Capitolo 14.

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"Madre,posso finire il pranzo in camera?" Mia madre mi guardo alzando un sopracciglio,voleva sapere il perché e io dovevo inventarlo,ora. "Ho molto da studiare,oggi verrà il prof e mi interrogherà,madre." Il suo sguardo si addolcì "Certo,tutto per lo studio,figlia." Mi alzai con il vassoio in mano e un sorriso a trentadue denti e mi incamminai,per quella che doveva essere la mia stanza,ma la sorpassai,andando verso lo stanzino. In realtà Harry dormiva nello stanzino da due giorni,nessuno sapeva niente tranne Nina e suo marito,il giardiniere,che mi aiutarono.Quando entrai una chioma riccioluta mi dava le spalle,mentre giocava con delle palline di carta. "Ti ho portato qualcosa da mangiare,Harry." Lui si girò,sorridendomi,e posai il vassoio vicino a lui,per poi sedermi affianco. "Grazie mille,tu hai mangiato,vero?" Mi chiese e mi stampo un bacio sulla bocca,per poi assaggiare un po' del cibo vicino a lui. "Stai tranquillo,tu invece,sei riuscito a dormire?" Chiesi poggiando la mia testa sulla sua spalla "Sinceramente no,senza te al mio fianco,non riesco a dormire." Rispose e alzai lo sguardo su di lui,annuendo e avvicinandomi,per poi lasciarli un bacio sulla guancia. "Prima o poi passerà." Dissi sospirando,quasi cacciando il tutto come un peso,un grande macigno. "Ti sposerò,ti aspetterò sull'altare e tu verrai verso di me,con quel magnifico sorriso e un vestito bianco e poi ti bacerò. Ti porterò in braccio,stile sposa,verso la nostra nuova casa,con tanto di orto vicino,e vivremo felici e contenti,insieme ai nostri figli,due gemelli,un maschio e una femmina." A sentire quelle parole,il mio cuore si riempi di gioia,era tutto così magnificamente bellissimo. Immaginavo Harry in smoking mentre mi sorrideva,oppure mentre giocava con i nostri figli,tenendoli in braccio. "Amore,cosa pensi?" Harry mi fece tornare alla realtà,sorridendoli,poggiai le mie labbra sulle sue,cominciandolo a baciare. Tolsi la sua camicia,baciandoli ogni centimetro della pelle. Mi bacio il collo,facendomi torcere a tutti quei brividi. "Se fosse per me,ti sposerei anche ora." E con questo mi tolse il vestito.

Mentre attraversavo il corridoio,con un sorriso stampato in faccia,pensai a quanto amassi Harry,era un pensiero fisso e forse anche l'unico. "Come mai così felice,Cara?" Alzai lo sguardo e il mio professore,un uomo dai capelli grigi con i suoi occhiali rotondi,mi guardava aspettando una mia risposta. "Buonasera professore,sono felice di incontrarla." Dissi e avanzai verso di lui,per poi proseguire verso la grossa libreria. Tossì e mi girai verso di lui,mentre picchiettava la scarpa sul parquet e le mani incrociate davanti. "Cara,ti conosco da quando eri piccola e so quando mi nascondi qualcosa,tipo quando non facevi i compiti assegnati." Risi,non erano i compiti,e nemmeno le verifiche dimenticate " I compiti? No,non centrano." Risposi e mi sedetti sulla sedia,poggiando i miei libri sul tavolo rotondo di fronte a me,come fece anche lui. "Cosa nascondi allora,Cara? " Quest'uomo lo conoscevo da quando ero piccolissima,mi conosceva bene e per ogni problema,lui c'era. Era un uomo colto,di classe e senza pregiudizi,insegnava ai bambini nella campagne,un uomo d'oro. Forse dirli tutto,era una buona idea. "Devo dirli una cosa,ma prometta di non dire niente a nessuno." Lui annui,mettendosi comodo sulla sedia,per sentire meglio. "Nello stanzino nascondo un ragazzo ebreo,non ché il mio fidanzato e si spera futuro marito." Dissi tutto d'un fiato,come quando si toglie un spina dal piede,veloce e indolore,ma qua era qualcosa di più grande di una spina. Il professore rimase a bocca aperta,guardandosi intorno per poi avvicinarsi a me "Lo sai che Carnevale deve ancora arrivare,devo farti una lezione sulle maschere o cosa?" Alla sua risposta risi,era un uomo anche divertente,ma tornai subito seria. "È tutto vero,io amo quel ragazzo e farei di tutto per lui." Lui annui e cominciammo a parlare,a discutere,di tutti questo,di tutta questa strana avventura che stavo vivendo. Un'ora era passata,quando il professore si alzo,con i suoi libri sotto braccio,non avevamo fatto nessuna lezione? "La nostra lezione? Oggi doveva studiare il corpo uma-" "anche questa è stata una lezione,Cara." Annui e lo accompagnai all'uscita,ma prima di andarsene si girò verso di me "Stai combattendo una battaglia più forte di te."

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