Capitolo 2

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Capitolo 2

Più gli anni passano più mi convinco di quanto l'importanza del mare sia inversamente proporzionale al tempo che hai passato lontano da quest'ultima.

Proprio così, chi non vede il mare da tutto l'anno lo riconosci subito: corre lungo tutta la spiaggia e alla fine si tuffa senza neanche chiedersi se avrà freddo o se nel mare troverà qualche fastidiosa medusa.

Io per fortuna ho il mare vicino casa, ma credetemi ogni giorno ha una bellezza diversa, proprio come in questo momento, che sono nel mio terrazzo con una tazza di tè e guardarlo.

Il mare, che sia estate o inverno, mattina o sera, all'alba o al tramonto o che ci siano gli scogli o una lunga distesa di sabbia, non smette mai di stupire chi lo guarda.

Il mare è un mix di tante sensazioni che può essere gioia, dolore, solitudine, speranza, ma la cosa più bella che riesce a fare, è farti vagare tra i pensieri, ti fa sentire leggera, ti regala un vortice di emozioni che ti stravolge l'anima e ci riesce solo lui, nemmeno un essere umano riesce a fare ciò che il mare fa in soli 5 minuti, per non parlare di ciò che succede quando arriva l'alba.

All'alba vedi uno spettacolo puro, quando guardando l'orizzonte ti accorgi della sua immensità e quindi non c'è cosa più bella di affacciarsi ad una finestra e guardare, guardare e non smettere di farlo mai, mentre una brezza leggera ti accarezza il viso.

Potremmo dire che il mare è un po' come l'uomo a volte nervoso, tormentato, altre volte calmo e sereno che deve combattere ogni giorno contro le avversità della vita, restando in piedi, stringendo i denti pur di superarle, e ad essere sincera mi rispecchia in tutto e per tutto anche se quasi sempre non lo faccio vedere, voglio solo fare vedere la parte allegra di me e mai quella piena di pensieri, problemi e alcune volte arrabbiata. Beh caro mare, che dici ci sfoghiamo a vicenda?

Una volta finito il tè, ritorno dentro casa e poso la tazza dentro il lavello della cucina, così da potermi andare a preparare per andare in aeroporto, per fortuna la doccia l'avevo fatta ieri sera , quindi vado direttamente a vestirmi e scelgo un semplice vestito di lana di colore marroncino , mi trucco giusto un po', proprio per non essere uno zombie, mi metto il mio profumo ai frutti di bosco e mi dirigo direttamente all'ingresso per mettere le Dr. Martens e prendere la borsa per uscire da casa.

Salgo in macchina, avvio il navigatore perché ovviamente mi dimentico sempre quale strada prendere per andare all'aeroporto, sicuramente starete chiedendo "ma come fa a non ricordarselo se vive a lì?" eh lo so non sono normale, vi sfiderei a trovare in me qualcosa di normale in realtà .

Prima di partire però non poteva mancare la musica, farsi 40 minuti in macchina senza le canzoni da cantare sarebbe stato peggio dell'attraversare l'inferno di Dante e in più con la compagnia di Virgilio e credetemi non sono esagerata, anzi mi sono anche limitata.

Inizio il mio tragitto con la canzone "on" dei Bts, dovete capire, ma penso che lo abbiate già fatto, che sono una fan sfegatata di questo gruppo kpop, ho quasi tutti i loro album, poster , pupazzi e chi più ne più ne metta, comunque sì non sembra che io abbia 23 anni.

Dopo all'incirca 40 minuti arrivo in aeroporto, non so perché ma mi piace come luogo, perché c'è sempre un via vai di gente, vedi gente di tutti i tipi: quella felice di viaggiare, quella annoiata perché viaggia sempre e magari preferisce starsene a casa e poi ci sono quelle che aspettano le persone che erano in viaggio perché sono talmente povere che non possono permettersi di farsi un viaggio decente, tipo me.

Entro nella zona "arrivi" dell'aeroporto e incontro Mimi e Lu

"ciao ragazze, è già atterrato il loro aereo?" dissi con una voce piena di ansia, per fortuna che loro conoscono l'italiano, pensate se avessi dovuto parlare in coreano, probabilmente non sarei riuscita nemmeno a dire  "annyeong" che è un semplice 'ciao'

Come un sogno - Jeon JungkookWhere stories live. Discover now