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Akaashi era uscito di casa giocando con le chiavi, passandole da una mano all'altra, per attenuare l'ansia, fatto sta che erano passati venti minuti, e lui ci stava ancora giocando.

Casa sua non era troppo lontana dalla scuola, ma questa volta aveva preferito fare il giro lungo, aveva veramente bisogno di prendere aria e prepararsi mentalmente a socializzare.
Probabilmente Kenma era nella sua stessa situazione in quel momento, sorrise al pensiero del suo amico intento ad inseguire Kuroo in giro per casa, dopo aver saputo che aveva invitato tutte quelle persone.

Akaashi si chiese se lui e Bokuto sarebbero mai potuti essere così.

Mise le chiavi in tasca, oltrepassando il cancello della scuola, per dirigersi verso la palestra, dove era già radunato qualcuno.

Salutò ovviamente Kenma per primo, facendogli gli auguri, subito dopo Kuroo, che si trovava al suo fianco, come sempre.

Gli altri erano i ragazzi del terzo anno della Karasuno, stavano chiacchierando con Iwaizumi dell'Aoba Josai, mentre quest'ultimo teneva una mano sulla faccia del capitano della sua squadra, per impedirgli di parlare.

«Lui non è ancora arrivato» Kenma glielo aveva sussurrato alle spalle, Akaashi si voltò di scatto.

«Eh?»

«È da tre minuti buoni che non fai altro che guardarti intorno, chi altro staresti cercando se non lui?»

Akaashi poteva sentire le proprie guance scaldarsi «Non mi sto guardando intorno...» disse, guardando il cancello, in attesa che qualcuno lo oltrepassasse.

Kenma alzò gli occhi al cielo «Allora avrai forse voglia di non guardare casualmente da quella parte» disse con tono ironico, indicando l'altro lato della palestra, dove c'era un altro cancello che Akaashi non era abituato a notare, arrivando di solito dal lato opposto della strada.

Le foto di Bokuto erano belle, erano fatte bene, non c'erano filtri ma lui sembrava comunque perfetto.
Ma dal vivo era addirittura meglio, pensò Akaashi.

Stava quasi per girare i tacchi e tornarmene a casa di corsa, ma fu più veloce Bokuto, che gli si fermò esattamente davanti.

«Auguri Kenma!» il ragazzo sorrideva, diede una veloce stretta alle spalle di Kenma, che lo ringraziò, fece uno strano saluto con Kuroo, che durò almeno 40 secondi.

Infine il ragazzo si voltò nella direzione di Akaashi «Ciao» stava sorridendo, in modo più pacato però, rispetto a prima.

«Oh ma guarda, sono arrivati il piccoletto e gli altri primini del Karasuno, andiamo Kenma, su» Kuroo trascinò via Kenma, che però capendo lo seguì senza protestare; chiaramente avevano pensato che sarebbe stato meglio lasciarli soli.

«Ciao» la voce di Akaashi era bassa

Bokuto si limitò a sorridere, poi qualcuno urlò «CHI NON VUOLE RIMANERE IN PANCHINA FAREBBE MEGLIO A MUOVERE IL CULO ED ENTRARE IN PALESTRA»

Il sorriso di Bokuto si era allargato, mise un braccio sulle spalle del più basso, che arrossì leggermente, rimanendo spiazzato; seguirono poi gli altri all'interno della palestra.

Triplo aggiornamento per farmi perdonare dell'assenza 🤍

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