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Poi avvertii un boato enorme, le orecchie mi fischiavano, la sensazione di vuoto sotto di me, il fuoco e poi l'oscurità più totale. Il dolore che mi tormentava la testa era sparito, ma la sensazione di non essere sola era ancora lì. Il buio venne sostituito da una luce fortissima, provai ad aprire lentamente gli occhi, ma erano troppo pesanti. Poi iniziai a distinguere un'ombra. Era un uomo alto, dai capelli lunghi e neri, gli occhi azzurri come il ghiaccio ed era vestito in modo particolare. -"Morgana...Morgana sono qui con te!"- "Ci sono sempre, sei speciale, non puoi mollare così!"- la sua voce era come un rimbombo in una stanza vuota -"Chi sei? Dove mi trovo?"- chiesi urlando, ma la mia voce era così flebbile che sembrava quasi un sussurro. -"Vorrei tanto potertelo dire, ma non posso"- "Ti prego aiutami, sta ritornando! Quel dolore, non lo sopporto!"- la testa iniziava di nuovo a girare e una fiamma iniziò a bruciare al centro del mio petto. -"Lo so che fa male, ma tu devi respingerlo!"- "Concentrati su una cosa soltanto, e respira lentamente"- "Ascolta la mia voce, seguila"- il dolore stava scomparendo, ma con lui anche la voce dell'uomo si stava dissolvendo nell'aria. -"Aspetta, non andare via!"- "Vorrei poter restare"- "Fermo ti prego! Fermo!"- ma le mie deboli urla erano inutili, l'uomo dagli occhi di ghiaccio scomparve. E tornò il buio, cominciai ad urlare ma era sola. Dal nulla la vidi di nuovo, quella luce, ma era diversa, più calda, più dolce, più sicura. Aprii leggermente gli occhi, e vidi una stanza bianca, ero totalmente sola, o almeno così credevo. Una mano calda stringeva la mia, e un'altra mi accarezzava i lunghi capelli ricci. Mi voltai verso quella persona, ma vedevo ancora tutto sfocato. -"Come sei bella, proprio come tua madre, anche se credo che la parte migliore sia la mia"- sussurrò una voce calda vicino al mio orecchio -"Mia madre? Non capisco"- il mio battito stava per accelerare, ma l'uomo misterioso riuscì a calmarmi con la sua voce e il suo tocco protettivo. -"Non sarei dovuto venire, ma dovevo, volevo vederti"- "Non riuscivo a guardarti crescere, dire la tua prima parola, rifiutare il tuo primo ragazzo, tutto senza di me"- "Mi dispiace tantissimo per tutto, avrei dovuto proteggerti"- era così bello sentirlo parlare, mi faceva sentire bene, mi faceva sentire amata, mi sentivo al sicuro. -"Ora devo andare piccola, ma ricordati che prima o poi noi potremmo stare insieme senza nasconderci, è una tua scelta"- "Mi sento al sicuro con te, non andare"- "Ti voglio bene Morgana, ricorda, ogni volta che senti quel dolore concentrati su questo e pensa a me, ogni dettaglio è importante, quando avrai capito chi sei riuscirai a trovarmi"- "Sono così confusa, non abbandonarmi"- "Io sono e sarò sempre con te"-. E detto questo uscì dalla stanza, dopo aver indicato il ciondolo che indosso fin da bambina, formato da una pietra triangolare sui toni del verde.

 E detto questo uscì dalla stanza, dopo aver indicato il ciondolo che indosso fin da bambina, formato da una pietra triangolare sui toni del verde

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Ero più confusa di prima, ho sempre saputo che la mia vita fosse un mistero, ma non fino a questo punto. Chi erano quegli uomini? Cosa volevano da me? Sono loro le ombre sconosciute che avverto continuamente? Perché quell'uomo conosceva mia madre se nemmeno io l'ho mai vista? E cosa c'entrava il mio ciondolo? Mille domande a cui non riuscivo a dare una risposta. Rimasta sola, di nuovo, decisi di guardare meglio l'ambiente che mi circondava: i muri erano bianchi, una finestra lasciava entrare molta luce, c'era una poltrona in pelle marrone vicino al mio letto, il letto si trovava al centro della stanza insieme ad un comodino, sul quale c'era un vaso con dei fiori, qualche disegno e del cibo; mi trovavo in una stanza d'ospedale. Non sapendo che fare decisi di leggere i bigliettini che mi avevano lasciato. Il primo che lessi fu quello di Giorgia: "Allora sappi che ci siamo tutte ridotte a scrivere perché non ci fanno restare lì con te ma dobbiamo rispettare gli orari di visita, volevo dirti con tanto amore, vedi di risorgere che poi ti devo ammazzare io per lo spavento che mi hai fatto prendere razza d'imbecille, dalla tua stupenda rompipalle Giorgia". Iniziai a ridere, ma l'addome cominciò a farmi male, quindi dovetti calmarmi. Dopo presi quello di Sara: "Morgana ti prego non morire, dopo sennò chi minaccio e chi mi prende in giro per i miei sessantenni, sappi che siamo tutte preoccupate e vorremo essere lì con te quando ti sveglierai, kiss da Sara". Alzai gli occhi al cielo sorridendo e iniziai a leggere quella di Lara: "Ehy amore mio, io non sono una scrittrice come voi, ma sappi che ti devi svegliare, ho bisogno di te mi manchi troppo, devi tornare ad essere la mia alleata nel contraddire Sara e soprattutto nell'organizzare piani per non andare a scuola, ti prego riprenditi, sennò chi mi aiuta a stalkerare tutti i fighi esistenti su questo pianeta. Riprenditi presto asfaltatrice digitale, baci da L". Nel leggere questa quasi mi commossi, non mi ero mai resa conto di quanto mi volessero bene. Si, avvolte posso sembrare vanitosa e tutto il resto ma non è affatto così, non sono una persona insicura, ma nemmeno credo di essere Dio sceso in terra, semplicemente uso il sarcasmo e lo scherzo per non mostrare i miei sentimenti. Posate tutte le lettere, mangiai un po' della barretta al cioccolato bianco che mi avevano portato e notai un bigliettino vicino a uno dei fiori, un crisantemo blu. Lo portai al naso e sentii che aveva un profumo stupendo, non sono mai stata un'esperta di fiori, ma sapevo che quello era un tipo difficile da trovare. Rimisi il fiore nel vaso e lessi il biglietto: "Non riuscirai a domare la tua oscurità per sempre, ciò che hai ci appartiene, e noi torneremo per riprendercelo" il sangue quasi mi si gelò nelle vene, ma non per la paura, ma per tutti i dubbi che iniziarono a crearsi nella mia testa. I mie pensieri vennero interrotti da una mandria di ragazze che entrarono nella stanza urlando. Sobbalzai nel vedermi arrivare addosso le tre ragazze, e d'istinto nascosi il biglietto sotto il cuscino. -"MORGANA SEI UNA STRONZA!"- urlò Giorgia lanciandomi un piccolo cuscino, -"Lo so amore mio"- dissi schivandolo. -"Come si sente la signorina Malfoy?"- chiese Sara sedendosi ai piedi del letto, -"Ma sai che avrei bisogno di tante cure, tipo la colazione a letto e qualcuno che mi faccia i compiti magari, mi servirà del tempo per riprendermi"- risposi facendo finti colpi di tosse e gli occhi dolci. -"Dai Morgana si seria per una volta ti prego"- disse Lara che non si era sentita per tutto il tempo, alzai lo sguardo e la vidi; era in piedi vicino al mio letto con gli occhi lucidi. -"Ehy La guardami, sto bene, solo alcuni dolori ma è normale"- come risposta ricevetti uno sguardo preoccupato, e all'improvviso si precipitò tra le mie braccia, facendomi anche male; ma sopportai. -"Lara dai calmati, non vi libererete così facilmente di me"- "Ho avuto paura di perderti, non potrei sopportarlo"- "Ma tu non mi perderai"- "Ehy guardami"- le sussurrai alzandole il viso -"Sto bene, soprattutto ora che sono con voi"- "Ti voglio bene"- disse abbracciandomi. -"Ragazze lasciate riposare la vostra amica, altrimenti a casa vi toccherà fare le schiavette!"- comunicò l'infermiera dai capelli rossi, le ragazze uscirono anche se a malincuore, e io rimasi sola con l'infermiera che mi venne a sistemare il cuscino. -"Quando potrò uscire?"- "Ma anche ora se vuoi, su promessa che verrai a fare i controlli e prenderai le medicine"- feci un sorriso e promisi di rispettare le condizioni. Rimasta sola mi preparai e misi tutti gli oggetti in un borsone; presi quel fiore seguito dal suo biglietto e lo nascosi il più possibile, mi guardai allo specchio e portai una mano sul mio ciondolo pensando all'uomo misterioso dalla voce protettiva, tirai un sospiro di sollievo e uscii da quella maledetta stanza.
Fuori ad aspettarmi c'erano le amiche migliori del mondo. -"Allora per quanto sono stata nel mondo dei sogni?"- chiesi durante il tragitto, mettendo un braccio sulle spalle di Giorgia e uno su quelle di Lara, -"Oggi è lunedì, fai tu il conto"- disse Sara iniziando a camminare al contrario -"Non vi ho dato fastidio per più di un giorno! Dobbiamo rimediare"- affermai ridendo. -"Mi dispiace ma questo pomeriggio è già stato progettato"- disse Giorgia incuriosendomi, -"Andiamo in un posto fantastico, ma prima a casa per farci belle"- seguì Lara facendo un sorrisetto complice alle altre due. Arrivate a casa per prima cosa mi precipitai nella mia stanza. Sistemai le mie cose e nascosi il fiore con il biglietto; non volevo rovinare il pomeriggio con un altro dei miei mille problemi e misteri. -"Siamo pronte per la più bella sfilata di moda di questo secolo?!"- urlò Sara entrando in camera mia seguita dalle altre due pazze, che depositarono quintali di vestiti e costumi sul mio letto. -"Qualcuno potrebbe spiegarmi?"- chiesi buttandomi sul letto, e Lara rispose mettendomi un cappello di paglia sulla testa -"Si va in spiaggia!"-.

𝕰𝖉 𝖊𝖈𝖈𝖔 𝖉𝖔𝖕𝖔 𝖘𝖊𝖈𝖔𝖑𝖎 𝖎𝖑 𝖘𝖊𝖈𝖔𝖓𝖉𝖔 𝖈𝖆𝖕𝖎𝖙𝖔𝖑𝖔! 𝕾𝖈𝖚𝖘𝖆𝖙𝖊 𝖑'𝖆𝖙𝖙𝖊𝖘𝖆, 𝖒𝖆 𝖉𝖔𝖛𝖊𝖛𝖔 𝖘𝖙𝖚𝖉𝖎𝖆𝖗𝖊 𝖊 𝖕𝖊𝖓𝖘𝖆𝖗𝖊 𝖆 𝖕𝖎ù 𝖈𝖆𝖘𝖎𝖓𝖎 𝖕𝖔𝖘𝖘𝖎𝖇𝖎𝖑𝖎 𝖕𝖊𝖗 𝖑𝖆 𝖘𝖙𝖔𝖗𝖎𝖆. 𝕴𝖓 𝖈𝖆𝖘𝖔 𝖓𝖔𝖓 𝖑'𝖆𝖛𝖊𝖘𝖙𝖊 𝖆𝖓𝖈𝖔𝖗𝖆 𝖋𝖆𝖙𝖙𝖔, 𝖛𝖎 𝖈𝖔𝖓𝖘𝖎𝖌𝖑𝖎𝖔 𝖉𝖎 𝖛𝖊𝖉𝖊𝖗𝖊 𝖎𝖑 𝖈𝖆𝖕𝖎𝖙𝖔𝖑𝖔 𝖘𝖚𝖎 𝖕𝖊𝖗𝖘𝖔𝖓𝖆𝖌𝖌𝖎 𝖈𝖍𝖊 𝖍𝖔 𝖆𝖌𝖌𝖎𝖔𝖗𝖓𝖆𝖙𝖔. 𝕭𝖆𝖓𝖉𝖔 𝖆𝖑𝖑𝖊 𝖈𝖎𝖆𝖓𝖈𝖊, 𝖎𝖔 𝖛𝖎 𝖘𝖆𝖑𝖚𝖙𝖔 𝖊 𝖈𝖎 𝖛𝖊𝖉𝖎𝖆𝖒𝖔 𝖆𝖑 𝖕𝖗𝖔𝖘𝖘𝖎𝖒𝖔 𝖈𝖆𝖕𝖎𝖙𝖔𝖑𝖔 !!

🖤𝕸𝖔𝖗𝖌𝖆𝖓𝖆💚

𝕾𝖊𝖈𝖗𝖊𝖙 𝕷𝖎𝖋𝖊 -𝓟𝓮𝓽𝓮𝓻 𝓟𝓪𝓻𝓴𝓮𝓻-Where stories live. Discover now