Capitolo 5 - Smart working

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La mattina seguente, mi alzai dal letto e m'incamminai piano piano verso il bagno. Chiusi la porta a chiave e tolsi la camicia da notte, poi, entrai nella vasca da bagno e rimasi lì per una ventina di minuti. Quando finì di lavarmi, presi un asciugamano e uscì dalla vasca. Asciugai velocemente il mio corpo e mi guardai per qualche secondo davanti allo specchio. La pancia era così grande che, sembrava un sacchetto pieno zeppo di patate.

Sentì bussare alla porta del bagno, poi, una voce: "Tesoro, stai bene? Sono io, Bupkus". Girai la chiave nella serratura e spalancai di colpo la porta. Mio marito, vedendomi nuda, si girò di colpo. "Guarda che non devi avere paura, ragazzone. Girati e guarda quanto è grande la mia pancia" dissi al Monstar viola, mentre gli accarezzavo le guance con la mano sinistra. Bupkus si girò e vedendo quanto fosse grande la mia pancia, si inginocchiò e la baciò. Poi, mi prese per mano e mi passò i vestiti puliti.

Quando finì di vestirmi, Bupkus mi accompagnò in cucina. "Buongiorno a tutti" dissi ai Monstar. Blanko, Nawt, Bang, Pound e Brutus mi salutarono con la mano. "Come sta il bambino, Bea?" domandò Brutus, notando che stavo accarezzando la pancia. "Il bambino sta bene. Forse, tra qualche giorno, potrete vederlo in carne ed ossa" dissi sorridendo a tutti. La cameriera mi passò la tazza con il tea e mi diede anche qualche biscotto. Ringraziai la giovane ragazza e incominciai a mangiare qualche biscotto. 

A un certo punto, mi arrivò un messaggio su whatsapp. Era il nuovo commissario. "Chi ti scrive?" domandò Bang, incuriosito. Risposi a mio cognato: "E' il commissario. Mi augura buon riposo e spera che ritorni il prima possibile in ufficio". Blanko si alzò dalla sedia e accese per qualche secondo la tv. Sul notiziario delle 9 era uscita la seguente notizia: "Lupin III colpisce ancora! Case svaligiate presso il quartiere dei ricchi. Offresi ricompensa di 2.000.000 di dollari". Nawt si stropicciò gli occhi e guardo attentamente la cifra, poi, urlò ad alta voce: "ODDIO!! 2.000.000 DI DOLLARI?! LO PRENDO IO QUEL LUPIN III!!"

Brutus e Pound presero per le braccia il loro fratellino e gli dissero: "Vuoi dire, che lo prenderemo INSIEME. Giusto?" Il Monstar rosso rispose con voce tremolante: "Si, si. Lo prenderemo insieme. Eh eh. Stavo scherzando". Bang controllò l'orologio e corse verso l'attaccapanni. Tutti gli altri fecero lo stesso e indossarono le loro giacchette. Bupkus si avvicinò a me e mi diede un bacio sulla nuca, poi, uscì dalla porta d'ingresso e salì sulla jeep.

Mentre finivo di bere il tea, la cameriera mi passò un fazzoletto e mi pulì le labbra. Finito di fare la colazione, aiutai la ragazza a pulire la tavola. "Adesso...che cosa faccio" domandai tra me e me, non sapendo che cosa fare per un'intera giornata. Allora, presi il mio portatile e cercai su internet più informazioni sul ladro gentiluomo. Mentre cercavo nei vecchi file, notai che moltissime opere d'arte erano state portate via e rivendute a miliardari russi.

A un certo punto, guardai attentamente una fotografia. In quel momento pensai: "Oh Porca miseria. Vuoi vedere che..." Presi due volumi d'arte e cercai un quadro in particolare: "La camera da letto di Van Gogh". Quando trovai l'immagine, controllai attentamente le due immagini. La foto che stava dentro il file era quella che avevano scattato pochi giorni fa al museo, mentre l'altra immagine raffigurava il momento in qui venne inaugurata la mostra sui quadri del grande pittore.

Nella prima foto, si vedevano due agenti. Nella seconda foto, invece, si notava uno dei due agenti, ma travestito. Confrontai i volti dei due sospettati, e indovinate un pò? Erano la stessa persona. "Questo tipo lo già visto da qualche parte, ma quando?" domandai ripetutamente a me stessa, cercando di ricordarmi dove lo avessi visto. Dopo cinque minuti, mi ricordai dove lo avevo conosciuto. Allora, feci una controllatina al database della polizia. Rimasi sconvolta per la scoperta: quell'uomo era niente dopo dimeno che Apollon Petrov. Era ricercato in ben 27 stati.

Rubava opere d'arte e li rivendeva al miglior offerente. Russo, ovviamente. Presi il cellulare e chiamai il commissario. Aspettai qualche secondo, poi, sentì una voce: "Pronto? Chi è?" "Sono la detective Beatrice Holmes. Ho novità riguardo uno dei complici di Lupin. Si ricorda di Apollon Petrov?" Il commissario rispose di colpo: "Si. Certo che mi ricordo di lui. Anni fa, per essere precisi nel 1989, Petrov aveva rubato alcuni quadri al museo d'arte di New York. Pensa che i due ladri si siano uniti in questo furto?"

"Non saprei dirle con certezza, commissario. Una cosa è certa: Lupin sta collaborando con altri criminali" dissi al commissario, vedendo altre fotografie di criminali famosi. "Va bene. Ti ricontatterò tra una quarantina di minuti. Grazie mille per le informazioni" disse il commissario e riattaccò la telefonata. Per tutta la mattinata cercai dei possibili collegamenti tra Lupin e Petrov. Dopo ore di ricerche, trovai un vecchio articolo di giornale che parlava dei due ladri.

"25 agosto del 1989. Ieri notte, al museo d'arte di New York, sono spariti alcuni quadri. La polizia non sa come i ladri siano riusciti ad accedervi indisturbati, ma una cosa è certa: Lupin III e Apollon Petrov hanno partecipato al grande furto. I due ladri hanno lasciato una busta e al suo interno c'era una monetina e una lettera di ringraziamento per avergli permesso di rubare i determinati quadri" lessi mentalmente l'articolo. 

Erano le 12, e la cameriera venne a dirmi che il pranzo era pronto. Ringraziai la ragazza e m'incamminai verso la cucina. "Madame, le ho preparato una specialità del mio paese: il favoloso cassoulet. In aggiunta, c'è anche qualche zampetta di rana. Le assicuro che sembra pollo" disse la cameriera, mentre appoggiava il piatto sul tavolo. "Lei è di origini francesi, vero?" domandai alla giovane cameriera. lei, sorpresa, rispose: "Si. Per essere precisi, sono di Parigi, ma questo sicuramente non le importerà tantissimo".

"La prego, si fermi a mangiare anche lei. Vorrei che mi facesse compagna" dissi alla ragazza, tenendola per la mano. La cameriera accettò volentieri la cosa e si sedette vicino a me. mentre mangiavamo, chiacchieravamo sul gossip, sulla moda e altre cose di questo tipo. A un certo punto, la ragazza disse: "Pensi, signora. L'altro giorno, un baldo giovanotto ci ha provato con me". "NO" dissi esterrefatta. "Ebbene, si. Questo ragazzo mi ha salvata da un malvivente. Lo ha preso a calci e a pugni, ma quel ladruncolo è scappato via". "Vorrei vedere, dopo certe botte" dissi io, mentre mangiavo una zampetta di rana.

Poco dopo, mi alzai dalla sedia e accesi il televisore. "Vediamo che cosa dicono in tv" disse la cameriera entusiasta. Come accesi la tv, il notiziario delle 12:30 stava parlando del famoso furto al museo. "Signore e signori, buon pomeriggio. A quanto sappiamo, uno dei complici del furto al museo è stato arrestato stamane. Il criminale si chiama Apollon Petrov, noto per i suoi furti all'estero di opere di grande valore. Lo sceriffo e i suoi uomini hanno portato il sospettato presso il commissariato. Per ora, non sappiamo null'altro. Vi aspettiamo alle 17 per le prossime notizie, buon pomeriggio" disse il giornalista, e partì subito dopo la sigla del tg.

"Signora, si sente bene?" domandò la cameriera, vedendomi che mi ero paralizzata sul posto. "Si, si. sto benissimo, grazie" risposi cordialmente alla ragazza, poi, spreparai la tavola e aspettai che mio marito e gli altri Monstar ritornassero a casa. Passò un'intero pomeriggio, poi, alle 16 in punto, sentì il campanello della porta trillare. La cameriera chiese: "Chi è?" "Sono Bupkus e qui ci sono anche i miei fratelli. Fateci entrare" disse la voce dall'altro capo della porta. La ragazza aprì la porta e i Monstar entrarono in fila indiana.

"Ciao, tesoro. Ai visto la notizia al tg? Abbiamo preso Apollon Petrov!!" disse Bupkus, mentre mi stringeva tra le sue braccia. "Mettila giù, oh le farai male" disse Blanko, vedendomi che stavo diventando rossa in viso. Il Monstar viola mi rimise giù e mi chiese scusa. Accettai le sue scuse e gli diedi un bacio sulla guancia. "Si, ho visto il notiziario. Dove si nascondeva Petrov?" domandai ai ragazzi. Bang e Pound mi risposero così: "Petrov si nascondeva nello stesso palazzo dove si era nascosto Lupin".

"Ahh, ora si spiegano molte cose" dissi ai Monstar in tono serio. Poi, presi la teiera e misi al suo interno l'acqua. Lasciai la teiera sul fornello e aspettai che si riscaldasse. Gli altri, invece, andarono nelle loro camere e si tolsero i vestiti sporchi, poi, andarono tutti quanti nel bagno vicino al mio studio. "Non ci metteremo molto" disse Brutus, cercando di coprirsi il fondoschiena con l'asciugamano. "Va bene" risposi ridacchiando ai ragazzoni. Uno ad uno, entrarono nel bagno e chiusero la porta a chiave. 

Passarono due orette. La cameriera aveva preparato alcune prelibatezze del suo paese natio. I Monstar si leccavano le labbra, poi, iniziarono a mettersi nel piatto una porzione del cibo. Mentre mangiavamo, sentì un forte calcio dentro il  mio stomaco. Come spostai la sedia, notai che il pavimento era bagnato. "Oh cielo. Bupkus...chiama l'ambulanza. Sto per partorire" dissi a mio marito, vedendo che anche la sedia era bagnata. La cameriera mi aiutò ad alzarmi dalla sedia e ci incamminammo verso la mia camera, mentre Brutus chiamava dal suo cellulare l'ambulanza. 

"Beatrice Holmes e il caso Lupin III"Where stories live. Discover now