La prima prova

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Robert spalancò gli occhi, sudato dalla testa ai piedi, che ancora le luci dell'alba non erano spuntate.
Impiegò qualche secondo a capire cosa era successo e mentre scolava un bicchiere d'acqua fredda, ricordò la mano e la voce profonda, ma rassicurante, che lo chiamava. Questa notte però diversamente dalla prima il sogno era stato più forte, aveva avvertito come una presenza o almeno una pressione, quasi tangibile.

Notò che non c'era ancora nessuno per le strade, così decise di farsi una bella passeggiata in solitaria per schiarirsi la mente. Per la valle, ancora divisa tra notte e giorno, si potevano soltanto percepire i cinguettii dei primi uccelli che dall'alto degli alberi annunciavano l'arrivo di un nuovo giorno dopo una notte di riposo. Il vento muoveva le fronde con soffi leggeri e improvvisi, quasi volesse farle danzare e i primi raggi del sole svegliavano i fiori della valle con un tepore avvolgente.
Robert fece un profondo sospiro, ammaliato da cotanta bellezza, ma subito dopo un pensiero cominciò a farsi strada nella sua mente.
" Non è tutto un po' troppo perfetto?".
Scosse forte la testa, come a voler scacciare via quel pensiero e si diresse al locale a destra della piazza, che apriva i battenti, per fare colazione e andare poi dal " simpatico " Guntar.
Nel mentre che entrava sentì gli abitanti della valle svegliarsi e alcuni giá darsi da fare, tanto che, nel tempo di fare colazione, scoprì che già metà mercato era stato montato.

L'orco puntuale lo aspettava.
- Buongiorno -
- Buongiorno - rispose.
- Doran è venuto ad avvertirti? - chiese Robert.
- Sisi tranquillo, dentro comunque ci sono già i legni pronti per essere puliti. -
Robert emise un sospiro di sconforto, si rimise alla sua postazione e iniziò come il giorno prima.
Fortunatamente per lui la mattina passò veloce e così all'ora di pranzo, curioso come non mai si diresse alla grotta, dove Doran lo stava aspettando con un sorriso a trentasei denti.
- Salve signor Doran -
- Salve Robert dormito bene? -
- Si grazie - mentì.
- Oggi farai la prima prova, seguimi - disse Doran.
I due si avviarono verso il bosco dietro la grotta camminando per almeno tre chilometri finché un'altissima parete rocciosa non si parò davanti a loro.
- La tua prova si svolgerà esattamente là - disse indicando una grotta a metà della parete.
Robert notò che nessuna scala ce li avrebbe potuti condurre.
- Ed esattamente come ci arriviamo ?-
- Prendimi il braccio -.
Robert si attaccò al druido e qualche secondo dopo, guardandosi intorno si accorse di essere ad almeno due metri di altezza. Un sussulto di paura lo fece tremare mentre Doran accanto a lui rideva a più non posso.
- Ebbene si Robert stiamo volando verso la grotta -.

- Eccoci arrivati - esclamò Doran atterrando dolcemente davanti all'entrata.
- Che devo fare ? - chiese l'umano intimorito.
- Dovrai trovare la strada giusta per arrivare all'uscita -
- Come sarebbe la strada giusta, all'interno non riuscirò a vedere nemmeno la punta del mio naso - esclamò scioccato Robert.
- Esattamente mio caro. Dovrai fare affidamento ai tuoi sensi. -
Prima che l'altro potesse replicare, il druido con un piccolo saltino si alzò da terra e volo' via, lasciandolo solo, come non si era mai sentito prima d'ora.

La figura scuraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora