Doran

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- Ciao Guntar - salutò Flemin.
- Ciao Flemin, che ci fai insieme a quello li ? - rispose l'orco indicando Robert.
- È il tuo nuovo aiutante caro mio -.
L'orco fece una risata. " Che denti schifosi " pensò Robert.
- Un aiutante? Quello li? Ma fammi il piacere, non ho bisogno di alcun aiuto soprattutto del suo. -
- Come ti permet... -
- Sono ordini di Doran, mi dispiace - intervenne Flemin zittendo l'umano.
Guntar fece un grande sbuffo di disapprovvazione.
"  Maledetti druidi " bofonchiò più volte prima di accettare.
- Allora vi lascio soli - concluse L'elfo mentre faceva ritorno alla piazza.

I due nuovi " amici " si diressero nella falegnameria in un silenzio e una tensione preoccupanti, ma purtroppo per loro non avevano scelta.
Guntar con un verso, che sembrava procurato dal mal di pancia, indicò la postazione a Robert, il che voleva dire un misero tavolino, con dei pezzi di legno appena presi dal bosco appoggiati sopra, uno sgabello costruito almeno cinquanta anni prima e gli attrezzi che l'umano conosceva fin troppo bene.
- Ripulirai tutti i legni che hai sul tavolo e intorno. Sai come si fa vero? -
- Si non preoccuparti - rispose Robert scocciato.
- Deciderò io se preoccuparmi o no - concluse severo l'orco.
In quel momento avrebbe davvero voluto lanciargli tutti i legni che aveva davanti, ma si girò e iniziò.

La giornata passò velocemente e quando finalmente fu il momento di tornare a casa i due si salutarono con un gesto freddo della mano.
Non appena tornò nella piazza notò che il mercato era già stato smontato e che ognuno, come la sera prima tornava alla loro casetta così lui fece lo stesso.
Rimase piacevolmente sorpreso quando vide che Doran lo aspettava davanti alla porta.
- Andiamo dentro Robert ho bisogno di parlarti -.
Entrambi si misero comodi così che il druido potesse parlare.
- Per prima cosa è giusto che tu sappia che ancora non abbiamo capito cosa ti ha permesso di vederci, però ci siamo fatti un'idea e sono qui per dirti cosa dovrai fare da ora in poi -.
Robert ascoltava in silenzio.
- Io e gli altri tre ti sottoporremo delle prove che dovrai portare a termine. Alcune di esse potranno sembrarti strane e forse anche un po' pericolose, ma ti chiediamo di non fare domande e di fidarti di noi e del nostro giudizio. -
Robert esitò qualche secondo.
- Almeno posso chiederle perché devo farlo ? -
- Ci aiuterà a capire cosa sei e soprattutto perché sei così speciale. Per ora non posso dirti altro - concluse.

Robert rimase qualche minuto in silenzio pensando se fosse stato o meno il caso di accettare. Non era mai stato così al centro dell'attenzione e forse non aveva ancora razionalizzato bene tutto quello che gli era capitato da quella fatidica sera nel vicolo. Di una cosa però era certo, si fidava dell'uomo che sedeva avanti a lui.

- Ok accetto signor Doran -
Sul volto del druido apparve un sorriso di assoluta felicità è soddisfazione.
- Bene Robert da domani inizierai con me -.
- Verso l'ora di pranzo verrai via dalla falegnameria, penserò io ad informare Guntar. Io ti aspetterò all'entrata della grotta. -
Robert annuì con un cenno della testa e dopo essersi dati la buonanotte il druido si congedò in attesa di domani.

L'uomo speciale così dopo aver cenato si infilò sotto le coperte stremato, più mentalmente che fisicamente, piombando in un sonno profondo.

La figura scuraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora