suoi zii erano stati perfidi con lui, ricordava di averlo visto in quello stato. Era come se il mondo gli fosse appena crollato sotto i piedi, e lui ne stesse tentando di raccogliere i pezzi sotto di sé, per non cadere nel vuoto.
Adhane sentì una fitta all'altezza dello stomaco: tristezza mista a senso di colpa.
"Lui non ha fatto niente." Disse, a bassa voce. Draco si voltò verso di lui, fulminandolo con lo sguardo. Adhane sentì di poter morire soltanto a scontrare i suoi occhi con quelli del biondo, così abbassò lo sguardo, rimanendo in silenzio.
"Non è da te che voglio spiegazioni, Galen." Sputò Draco, velenoso. Adhane trasalì.
"Non mi chiamare in quel modo..." Borbottò il moro, senza guardare l'altro negli occhi.
"Come vuoi che ti chiami? Coglione?" Rise, Draco.
"Preferirei che tu non mi chiamassi affatto." Fece Adhane, coraggioso, pentendosene un attimo dopo.
"Se non vuoi che io ti rivolga la parola, coglione, comincia a stare alla larga da Harry. Io e lui stiamo insieme. E questo non cambierà, ne adesso e ne in futuro." Draco si avvicinò talmente tanto, che Adhane sentì il suo fiato sulla faccia. Rabbrividì. Draco lo spintonò, facendolo sbattere con le spalle contro la vetrata del bar, prima di sparire fuori, così come aveva fatto harry poco prima, solo nella direzione opposta.
"Tutto bene?" Rosmerta, con le mani intrecciate, quasi fosse stata in preghiera, si accostò al ragazzo rimasto davanti a lei, accertandosi della sua salute.
Adhane non se ne meravigliò: era decisamente scosso, e si sentiva come se qualcuno gli avesse tolto di getto la terra sotto i piedi. La sedia su cui sedeva, era probabilmente, l'unica cosa che continuava a tenerlo ancorato a qualcosa. Tutto il resto era vuoto assoluto.
Si sforzò di sorridere leggermente, tanto per non peggiorare l'umore della povera proprietaria, e annuì.
"Sì, certo, mi scuso per il disordine. Questi sono i soldi per il conto, tenga pure il resto." Lasciò delle banconote sul tavolo, e corse fuori anche lui.
Aveva le lacrime che gli scendevano dagli occhi, silenziose e agitate come il suo respiro, mentre lui camminava a passo svelto verso l'unico posto in cui avrebbe voluto essere in quel momento.
I cancelli del Manor furono davanti a lui prima del previsto, Adhane li attraversò con lo sguardo offuscato, e prese il viottolo che portava verso l'armeria. Nessuno lo aveva mai portato lì, ma aveva sentito i ragazzi parlarne qualche volta, e sapeva con assoluta certezza che quello che cercava era proprio lì. Gli ci vollero diversi tentativi per capire quale fosse la porta giusta, ma quando la trovò, scese di fretta le scale che aveva davanti.
Aveva il fiato corto, e il cuore tanto pesante da sentirsi trascinare verso il basso, come se delle sabbie mobili lo stessero risucchiando verso il pavimento.
Si fermò alla fine delle scale, pensando di non poter muoversi oltre.
Aveva soltanto voglia di maledirsi, di cedere al peso di quello che aveva appena combinato. Aveva promesso a Theo che non si sarebbe messo in mezzo alla relazione di Harry e Draco, aveva promesso a se stesso di andare avanti, perché infondo sapeva che non era più Harry ad essere al centro del suo mondo, aveva promesso a sua sorella di risolvere le questioni in sospeso e vivere meglio... eppure aveva baciato il suo migliore amico, rovinando tutto.
Si strinse una mano sul petto, cercando di tenere uniti i pezzi del suo cuore che stavano man mano distaccandosi da lui.
"Adhane?" Qualcuno gli corse incontro, sorreggendolo, prima che potesse cadere.
Non si era nemmeno reso conto di piangere tanto da singhiozzare rumorosamente, annaspando per catturare più aria possibile, ma quando le braccia di qualcuno si posizionarono sulle sue spalle, capì che era al sicuro. Gli ci volle meno di un secondo per capire di chi fossero, e meno di un minuto per disperarsi ancor di più, sapendo di aver deluso l'unica persona che lo aveva sempre amato per ciò che era.
Abbracciò Theo, stringendolo a sé. Voleva godersi gli ultimi attimi di quel calore, conscio che non appena il ragazzo avesse saputo la verità di quello che Adhane aveva appena fatto, lo avrebbe odiato, così come aveva promesso di fare.
"Ehi? Che succede?" La voce di Theo era intrisa di dolcezza e preoccupazione.
Per quanto volesse essere freddo e distaccato con Adhane, infatti, proprio non riusciva ad essergli indifferente. Lo amava ancora, e qualsiasi cosa avesse fatto quel moro bastardo, lui sarebbe rimasto lì, a stringerlo tra le sue braccia. Lo aveva deciso tanto tempo prima, e non si sarebbe mai tirato indietro.
"Io... io non volevo." Riuscì a dire Adhane, quando Theo lo scostò da sé, per guardarlo negli occhi. "Te lo giuro, io non volevo." Continuò. Theo aggrottò le sopracciglia.
"Di cosa stai parlando?" Chiese, confuso. Adhane scosse la testa, furiosamente, aggrappandosi alle spalle dell'altro, per tenerlo vicino.
"L'ultima cosa che volevo era deluderti. Theo, credimi, sono stato un idiota. Ti prego non allontanarmi da te." Le sue parole erano intervallate dai singhiozzi, tanto che Theo quasi non riuscì a capire quello che stesse cercando di dire.
"Adhane... io non voglio allontanarti. Di cosa stai parlando? Cosa intendi quando dici che non volevi deludermi?" Theo cercò di parlare lentamente, trasmettendo la sua calma ad Adhane, anche se cominciava ad agitarsi anche lui. Non aveva mai visto il moro così scosso.
"Ho fatto un casino." Confessò Adhane. Theo trattenne il fiato, ma aspettò che l'altro continuasse. "Ho fatto un casino con te, con Harry... con Draco." Prese un respiro profondo e tirò su con il naso, chiudendo gli occhi per non incrociare lo sguardo di Theo. Si sentiva male al solo pensiero di quanto astio ci sarebbe stato nei suoi occhi quando avrebbe continuato a parlare. "Ho baciato Harry." Disse di getto, prima di cambiare idea e scappare via lontano. "Draco ci ha visti, e..." Non poté finire la frase, perché Theo lo tirò verso di sé, abbracciandolo.
"Non devi darmi spiegazioni. Sul serio." Disse. Adhane smise di piangere, più per la sorpresa, che per la reale perdita di tristezza.
"Co-cosa?" Balbettò, scioccato. Theo scosse la testa.
"Non devi darmi spiegazioni, Adhane. So che ti ho detto che te l'avrei fatta pagare se avessi fatto litigare quei due, ma so anche cosa significa amare qualcuno, e seppur io continui a credere che sia sbagliato... ti capisco." Disse, cullandolo tra le sue braccia, quasi fosse un bambino.
Adhane non riusciva a credere alle proprie orecchie, e neppure ai propri sensi, inebriati di Theo. "No, no, no." Il moro spintonò l'altro lontano da sé, scuotendo nuovamente la testa. "Non credere che io voglia Harry. Non è per questo che l'ho baciato." Ci tenne a precisare, supplicando Theo con gli occhi. Era felice che lui non lo odiasse, ma voleva che capisse.
"Se non l'hai baciato per questo, allora perché lo hai fatto?" Chiese, legittimamente.
Adhane prese l'ennesimo respiro profondo.
"Ho sempre creduto che il mio amore per Harry fosse qualcosa per cui dover lottare. Ogni giorno che ho passato senza di lui, non ho fatto altro che pensare a come sarebbe stato stare insieme a lui, abbracciarlo, baciarlo, vivere una storia seria. Ci ho pensato così tanto... e poi ho conosciuto te, e il mio mondo si è incasinato. Ho cominciato a dubitare di ogni cosa, persino di me stesso. Avevo così tanta paura, paura di provare qualcosa di più grande. Mi sentivo come se stessi tradendo quello che sentivo per Harry. Non capivo che lui non era mai stato mio, e che non lo sarebbe mai stato." Si avvicinò a Theo e gli prese le mani, guardandolo negli occhi e parlandogli con una sincerità che non aveva mai creduto di possedere. "Quando te ne sei andato, ho creduto che fosse la cosa giusta. Solo adesso che ti ho rivisto, che ho rivisto Harry, ho capito cosa significhi amare qualcuno. Perché quando ho visto lui, non ho sentito altro che nostalgia, ma quando ho visto te, mi sono sentito di nuovo vivo." Ammise.
"Perché allora non me lo hai detto subito?" Adesso anche Theo sembrava sull'orlo delle lacrime.
"Non te l'ho detto perché volevo prima chiudere con Harry. Non volevo avere qualcosa in sospeso con lui, non sarebbe stato giusto nei tuoi confronti, e sinceramente non sarebbe stato giusto nemmeno nei miei confronti. Dopo tutto il tempo che ho passato a pensare a lui, volevo delle risposte... è stupido, lo so, ma..." Per la seconda volta, Adhane non poté terminare la frase.
"Non è stupido. Avevi le tue ragioni. Va bene così." Lo tranquillizzò Theo.
"Mi dispiace davvero tanto, Theo. Sono davvero un idiota. Ho rovinato tutto." Adhane abbassò lo sguardo, ma Theo lo prese per il mento, in modo che continuassero a guardarsi.
"Non hai rovinato tutto. Non con me, Adhane. Sapevo già dall'inizio quello a cui andavo incontro, e non ho mai avuto intenzione di rinunciare a te. Ti stavo aspettando, e continuerò ad aspettarti per molto tempo. Fino a quando vivrò, probabilmente." Theo sorrise teneramente.
"Non dovrai aspettare così a lungo." Fu la risposta dell'altro, prima che le sue labbra si unissero a quelle di Theo in un bacio che sapeva di giusto, di felicità... di amore.

Surrender || Drarry (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora