Diversi

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Parole, quelle che pronunci nella mia mente,

camuffate da sussurri diabolici,

dove la tua lingua vibra come quella dei serpenti.

Ho fatto un sogno di morte, tu eri presente

mi guardavi sprofondare e sorridevi.

I tremori sono qualcosa a cui sono abituato

come il vuoto che lasci quando ti congedi.

Più ti guardo e più mi chiedo chi sono,

più mi guardo e più capisco chi sei.

Ora nello specchio non vedo più me stesso

ma solo te, poggiato sulla mia schiena.

Delle corna mi ingabbiano,

o forse sono le tue braccia.

Non siamo poi così diversi, io e te.

DIVERSIWhere stories live. Discover now