Jacob

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Resto immobile fissando il punto dove lei non c'è più.

Respiro a pieni polmoni, cercando di calmare il mio cuore.

Dannazione.

Perché era stato così semplice ignorarla per sette anni e adesso era così maledettamente difficile?

« Sei stato troppo duro con lei » la voce di Seth mi arriva da dietro di me.

Mi mordicchio il labbro inferiore terribilmente irritato.

Mi volto a guardarlo con tutta la rabbia di cui sono capace « Non immischiarti »

Seth scuote la testa avvicinandosi « Non la conosci nemmeno, Jake »

Scrollo le spalle mettendomi in cammino « Non devo »

Seth si piazza davanti « Se solo le dessi un'occasione, Jake, ti accorgeresti di quanto fantastica... »

La furia mi acceca e per un attimo smetto di respirare, le mani mi tremano e la mia pelle freme per trasformarsi.

« Perché non la prendi tu, se è così fantastica? » sputo arrabbiato, il mio corpo intorpidito da sensazioni contrastanti.

« Lo farei se potessi » afferma Seth, le mie mani scattano prima che possa fermarle, lo agguanto per la gola spingendolo contro il muro.

Una nuova emozione si impossessa di me, non voglio darle un nome, non voglio che prenda il controllo su di me.

Ma non riesco a fermarmi, non riesco a controllare le mie mani.

Un ringhio fuoriesce dalla mia gola infuocata.

« Se potessi lo farei » mette in chiaro Seth, spingendomi a premere ancora di più contro la sua gola « Ma non ho avuto ancora il mio maledetto Imprinting. Non posso farle quello che Sam ha fatto a Leah »

La rabbia di Leah, i suoi pensieri, la sua sofferenza riflessi su un paio di occhi cioccolato e i capelli ramati...

Ringhio di nuovo, al pensiero di lei che si strugge per Seth. C'è una possibilità, quindi?

Non mi interessa.

Lascio andare Seth che ancora non si muove.

« Dovresti conoscerla, Jake » insiste Seth.

« E a te che cosa importa? » chiedo sarcastico, allargando le braccia.

Seth mi scruta serio « Le voglio bene, Jacob. Molto »

Quel suo modo di mettere in chiaro le cose mi infastidisce più di quanto ammetterei persino sotto tortura.

« Passo » dico lasciandolo lì, incamminandomi nella fitta foresta.

« Dove vai adesso? » mi grida Seth, quando sono già lontano.

Alzo una mano in un gesto infastidito.

Sento la necessità impellente di cambiare aria, le mani mi prudono per le emozioni che non riesco a tenere a bada.

Decido che è arrivato il momento di vedere il mio vecchio e sono piuttosto stufo di tutti questi colpi di scena.

Scosto i rami della foresta piuttosto annoiato, cerco di svuotare la mente e restare concentrato su me stesso.

Il mio gene preme per uscire allo scoperto, mi inganna inducendomi in pensieri che ho soffocato per sette anni.

Non mi interessa, mi ripeto con più convinzione.

Sono passati sette anni e i Cullen non hanno ancora cambiato aria, dovrà essere imminente, dovrà succedere da un momento all'altro. E, quando succederà, sarò pronto.

Red MoonWhere stories live. Discover now