-Concentrati Deimos! Preparati!

L'ordine di Phobos lo riportò alla realtà e in allerta. Erano una squadra, era sempre stato così e miravano all'eccellenza in ciascuna delle missioni che venivano a loro imposte. Armando schiena contro schiena alzarono le loro leggendarie spade circondati da un bagliore rosso che era in grado di polverizzare i demoni se venivano sfiorati dalla spada, si prepararono ad attaccare. Non sapevano dove fossero gli altri o se si fossero tenuti al sicuro non importava, i fratelli figli del dolore e della disperazione sorridevano completamente posseduti dalla sete di sangue e dalla sofferenza, la loro natura stava per emergere incontrollata del loro essere e con la consapevolezza che il loro padre non era lì per fermarli.

Urlando euforici si avvicinarono alle sconosciute bestie pelose che portavano un maglio tra gli artigli, con la spada li tagliarono e staccarono e polverizzarono chiunque cercasse di colpire, provarono il fervido piacere di trafiggere i corpi robusti con la loro pesante spada, lasciando dietro di loro una pozza di sangue fetida e di cenere.

Dei due fratelli che godevano del gusto della vendetta malata, era Yugyeom che non perse tempo a fare a pezzi i suoi nemici, si nutrì del loro panico, della disperazione nelle urla agonizzanti, per lui era tutto una fiera piena di attrazioni dove poteva  divertirsi e placare la sua sete psicotica di sangue.




-Smettila di seguirmi!

SeokJin stava cercando di concentrarsi sul lancio delle infinite frecce, ma aveva notato che Namjoon gli stava intorno per cercare di proteggerlo e guardargli le spalle.

-Stiamo lavorando insieme!

Non poté dire nulla in contrario, sospirò e tirò fuori dalla tasca la spilla da fiore, che gettò a terra e sul pavimento con forza, da essa emerse una chiara nuvola bianca che fece cadere le creature che li circondavano.

-Che cos'è? -Chiese Namjoon costernato.

-È un sonnifero, ci darà un paio di minuti, ora usa i tuoi raggi per ucciderli

Namjoon obbedendo, si chinò a toccare il cemento e perforare i raggi letali che muovevano il terreno come se fosse un terremoto. I corpi dei mostri si incendiarono dall'elettricità che rimosse le loro viscere.

Si avvicinò a SeokJin osservando i suoi deboli occhi che erano diventati verdi, era un colore quasi intangibile, sospirò e prendendo una delle sue guance gli baciò le labbra carnose.

-Stai al sicuro- gli disse e scomparve nella nebbia lasciando SeokJin con una paura terribile che gli ottimizzava il petto. Era questo un addio? Negò con la testa preparando le frecce già pronte per attaccare.

Non può finire così



Hoseok era rimasto vicino a Jimin, avevano lavorato entrambi bene insieme, ma il bruno sapeva che il biondo stava solo cercando un modo per andare da Yoongi, che era a pochi metri di distanza.

-Jimin concentrati! Questa è la nostra occasione -Hoseok gridò mentre decapitava una spaventosa creatura con caratteristiche marine, era come se ogni mostro fosse realizzato secondo il potere ognuno di loro.

Jimin lo guardò di traverso scuotendo la testa -Non ne usciremo vivi

Il tono usato dal biondo era sarcastico facendogli capire esattamente a cosa si riferisse.

-Dobbiamo almeno provarci Jimin, non possiamo tornare indietro!

Era distratto e non si rese conto che un uomo con artigli affilati era dietro di lui finché non lo gettò a terra facendo cadere il tridente, la creatura voleva morderlo e farlo a pezzi, con tutta la forza che poteva usare per fermarlo.

-JIMIN AIUTAMI!!- supplichevole guardò il biondo, che continuava a guardare la scena dubbioso -P-PER FAVORE T-tI PREGO!!

Jimin non si mosse, non voleva, doveva lasciare che quel mostro eliminasse uno degli eredi, ma quando guardò alla sua destra osservò Yoongi, il suo amato guerriero, in armatura scura usava la sua spada per eliminare le anime che gli turbitavano intorno, Jimin di scatto prese il manico della spada e sospirò di paura, si voltò a guardare Hoseok che supplicava con gli occhi di essere salvato e le cui mani stavano già cedendo a causa della forza di quel mostro.

Chiuse gli occhi per tre secondi abbastanza a lungo da ritrovare la calma e sollevò la spada, corse verso Hoseok e divise a metà il mostro che cadde su Hoseok inerte. Quando uscì dal suo trance, si sedette sul pavimento, spostò da se metà del corpo del mostro e osservò attentamente Jimin.

-Grazie...- disse sentendo ancora l'adrenalina correre lungo il suo corpo -Per un momento ho pensato che mi avresti lasciato morire

-Non hai pensato male

Senza dire altro e con quello sguardo freddo che aveva dall'inizio del combattimento, corse verso Yoongi lasciando Hoseok solo ad alzarsi.


Yoongi aprì il vertice agli inferi, dalla terra emersero fiamme del fiume dei dannati che attirò la maggior parte delle anime lamentose in battaglia per riportarle al luogo a cui appartenevano. I suoi occhi da gialli divennero completamente rossi, permettendogli di vedere marginalmente il campo di battaglia, vedeva tutti combattere ed essere quasi illesi, la spada che emanava fiamme nere richiamava i suoi nemici.

In lontananza lungo il vicolo vide qualcuno venirgli incontro mentre correva, ma distratto Yoongi venne afferrato al collo e sollevato da terra.

-YOONGI!

Jimin...





Guardò da una torre il disastro che stava avvenendo, era grato di essere stato puntuale. Un'ondata di dolore e sofferenza per il legame compiuto con la madre di suo figlio gli fece chiudere gli occhi e ricevere dentro di sé un messaggio. Fu breve, ma abbastanza forte da mobilitarlo:

"EFESTO SALVALO"


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𝖊𝖗𝖊𝖉𝖎 𝖉𝖊𝖑𝖑'𝖔𝖑𝖎𝖒𝖕𝖔Where stories live. Discover now