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24 maggio 2019

Heila era stata invitata dal padre a partecipare al GP di Monaco come "regalo di compleanno". Come se non avesse passato nel paddok la maggior parte del tempo degli ultimi 7 anni. Non la infastidiva partecipare ai weekend di gara, le auto le piacevano e aveva anche stretto una sorta di amicizia con Lewis, il gioiello di suo papà, forse più prezioso anche di lei stessa. Ciò che Heila odiava (e odia tutt'ora) erano quegli stupidi eventi che precedevano i gran premi. Li trovava solo un modo di mettersi in mostra, per ostentare la ricchezza che possedeva la maggior parte di quella gente.
Proprio a quel famoso gala aveva incontrato Charles. Il principino di Monaco, il predestinato o come si voglia chiamare. Conosceva già il pilota di fama, sapeva che era appena passato alla Ferrari e che era capace di grandi cose. Suo padre lo elogiava spesso quando era con lei e si diceva convinto che prima o poi lo avrebbe portato nel suo Team.
Come ogni volta, Heila aveva protestato pesantemente contro Toto. Era stata invitata per il weekend di gara, non per uno stupido evento. Ma se la ragazza sa essere testarda come un mulo, non può comunque battere la cocciutaggine del padre. Oltretutto il pomeriggio aveva firmato questo accordo, un vero e proprio contratto di lavoro come assistente del team principal. E come in ogni contratto c'erano delle clausole da rispettare, che Heila aveva accuratamente evitato di leggere.
Ancora oggi si ripete che, se avesse letto almeno le prime righe, non avrebbe mai firmato quella trappola.
Fatto sta che dopo mille proteste erano assieme sull'auto di servizio, gentilmente concessa da Mercedes, e si avviavano verso il Casinò.

Dopo aver praticamente sfilato davanti a un milione di fotografi con il padre, si erano addentrati in quel posto che sprizzava ricchezza da ogni parte. Bel posto di merda, aveva pensato subito la ragazza.
"Questa è mia figlia Heila" "Vi presento la mia assistente, nonchè mia figlia" diceva suo padre ad ogni persona che incontravano sulla loro strada. Lei, come un automa, allungava la mano e la stringeva al riccone di turno, cercando anche di far uscire un sorriso di circostanza. Anche se probabilmente avrebbe fatto prima a strapparsi il cuore che un sorriso vero.

Quando erano finalmente giunti alla loro meta (il tavolo Mercedes) e quindi alla fine della tortura, ecco che sente chiamare il nome di suo padre da dietro le spalle. Automaticamente si era voltata e aveva scontrato il suo sguardo con quello del principino. Doveva ammetterlo, era ammagliante. Gli occhi verdi del ragazzo erano magnetici e Heila non riusciva a staccarglieli di dosso.
Anche il monegasco non era rimasto indifferente alla bellezza di Heila e, anche lui come lei, faticava ad allontanare lo sguardo.
"Charles! Questa domenica giochi in casa eh, vedi di non darci troppo disturbo!" Aveva detto Toto, scherzando.
"Ci proverò Toto" aveva ribattuto l'altro, continuando però a guardare la ragazza.
"Oh Charles, lei è mia figlia Heila, l'avrai già vista qualche volta nel paddok"
"Ciao Heila, sono Charles ma penso tu sappia già chi sono no?" Rispose il ragazzo sfacciato, rivolgendosi direttamente a lei dopo averle stretto la mano.
Heila aveva subito cambiato idea su di lui, ammagliante un corno! Era come tutti gli altri, arrogante e sicuro di se. Fortunatamente erano stati interrotti dal presentatore dell'evento, che stava invitando tutti i partecipanti a prendere i loro posti. Toto aveva salutato Charles e si era avviato verso il tavolo, mentre la ragazza gli aveva lanciato un ultimo sguardo disprezzante prima di allontanarsi, sguardo che lui aveva ricambiato con un occhiolino strafottente.

La serata era passata noiosamente, ogni tanto scambiava qualche parola con Lewis giusto per non sembrare la solita asociale ma la sua mente era già nella sua stanza in pigiama davanti al pc.
Fortunatamente qualcuno iniziava già ad andarsene, segno che presto anche loro sarebbero tornati. Con la scusa dell'andare in bagno si era alzata per sgranchirsi le gambe e ne aveva approfittato per vedere il giardino del casinò. Una volta fuori però aveva notato con sommo dispiacere di non essere sola.
Il principino strafottente stava rientrando dopo aver chiuso una telefonata e nonostante Heila avesse provato a nascondersi, l'aveva notata subito.
"Cosa fai lupetta, ti nascondi?" Le aveva chiesto, giocando col il suo cognome
"Chiamami ancora così e la gara la vedi dall'ospedale" aveva ribattuto lei, tagliente.
"Come sei scontrosa Heila, dovresti scioglierti un pochino. Conosco un bel modo" rispose ammiccante
La ragazza rimase senza parole, ed erano poche le volte in cui succedeva. Non lo avrebbe mai ammesso, ma le attenzioni di Charles non le erano indifferenti.
"Fanculo" gli aveva risposto, scatenando la risata dell'altro.
"Ci vediamo nel paddok, lupetta" le rispose ancora, suscitando l'ira della ragazza, che però aveva preferito tacere.

Only One (night) Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon