Umano o Angelo

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Mi svegliai  il giorno dopo verso le 7 di mattina.
Oggi dovevo andare  da un personale dei servizi per imparare quello che  dovevo sapere sul mio fidato.
Ero nervosa  sarei dovuta  uscire fuori dal mio dormitorio e come la sera prima sapevo che mi sarei trovata gli occhi di tutti  addosso.
E poi c'era la questione di Jim .
Arrossí per quel pensiero.
Non finiva mai di sorprendermi.
Mi alzai dal letto e presi la divisa che usavamo quando dovevamo andare a studiare e comprendere il nostro compito da Angeli Custodi.
Era semplice un lungo vestito bianco con ricami blu .
I ricami cambiavano a seconda la classe frequentata.
Andai in bagno mi lavai.
Uscì cercando di non essere notata troppo ma fu quasi impossibile, perche Annie mi piombo addosso urlando il mio nome.
E come mi aveva detto il capo ero l'unica ragazza dove il suo fidato era i maschio, quindi ero diventa "famosa" a mia insaputa.
< Axel. Ieri ti ho cercata perché mi avevi detto che mi avresti raggiunta in mensa.
Sono venuta a cercarti in camera tua ma non rispondevi.
Dimmi Axel cosa ti ha detto il Capo?.>
Non volevo parlare di tutto quello che mi era stato detto  quindi andai dritta al punto senza essere troppo lunga.
Mi fermai ,mi girai per guardarla dritto ai quei bellissimi occhi neri.
E con il tono della voce dura e senza rimpianto gli parlai.
< Mi ha proibito di innamorarmi. E se non ti dispiace non voglio toccare questo argomento. Adesso sbrighiamoci che abbiamo da fare.>
E per il lungo traggitto   non si sentí volare una mosca ma io sapevo nel mio proffondo di aver ferito i sentimenti  di Annie.
Eravamo molto amiche e tra di noi non c'era mai stato  nessun segreto.
Fui interrotta da questo pensiero quando un personale dei Servizi mi chiamò.
< Signorina Axel, il Capo mi ha ordinato che lei frequenti corsi diversi da quello dei vostri compagni.
Quindi se non le dispiace seguirmi.>
Frequentare cori si diversi?
Lo seguii poi mi ricordai di Annie < Annie lo so che ti ho ferito cerchero' di rimediare oggi pomeriggio .
Vediamoci al parco dietro la scuola ti spieghero' tutto.
Ti vogliono bene .>
Sorrise e  la mia coscienza fu pulita.
Mi voltai e suguí l'uomo che  mi stava aspettando .
< sai le cose che il Capo dice forse le devi tenere per te sono cose private.>
< Lo so ma non sopporto di vedere i miei amici soffrire.>
<  sento che oggi la tua amica non verrà da sola al parco .
Verrà anche Jim.>
Il cuore mi si fermo per un istante.
L'uomo mi guardò
< cosa ti dice che dicendo la verità non ferirai i suoi sentimenti>
< Come fai a sapere cosa prova.>
Si chinò per guardarmi dritto negli occhi.
< si vede da un miglio che quel angelo e pazzo di te.>
Feci un sorriso.
< Non posso permettermi di innamorarmi.
Non adesso almeno.>
< Ed e per questo che sono qui per insegnarti a respingere le emozioni>.
Giungemmo  in una sala piuttosto grande.
Era fatta tutta di vetro con una scrivania bianca al centro.
Il personale dei servizi mi disse che dovevo prendere posto dietro la scrivania.
< senta posso sapere il vostro nome. Non mi va di chiamarla sempre Personale dei Servizi, lo ritengo  troppo lungo.>
I suoi occhi spruzzavano un no so  che di  pazzia .
< Axel.
Correggimi se sbaglio.
Tu non sei un angelo che segue molto le regole giusto?>.
Gli sorrisi per darle conferma delle sue parole.
< Mi puoi chiamare....>
Sentivo che si stava inventando un nome.
< Jo >
< OK! Mi piace Jo.
Senti Jo che cosa imparerò in questa classe. >
< Il Capo mi ha dato ordini di insegnarti a mettere un  fermo alle tue emozioni almeno quando stai in servizio con il tuo Fidato>
Come??
Pensavo che noi vivessimo di emozioni.
< E' assurdo, noi angeli siamo fatti di emozioni  non possiamo spegnerle.
Diventiamo distaccati dalle persone.>
Ero arrabbiata mi ero promessa che anche se sono una fuorilegge ( così mi chiamava Annie )
Non sarei mai diventata distaccata dalle persone che mi stavano vicino.
< Senti Axel io sono d'accordo   con te.
Ma innamorarci degli essere umani non ci permetterebbe di svolgere il nostro compito.
Io l'ho dovuto imparare a mie spese credimi>
Lo guardai mentre una lacrima mi scendeva giu'.
< e come l'hai imparato?>
Mi asciugò la lacrima che poco prima mi aveva bagnato la mia guancia.
< è una storia che non preferisco raccontare. Mi tiene agrappatto ancora al mio passato.
Ma se mi prometti di non raccontarla  nessuno  potrei parlartene.>
Mi sedetti composta sulla sedia.
< lo prometto >
Mi  si avvicino e iniziò a raccontare.
< tempo dietro quando io ero ancora un giovane angelo.
Scelsi  di essere un angelo Custode.
Quando venne il giorno dello smistamento ero emozionato perché il mio lavoro mi piaceva.
E solo immaginare che avrei potuto mettere in pratica tutto quello che mi era stati insegnato mi ecitava.>
Mi guardò dritto negli occhi erano tristi .
< ma quando raggiunsi  il dispositivo affiancò allo schermo mi  successe lo stesso fatto tuo.
Mi comparve una giovane ragazza dai capelli cioccolato e nei suoi occhi potevo vedere le  galassie.
Mi innamorai solo della sua immagine.
Il Capo mi aveva detto  di stare attento perché  non potevo provare emozioni per un essere mortale.
Ma fu impossibile.
Più la guardavo piu mi sentivo attratta   da  lei .
Presi forma umana e iniziai a uscire con lei violando le regole della nostra comunità.
Non riuscivo a stare un solo momento lontana  da lei.
Era la mia linfa il mio respiro era la corda che mi teneva legata in quel bellissimo sogno.
Il Capo mi tolse le ali e la mia immortalità per non  aver rispettato le regole >
Aveva iniziato a piangere.
Delle grosse lacrime gli rigavamo gli zigomi.
Mi faceva tenerezza.
< un  giorno andò a fare dei corsi privati a Londra per diventare scienziata spaziale.
Ma l'aereo in cui viaggiava era guasto e lei non tornò mai più da me.
Stavo iniziando a diventare un angelo caduto ma il Capo mi  aiuto a recuperare alcune emozioni positive che erano rimaste in  me. E mi diede la possibilità di ricominciare di nuovo.>
Si asciugo le lacrime si alzò e mi voltò le spalle.
< quel giorno mi disse delle parole che non dimenticherò mai>
< cosa ti disse?>
< Mi disse  di essere sempre come il mare che infrangendosi contro gli scogli trova sempre la forza di riprovarci>
< e tu lo hai fatto?>
Mi sorrise.
< si e lo faccio tutt'ora. Axel promettimi che non proverai affetto verso quel essere umano.
Perché alla fine ti sentirai sempre incompleta.>
Chi lo ha detto che mi sarei innamorata per forza.
< te lo prometto Jo.>
< OK allora le tue lezioni private sono finite.>
Uscimmo fuori dalla classe.
Prima di andar via lo abbracciai.
< Ricorda la tua promessa Axel.
Non ti ho voluto insegnare a spegnere le emozione perché sono le uniche cose che ci rendono vivi.>
< lo so Jo.. Lo so>
< Bene allora ci si vede. E non scordarti di Jim.>
Arrossí.
< già Jim>
E dopo questo ognuno andò per la propria strada

Nelle Tue Ali Where stories live. Discover now