Capitolo 6

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Odio il sole! Soprattutto la domenica mattina quando dimentico di abbassare le tapparelle. Scendo dal letto con un po' di mal di testa e un sacco di mala voglia, pronta per affrontare la splendida domenica che mi attenderà, soprattutto quando mio fratello scoprirà cosa è successo con Ryan, o peggio, quando scoprirà che sono tornata a casa da sola. Decido di attuare il mio piano preferito: l'evitamento. So già che prima o poi scoppierò ma lo preferisco piuttosto che affrontare ora questa situazione. Sono una persona abbastanza coraggiosa ma quando si parla delle mie emozioni o dell'ambito scolastico vado in crisi nera e non capisco più niente. Tutti i miei traumi psicologici e tutto quello che ne è uscito creano un discorso troppo lungo e inutile. Ma possiamo riassumerlo in: mi sento sempre inadeguata e inutile, penso che nessuno mi meriti, non faccio mai nulla di giusto e mi faccio schifo. Da ciò ne derivano attacchi di panico (che sono poco carini) e depressione (altrettanto poco simpatica), ma ognuno ha quello che si merita. Bisogna solo capire che si è fatto: io non l'ho ancora capito, magari se lo sapessi potrei redimermi o rimediare, oppure è solo una scusa per non so che cosa a cui non voglio pensare e continuerò a non farlo.

Passai la giornata a studiare accompagnata dalla poca voglia di farlo, finché non mi arrivò un messaggio. Era di Ryan e non so come mai, probabilmente istinto, avevo capito che era arrabbiato solo leggendo la notifica. "Dobbiamo parlare". Neanche ho bisogno di dirlo perché si sapeva già che l'avrei ignorato, anche perché avevo capito che voleva parlare della festa e forse anche del momento prima della festa. Io però non ne avevo voglia e volevo stargli alla larga il più possibile visto che comunque non sapevo come spiegare l'accaduto. Lui non aveva nessun diritto di reagire così. Mi aveva detto che mi vedeva come una sorella, e questo l'avevo capito anche perché probabilmente pure mio fratello avrebbe reagito così alla vista di me e David. E poi alla festa... il ballo e il bacio. Durante quel pensiero mi portai automaticamente l'indice della mano alle labbra e ne tracciai i contorni. Subito dopo le tolsi. Probabilmente mi avrà scambiata per un'altra ragazza, anche se non so come visto che le altre ragazze sono molto più belle di me. Ignoro il telefono e ritorno a studiare visto che tra un'oretta arriverà Vicky, che aveva assistito a tutta la scena. Aveva detto che non voleva parlarne via messaggio quindi probabilmente arriverà qui come una furia come una giornalista che fiuta uno scandalo da prima pagina per una rivista gossip e con il suo taccuino è pronta a prendere appunti e a scrivere tutto.

Inutile dire che quello che ho detto si è avverato. Sentii mio fratello aprire la porta, un tornado salire le scale, spalancare la porta e urlare "RACCONTA TUTTO, ORA!!!!". Non c'era molto da raccontare ma le rispiegai tutto lo stesso e lei iniziò a fantasticare inventando teorie assurde come: lo ha rapito un alieno, è diventato un non vedente per dieci minuti oppure che gli piaccio. Continuammo a scherzare per tutta la sera e se devo essere sincera la cosa mi ha aiutata molto visto che così non pensavo a tutto quello che mi circondava. Ed eccomi di nuovo qua, ad evitare tutti i miei problemi. Faccio finta di non pensarci visto che questo mi porterà ad esplodere, ma ormai ci ho fatto l'abitudine ed ora che realizzo è molto brutto da dire ma me ne farò una ragione. Alla fine Vicky è tornata a casa e io mi sono catapultata nel letto evitando sia i messaggi di Ryan sia quelli dei miei amici preoccupati del fatto che fossi andata via dalla festa da sola.

𝓜𝓮𝓻𝓪𝓿𝓲𝓰𝓵𝓲𝓸𝓼𝓪𝓶𝓮𝓷𝓽𝓮 𝓶𝓮 Where stories live. Discover now