Tu brandisci la tua accetta
ma il prio colpo viaggia a vuoto
'sì ch'io urlando a voce ferma
ti scalfisco in ostrogoto.
La tua arma chiami "accetta"
fai gran mostra di raddoppi
che risuonan dalla vetta
dei pensieri tuoi più grotti.
Ti costò troppa fatica,
al duello, dir: "rinuncio"??
Mia lodevole nemica
devo darti un triste annuncio:
Quella doppia consonante
non la posso digerire
Se l'accetta t'ho scheggiato
una "cii" deve sparire
Due son troppe ed una è poca
per descrivere il tuo smacco
quando la tua voce fioca
mi si affievolisce a lato
Con le "cciii" non ho legato
suonan troppo di superbo
Se l'acetta è sopra al prato
e tu a terra senza verbo
Ho buon senso di pensare
che non sia granché sbagliato
niente doppia tra vocali
per un colpo così acerbo.
Con "l'ecciii" amavi illudermi
del tuo stolto colpo bruto
che al cospetto mio, sai, parmi
quasi un colpo di starnuto.
O guerriera mia avversaria
sia sta sfida maledetta:
dei tuoi germi riempi l'aria
ed io ti porgo una salvietta.
Or l'acetta ha una "cii" sola
e serrato ho le tue labbra.
Senza proferir parola
sopra le tue stanche membra.
Nulla è più, ormai, come sembra.
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(Componimento Surreale / Non-Sense)
