#14

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Skipe time

T/n pov

Quando arrivai finalmente davanti al grande grattacielo utilizzai la telecinesi per balzare fino al enorme terrazzo che c’era al ultimo piano del edificio…

Per fortuna quel cretino aveva lasciato una finestra aperta…

Così non ebbi problemi ad entrare in casa sua.

Era tutto buoi e non riuscivo a vedere molto.

Appena entrai però, qualcuno mi prese alle spalle…

Puntandomi una piuma rossa al collo.

“Sono io, cretino…” dissi io, liberandomi dalla sua presa.

“T/n…che cosa ci fai qui?” mi disse lui.

“Prima di tutto vorrei chiederti come hai fatto a non notare che ero io…ho perso 10 anni di vita quando mi hai puntato quella cosa al collo…” dissi io, sedendomi sul grande divano del suo salotto.

Lui a quel punto accese le luci.

“Scusa tanto principessa…ma sai com’è, le mie piume avevano iniziato a vibrare, svegliandomi e avvertendomi che qualcosa non andasse e quando sei entrata ho agito di istinto…non è da tutti venirmi a fare visita alle tre di notte…” disse lui.

“Touche…” dissi io.

Poi il pennuto mi guardò meglio, notando il mio costume strappato su un braccio e le bende.

“Che hai fatto?” disse lui avvicinandosi a me e perdendomi il braccio.

“Non è nulla tranquillo…” dissi io, distogliendo lo sguardo.

Allora lui con uno scatto fulmineo, sciolse le bende, rivelando le mie ustioni…

“Non è niente eh? Chi cazzo è stato a farti questo T/n?” mi chiese lui.

Io non risposi.

“Non dirmi che è stato quel bastardo di Dabi…ma certo chi altro sarebbe capace di provocare ustioni simili…” disse lui.

“N-non è nulla Keigo…davvero…probabilmente ho sbagliato a venire da te a disturbarti per una semplice pomata…” dissi io, alzandomi dal divano.

Ma il ragazzo mi fermò immediatamente, riportandomi sul divano utilizzando una delle sue piume.

“Questo però è sleale…” dissi io, incrociando le braccia.

A lui scappò una risata.

“Non ti lascerò andare via con una ferita così grave…aspettami qui principessa…” disse lui, alzandosi dal divano e andando verso il bagno.

io annuì.

Dopo poco il ragazzo ritornò con in mano un tubetto di pomata per le ustioni, garze, cotone e il disinfettante.

Appena si mise di nuovo accanto a me, appoggiò tutto quello che aveva portato sul tavolino davanti al divano, prendendo il disinfettante e mettendone un po’ su un batufolo di cotone…

Iniziando a tamponarmi il braccio.

“Mmmmm…” feci io per il bruciore.

“Lo so…brucia…ma ora non muoverti, presto non sentirai più niente…” disse lui.

Io annuì, stringendo i denti.

Dopo che lui ebbe finito di disinfettare le ustioni ci spalmó sopra la pomata…

Anche quella pizzicava parecchio.

Dopo di che aveva avvolto il tutto con le garze e le aveva fissate con le mie bende.

It's you, right? {Hawks x Reader}Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum