Pensi troppo.

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"Credi davvero di potertene andare così dopo una cosa del genere?" sputò Derek.
Stiles smise di sorridere; era davvero arrabbiato, per dire così. Che una semplice dichiarazione potesse scatenare la rabbia del mannaro?
"Ne vuoi discutere? So che sembra assurdo. Non dirlo a me, ne sono rimasto scioccato quando Lydia me l'ha fatto cap-" "Aspetta, frena un momento. Lydia? Cosa c'entra adesso lei? È tutto uno scherzo, non è vero?" Derek ringhiò, stringendo la presa sulla felpa del ragazzo, che cercò di scappare dalla presa ferrea dell'altro.
"Ti assicuro che non è uno scherzo! Certo, scherzo su tante cose, ma questa non è una di quelle. Senti, non so bene cosa io provi per te," Derek strinse ancora di più la presa. "Ma so di certo che non mi sei indifferente. So bene quanto sia difficile. So che molto probabilmente -ne sono certo- mi ucciderai. Spero che tu non sia omofobo. So che tutto cambierà; tipo le riunioni. Se prima non mi davi mai ragione, ora mi darai contro a prescindere. Ma mi sembrava stupido tenere tutto dentro. Facciamo così: fai finta che io non sia mai stato qui; entrambi felici. Io mi sono levato un peso dallo stomaco, e tu...beh, non so."
Stiles riprese fiato, e si accorse che lo sguardo del maggiore era cambiato.
Ecco che si trasforma e mi sbrana, pensò.
Socchiuse gli occhi, preparandosi ad una sfuriata degna di Derek Hale.
Ma quando sentì le soffici labbra di Derek poggiarsi delicatamente sulle sue, spalancò la bocca e gli occhi. Il mannaro gli alzò il mento con la mano libera, mentre con l'altra teneva ancora Stiles fermo contro il muro; forse più per paura che scappasse dopo il bacio, che per altro. Idiota.
Non si muovevano.
Le labbra erano attaccate, respiravano l'uno nella bocca dell'altro; ma non si baciavano. Si stavano parlando.
Si stavano dicendo tutte le cose che nemmeno mille cartelloni potevano dire, solamente con uno sfiorarsi di labbra.
E gli occhi: gesù, se gli occhi potessero parlare non tacerebbero più. Marrone nel verde, verde nel marrone.
Ma anche con la buona volontà, Stiles non poteva aspettare oltre: dopo aver avuto il via libera da Derek, poteva fare finalmente ciò per cui era venuto. Allontanò leggermente il suo viso da quello di Derek, per poi fiondarsi immediatamente sulle labbra del maggiore, attirandolo a sé per il colletto del maglione.
Stiles strinse forte gli occhi, perché non poteva crederci: quante persone vengono ricambiate dalla persona che amano? Davvero poche; aggiungiamo il fatto che il soggetto in questione è Stiles, e che l'altro è Derek: beh, le probabilità diminuirebbero ancora più drasticamente.
Derek strinse a sé il tonico corpo di Stiles, mentre quest'ultimo stringeva le braccia intorno al suo collo. Si stavano amando, e Stiles era disposto a rivivere tutte le volte in cui stava per morire, solo per assaporare ancora quel momento.
Derek sorrideva nel bacio, e Stiles ancora non ci credeva. Davvero, a quale entità divina aveva fatto pietà per ricevere tutto questo?
Dal canto suo, Derek era estasiato dalle emozioni che provava. Non si era mai sentito così bene nemmeno con Kate, o perfino con Page; era come se, dopo aver ammirato una bicicletta stupenda in vetrina, finalmente ci stesse sfrecciando su.
Ed era stato così: aveva sempre guardato Stiles con ammirazione per la sua personalità, il suo intelletto, ma anche per la sua straordinaria bellezza. Non credeva di essere omosessuale, ma non è che gli importasse più di tanto; sua mamma gli aveva sempre detto che non c'era differenza di sessi quando si trattava di amore.
"Pensi troppo ragazzino, sento i tuoi pensieri da qui" sussurrò staccandosi dal ragazzo per prendere fiato.
Stiles sorrise come un'ebete, ancora intontito da tutto ciò. Si era aspettato un grandissimo rifiuto fatto di ringhi, spintoni e sguardi schifati; non sapeva bene il perché, ma sentiva che Derek l'avrebbe rifiutato a priori. Idiota.
"Non è un reato pensare!" Mormorò il ragazzino sorridendo con le labbra gonfie. "Lo è se lo fai mentre mi baci" e detto questo, prese Stiles in braccio portandolo dentro, e riprese a baciarlo.
E lì si amarono davvero.
Stiles aveva già preso il regalo di Natale per Derek; ovviamente. Gli aveva preso un libro molto vecchio, trovato alla bancarella dell'usato. Una prima edizione, e Stiles sapeva quanto l'altro amasse questo genere di cose. Ma, a dirla tutta, Derek non aveva comprato nulla.
Il suo regalo fu l'amore incondizionato che mise nel baciarlo, nel toccarlo, nel fare l'amore con lui il più delicatamente possibile.
L'amore incondizionato per il resto della sua vita.
E Stiles non poteva chiedere di meglio.

"Non potremmo tornare, ora? Credo che abbiano finito di accoppiarsi come conigli, no?" Sbuffò Peter, stiracchiandosi i muscoli.
Scott si girò a guardarlo, con un grosso cipiglio. "Sei davvero così sicuro che Derek non gli spezzerà il cuore rifiutandolo? Stiamo parlando di tuo nipote. E a vederlo non si direbbe un romanticone" borbottò, mentre sentiva il sangue ribollirgli nelle vene.
Non capiva nemmeno lui questo odio per Derek; insomma, Derek! Non lo odiava davvero, era solo la paura di dover guardare Stiles soffrire senza poter fare niente a farlo parlare.
"Ehi, se c'è una cosa su cui noi Hale non scherziamo è l'amore. Devi sapere che una volta, il padre di Derek ricevette le avance della capo branco che confinava con il suo, di branco. Il padre di Derek non l'amava, ovviamente. Era cotto di mia sorella. Ma non volendo far soffrire l'altra donna, finse di amarla per tre mesi. La trattò come una vera regina, e mia sorella lo sapeva, ma era felice di avere come marito un'uomo così buono. Ma a rimanerci scottato fu proprio lui: la donna si sentì oppressa da tutto quell'amore, e lo lasciò dopo l'ennesimo regalo" raccontò Peter, come se si trattasse di una favola antica ma sempre bellissima.
"E la morale sarebbe che se anche accettasse l'amore di Stiles, lo farebbe solo per pietà?" "La morale è che Derek è un romanticone davvero molto timido; ama Stiles davvero tanto -sussurra il suo nome la notte, e non credo che quei sogni siano davvero tanto casti- e non gli farebbe mai del male. Noi Hale abbiamo sangue pieno di amore, imbecille. E il padre di Derek non era da meno. Quindi smettila di farti paranoie assurde, mio giovane amico, e andiamo a vedere cosa combinano quei due" a così ammiccando, Peter si alzò pulendosi il pantalone dall'erba. Scott sospirò, arrendendosi all'evidente: Derek non avrebbe mai ferito Stiles.
Scott si fidava di lui, era solo paranoia la sua. Voleva il meglio per il suo migliore amico, e a quanto pareva Derek era il meglio per Stiles.
Il giovane licantropo sorrise, all'idea del mal di testa che si sarebbe trovato Derek se non avrebbe baciato immediatamente Stiles.

E così, dopo tante avventure sovrannaturali, una vicenda del tutto umana: l'amore corrisposto.

Fa schifo.
L'idea non era questa, sia chiaro; volevo concludere in bellezza con un capitolo fantastico, di quelli che madonnasantacristogesù, solo che mi sono persa e ci ho messo due settimane per decidermi. Chiedo scusa, davvero, ma ero indecisa se pubblicarlo o no.
Beh, ne approfitto per dirvi che ho una larry in corso! Vorrei finirla prima di pubblicarla, così non vi farei aspettare così tanto lol.
Beh, se vi interessa, la prossima settimana vorrei iniziare a pubblicarla!
Vorrei ringraziarvi tutte, siete un'amore!💁

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