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"Salve sono l'androide RK800, il mio nome è connor, sono un androide della CyberLife. Sono stato mandato per affiancare il tenente Hank Anderson nei casi di devianti. Piacere di conoscerla"
Rimasi completamente scioccata. MA ERANO PAZZI?
"AFFIANCARE? IO TI AMMAZZO!"
Trattenni mio padre e lo portai nella sua stanza.
"Ora io esco e tu NON. TI. MUOVI.  E la tua pistola me la tengo io. E sai bene che succede se disobbidisci."
Chiusi la porta e tornai da Connor.
"Ciao Connor mio padre non sta bene possiamo parlare noi. Io faccio le veci di mio padre. Ma verresti con me in un posto?"
"Piacere Jade. Il tenete Anderson era ubriaco quindi è un ottimo consiglio lasciarlo riposare. E certamente, sarei contento di seguirti"
"Come facevi a?"
"Bhe ho analizzato i tuoi tratti e hai chiamato il tenete papà quindi mi è stato facile cercare nei database il tuo nome. Per l'alcool il tenete aveva le pupille dilatate aveva del liquore sul mento e sulla maglia. Aveva una leggera aritmia e gli sbalzi d'umore di un ubriaco. Per di più era completamente privo di equilibrio."
Scioccata aprii la bocca. Era davvero bravo.
"Wow"
Lui sorrise meccanicamente.
Preso un taxi ci dirigemmo alla stazione di polizia di Detroit.
Arrivati mi precipitai nell'ufficio di Flower con Connor alle calcagna.
"MA SEI SCEMO?" Cominciai a sbraitare
"Buongiorno anche a te Jade"
"GIORNO UN CAZZO. SEI PAZZO? LO SAI COME LA PENSA MIO PADRE SUGLI ANDTOIDI. TU NON PUOI AFFIANCARGLIENE UNO COME PARTNER CRISTO!"
"Non alzare la voce e secondo non e affar mio"
"LO UCCIDERÀ!"
"Io non ho intenzione di uccidere il tenete"
"Non tu Connor, parlavo di mio padre. NON PUOI. PER QUANTO VOI IDIOTI REPUTATE GLI ANDROIDI MACCHINE SONO VIVI E NON PERMETTERÒ A MIO PADRE DI UCCIDERE CONNOR SOLO PER LA SUA SODDISFAZIONE!"
"Se lo farà andar bene Caso. Chiuso"
"Aghhhh" me ne andai sbattendo la porta seguita da un confuso cucciolo robotico. Mi buttai sulla scrivania di mio padre e mi presi i capelli con le mani tirandoli forte.
"Livello di stress 80%. Cosati rende nervosa?"
"... ehh mio padre odia gli androidi e non capisce che non siete solo macchine ma essere viventi consenzienti e intelligenti. Ti distuggerebbe per un odio non giustificato. Ciò che è successo non era colpa di un androide ma di un umano. Ma mio padre si è convinto del contrario. Non voglio che ti faccia male Connor"
"Capisco. Un evento traumatico lo ha portato all'avversione per gli androidi. Ma io sono una macchian e non privo ne sentimenti ne dolore. In più se venissi distrutto verrei sostituito mentre la mia memoria verrebe inserita nel nuovo RK800"
"Connor anche se sei una macchina non significa che tu abbia meno diritto di noi sulla vita"
"Ma io non sono vivo"
"Aah. Ci rinucio. Ci metteri troppo a fartelo capire. Te lo spiegherò al momento opportuno."
Il suo sguardo da cucciolo smarrito e incompreso me fece sorridere. La sua ingenuità e purezza. Ma soprattutto il suo modo nel rapportasi col mondo e le emozioni era completamente dolce. Era come un bambino che doveva imparare. In quel momento mi opadre entrò e mi venne un infarto. Ok Flower era morto.
Mio padre mi lanciò una occhiataccia e a Connor uno sguardo omicida. Entrò dentro l'ufficio del capitano e sbraitò per circa un quarto d'ora. Quando uscì era più infuriato di prima.
"TU. STA. LONTANO. DA. ME
E tu signorina non parlarmi"
Detto questo se ne andò probabilmente a bere in qualche bar.
Rientrai da Flower
"Capitano? Connor dove starà?"
"Che vuoi dire?"
"Si insomma dove vivrà!"
"E io che ne so! È una macchina starà in ufficio"
Il mio sguardo gelido e omicida lo congelò sul posto
"Starà da me! Tu di a mio padre che è un ordine così non farà storie."
Lui annuì e tornai da Connor
"Ehy Con su vieni. Andiamo a casa"
Con uno sguardo accigliato
"Con? Casa?"
"Certo. Con è il tuo soprannome e casa intendo che d'ora in avanti vivrai in casa nostra. Dai vieni"
Tornammo a casa e preparai la cena. Quella di papà in frigo come al solito e quella mia e di Connor
"So che potete mangiare anche se non lo fate spesso perché non ne avete bisogno ma per oggi farai uno strappo alla regola per dirmi com'è"
Fece cenno con la testa e elencò ogni ingrediente che assaporava. Mi venne da sbuffare. Era divertente vederlo impegnato nonostante non avesse capito nulla. Ci sedemmo sul divano a guardare la tv. Poi proposi di andare a dormire.
"Ehy Con. So che voi potete 'dormire' quindi siccome il divano è parecchio scomodo vieni di là con me"
"Per me va bene anche il divano"
"Non fare storie e seguimi"
Fece cenno si e mi preparai per la notte. Gli diedi una delle mie felpe extra large che adoravo e dei pantaloni della tuta che gli fecero da leggins. Era a-do-ra-bi-le. Detto questo presi posto nel letto e lo stesso fece lui. Prima di dormire chiusi la porta a chiave. Non sia mai che mio padre lo venga a sapere così. Dopodiché mi addormentai e Connor andò in stand-by. Mio padre tornò alle 3 e si mise a dormire. Domani sarà una luuunga giornata

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⏰ Last updated: Mar 09, 2021 ⏰

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Detroit: Become Human~Forse più umano di quel che pensiWhere stories live. Discover now