4 capitolo |non toccarmi|

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mi sono svegliata da poco, accanto a me non ho trovato nessuno così ho deciso di andare nel bagno di questa stanza a farmi una doccia
una volta dentro la doccia apro il getto dell'acqua e butto la testa all'indietro per rilassarmi e godermi il momento da sola

l'acqua scorre sulla mia pelle e trema,
trema per il semplice motivo che non sono a casa mia e ci voglio tornare il prima possibile,
prendo un po' di bagnoschiuma e con la mano inizio a spargerlo su tutto il corpo

e a pensare che la mia vita si è capovolta in due secondi, mi sento una scema perché se solo non fossi uscita a fare la passeggiata non sarei qui tra le mani di quel mafioso

una volta aver finito esco dalla doccia e avvolgo un grande asciugamano bianco su il corpo, mi avvicino allo specchio e appoggio le mani sul lavandino e abbasso lo sguardo

all'improvviso sento afferrarmi i polsi da due mani possenti alzo lo sguardo e vedo Kaden dietro di me
il suo sguardo è provocatorio, io sinceramente non riesco a guardarlo negli occhi

~buongiorno bimba~ appoggia le sue labbra sul mio collo provocando delle scosse
~giorno~abbasso di nuovo lo sguardo
~ti sei svegliata da molto?~chiede
~no~provo ad alzare lo sguardo ma è come se me lo impedissero
~hai fame?~
~si un po'~prendo coraggio e tolgo le sue mani dai miei polsi per poi girarmi verso di lui
~prima cambiati poi vieni in sala da pranzo...lo sai dov'è~
~si lo so~ detto questo lui se ne va, credo in sala da pranzo

provo a vestirmi velocemente per poi provare a scappare,
metto un maglietta nera a maniche corte e dei pantaloncini che ho trovato in quel grandissimo armadio, infilo le scarpe ed esco dalla stanza

una volta fuori dalla stanza cerco con lo sguardo qualche parte che mi possa portare giù fino ad arrivare alla porta d'ingresso,
scendo le scale ma non so davvero dove mi portino, totalmente a caso

finisco di scendere ma non posso credere ai miei occhi, veramente non ci credo,
sono davanti alla porta della sala da pranzo

mi giro velocemente ma vado a sbattere contro qualcosa o meglio dire qualcuno,
alzo la testa e vedo lo stesso ragazzo che mi ha portata qui, quello biondo con gli occhi castani

~dove stai andando?~il suo tono di voce non è forte ma rimane sempre impassibile
~ehm io...stavo cercando la sala da pranzo~sforzo un sorriso
~è dietro di te~indica con la testa
~ah...già...avevo notato...ma poi mi sono ricordata di aver dimenticato la giacca al piano di sopra~
~la giacca in pieno giugno?~
~si ogni tanto ho qualche brivido di freddo~
~mi segua per favore~mi scansa e va verso la porta
~e la mia giacchetta?~
~la prendo io una volta che si sieda a tavola~
~uffa come insisti tu~ non mi tocca che seguirlo

vedendolo bene ha delle grandissime spalle in più anche molto ma molto muscolose

~ecco si vada a sedere~dice dopo aver aperto la porta e indicato la sedia con la testa

entrando in sala da pranzo noto che a tavola c'è Kaden e un'altro ragazzo, mi avvicino alla mia sedia

~buongiorno~dico timidamente e mi siedo a tavola
~buongiorno~mi saluta l'altro ragazzo con un sorriso
~bimba vatti a cambiare~dice Kaden senza togliere lo sguardo dal telefono
~ma fa caldo~dico io
~mi scusi ma non aveva qualche brivido di freddo signorina?~interviene quello lì di prima
~eh...beh mi vengono all'improvviso~mi giustifico
~quindi se hai freddo vatti a mettere qualcosa che ti copra~dice Kaden
~tu non mi dai ordini...non sei nessuno per farlo~mi alzo ed esco dalla stanza infuriata

che nervi, voglio andarmene non reggo più di stare qui dentro pieno di persone cattive,
sinceramente voglio tornare dalle persone che mi vogliono bene e di cui mi fido ciecamente

all'improvviso sento una mano afferrarmi i capelli facendomi cadere a terra,
appoggio la mano sulla testa che mi pulsa un po', alzo lo sguardo e vedo Kaden nero dalla rabbia

mi prende nuovamente rimettendomi in piedi, in questo momento ho solo paura e come sapete non riesco a guardarlo in faccia, il mio corpo trema non dandomi le forze giuste per reagire

~guardami~dice piano, io non riesco ci provo ma non ci riesco ~guardami porca puttana~ ora invece ha urlato e mi ha spinto contro la parete ruvida, non so come ma la mia testa si gira subito verso di lui
~non girarti più in quel modo con me eh~la sua mano è sul mio collo e la stringe
~mi-mi fai...fai male...al collo~inizio a tossire e a quel punto molla la presa e finisco a terra
~torna in sala e poi ti cambi come dico io...senza obiezioni~

piano piano mi alzo e noto che davanti alla porta della sala da pranzo ci sono quel ragazzo che era seduto a tavola e lo scagnozzo, hanno entrambi un espressione un po' scossa ma cercando di essere impassibili

vado al mio posto mi siedo ma non tocco cibo, mi si è chiuso lo stomaco dalla paura

~non mangi? avevi detto che avevi fame...quindi mangia~dice Kaden addentando un waffle
~non ho fame~dico piano
~mangia almeno qualcosa~apre bocca l'amico

lo guardo e abbasso subito lo sguardo

~sono Mark~mi sorride
~Hannah...s-sono Hannah ~rispondo
~si già lo so~ridacchia e porta alle labbra la tazza con all'interno del caffè credo
~Hannah mangia~mi ordina Kaden
~veramente non ho fame~
~non ti credo~
~dai Kaden se non ha fame non forzarla~dice Mark
~al piano di sopra mi ha chiaramente detto che aveva fame~dice...ha ragione ma mi si è chiuso lo stomaco
~beh dopo la scenata che hai fatto ci credo che non ha più fame~si porta nuovamente la tazza tra le labbra
~posso...posso andare in quella stanzetta?~
~quella specie di chiesa o quel che sia?~mi chiede continuando a mangiare
~si~
~ok~prende il telefono ~Chris vieni qui~ chiude subito il telefono ~ti ci porta Chris~
~ok~ prendo una fragolina e la mangio lentamente
~se vuoi ci sono i pancake o i waffle~dice Kaden
~no sto apposto così~

Proprio in quel momento arriva quel ragazzo con i capelli castani e gli occhi azzurri

~signorina venga con me~ mi dice
~io vado...è stato...è stato un piacere conoscerti signor Mark~
~non chiamarmi signor Mark...solamente Mark~ridacchia
~va bene...arrivederci Mark~ sorrido debolmente e mi giro andando verso la porta
~non mi saluti?~mi fermo di botto e mi giro verso la voce che mi ha chiamata...Kaden
~ehm io...~mi pizzico le mani per la vergogna
~vieni qui~batte leggermente la mano sul tavolo
~ok~ritorno da lui
~dammi un bacio~ dice serio mentre con la coda dell'occhio vedo Mark che ridacchia

Mi avvicino al suo volto e gli lascio un bacio sulla guancia liscia che sa un po' di menta e mi stacco subito

~e questo sarebbe un bacio?~chiede Kaden con un sorrisetto
~io...ehm~abbasso la testa
~ne parliamo dopo dai...puoi andare~

esco da quella stanza con Chris, il ragazzo moro, finalmente so come si chiama

~sai dov'è la stanza per pregare?~chiedo sperando che dica no
~si certo~ ecco appunto come non detto

Spazio Autrice
Ecco qui un'altro capitolo spero vi piaccia

Dangerous manWhere stories live. Discover now