-Voglio stare da solo, Newt.
-Mi dispiace per quello che è successo.
-Non ti preoccupare. È colpa mia.
-Non ti devi sempre prendere la colpa.
-È colpa mia. Io ti ho baciato. Ora vorrei stare da solo.
-Non sei da solo. Ci sono Scott e Theo nascosti tra gli alberi.
-Come lo sai?
-Il loro odore. Loro lo sanno già, immagino.
Disse alzando lo sguardo verso gli alberi. Scott e Theo si fecero vedere.
-Cosa sei?
-Coyote mannaro. Tu lo sospettavi, vero Theo?
-Volevo averne la certezza.
Disse squadrandolo dall'alto verso il basso.
-Perché non me lo hai mai detto?
-Non me l'hai mai chiesto. Poi quando ci siamo conosciuti non lo ero ancora. Avrei voluto dirtelo, ma in un momento opportuno.
-Quando è successo?
-Quel giorno. Il giorno in cui... beh lo sai. Dopo l'incidente.
-Incidente?
-Si. Quello che è successo con mio padre.
Newt abbassò lo sguardo.
-Ti ho mentito. Non ho provato a suicidarmi. Mio padre mi ha rotto la gamba e il resto.
-Cosa?
-Se te lo avessi detto lo avresti ucciso.
-Ovvio che lo avrei fatto. Ti ho visto in ospedale quando... stavi praticamente morendo.
-A mio padre non va a genio...
-Ti ha quasi ucciso.
-Lo so meglio di te. Ma non potevo e non posso fare niente se non trasferirmi dall'altra parte del mondo e sperare che non si ricordi di avere un figlio gay da uccidere.
-Mandarlo in prigione?
-Ci va sempre. Poi esce, cerca di uccidermi e ritorna in prigione. Esce in teoria tra un anno.
Tutti restarono in silenzio a fissare il ragazzo. Una lacrima scese sulla guancia di Stiles. Newt lo notò e lo abbracciò.
-Lasciamoli da soli.
Disse Scott. Lui e Theo se ne andarono.
-Perché non me lo hai mai detto?
-Tu non mi hai mai detto il tuo vero nome.

English love affair (newtmas)Where stories live. Discover now