tapes

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chandler's pov
sono veramente stufo di pensare, e fare continue riflessioni perdendo tempo prezioso. sarei dovuto andare a cercarla o lasciare scorrere tutto e sentirmi uno schifo per sempre? la mia presunzione e il mio orgoglio innanzitutto non mi erano per nulla di aiuto, anzi, mi mettevano solo che in confusione.
dovevo restare o andare da lei a dirle tutto quello che provavo? alla fine, riuscii a fare entrambi, ma ripercorriamo per bene tutto. monica era in chissà quale posto perché non voleva vedermi, né parlarmi, ne ascoltarmi, mentre io desideravo l'esatto opposto. avevo bisogno di rispettare le sue decisioni, ma di soddisfare anche i miei desideri. così, finita la mia "permanenza" in bagno, me ne andai nella camera di monica a dormire. la prima cosa che notai appena entrato fu ovviamente quella finestra, la stessa dell'anno prima. mi sdraiai comodamente sul letto continuando a fissarla, e un secondo dopo, sul davanzale di quella finestra eravamo seduti io e lei; la sua testa era sulla mia spalla, e io la tenevo da dietro. non era magra, ma come la avevo incontrata quel giorno. la accettavo per come era, e me ne fregavo del pensiero degli altri.
mi svegliai di scatto, e solo lì mi resi conto di aver sognato tutto. ero tutto sudato, e i miei occhi lacrimavano ininterrottamente.
mi alzai, e come un matto iniziai a toccare ovunque in cerca di fazzoletti per asciugare le lacrime, ma non trovandone mi recai in bagno, e mi guardai allo specchio. ero tutto rosso, il viso bagnato e gli occhi rossi.
e solo così, mi resi conto di tutto quanto. di come ero innamorato perso di lei, dei suoi occhi, del suo carattere e anche del suo fisico. dopo tutto questo tempo, ero sempre stato innamorato di lei, negandolo continuamente. ma era troppo tardi. lei mi odiava, e non avrei piu potuto dimostrarle che amavo anche il suo fisico. tornai in camera, e raccolsi il registratore che avevo fatto cadere prima cercando i fazzoletti. e lì, il colpo di genio. una registrazione, la soluzione perfetta, che rispettasse le sue scelte e anche le mie. avviai la registrazione, ed iniziai a parlare.

-ciao monica, sono io, chandler. so che non mi vuoi parlare né altro, e non sei costretta a scrivermi, o a rispondere in qualche modo a questa cassetta, ti chiedo solo un po' di tempo per ascoltare quello che ho da dirti. è banale a dirsi, ma mi dispiace davvero tanto per quello che ho fatto, e non dire che non è abbastanza, perché non puoi capire come mi sia sentito in questi mesi. oh sono proprio stupido, si che lo sai. peró io non avevo mai provato una sensazione simile prima, perciò é stato infernale. mi sono sentito uno schifo, un fallito. se in questo momento mi trovassi su un porte, ne approfitterei per buttarmi giù, e non scherzo. io sono innamorato perso di te. ma lo ho realizzato solo ora, perché sono un emerito coglione che non capisce niente e che rinnega i propri sentimenti pur di difendere il proprio orgoglio e reputazione. volevo solo dimostrarti che io ti accetto come sei, e sono maturato da quel giorno, molto. grazie a te ho imparato come si ama, e a non giudicare. ho provato sensazioni al mio cuore sovrannaturali sia in postivo che negativo, e ora capisco cosa significa essere innamorati di una persona. mi piaci davvero tanto, non so in che altro modo dirtelo. quello che ho fatto é a dir poco imperdonabile, ma so che in fondo al tuo cuore anche tu lo vuoi. te lo ripeto, mi dispiace. tanto. sei una persona forte a resistere nonostante tutto, e a tenere il sorriso qualsiasi cosa accada. ti ammiro e ti stimo per questo. mi manchi, voglio vederti. voglio incociare almeno un'ultima volta i tuoi immensi e profondi occhi azzurro mare, azzurro cielo, azzurro acqua..ma se devo dirti proprio tutto per farmi perdonare, per un minimo momento ho avuto un desiderio sessuale verso di te, che rimane tutt'ora, ma sono giustificato, fa parte dell'essere innamorati..con questo io avrei anche finito. se ti va scrivimi, fammi sapere come stai, ci tengo davvero. ciao.

la riascoltai un paio di volte, dopodiché mi infilai sotto le coperte, fiero di me.

𝐰𝐡𝐞𝐫𝐞 𝐡𝐚𝐯𝐞 𝐲𝐨𝐮 𝐛𝐞𝐞𝐧?»𝗆𝗈𝗇𝖽𝗅𝖾𝗋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora