angel number、jeonghao

pronto? hyung?

« pronto? hyung? »
« ciao hao, ti disturbo? »
« no, no, assolutamente » controllò l'orario « tu stai tornando a casa, vero? »
« sì, e quindi ho pensato di chiamarti »
« ho capito »
la voce cambiò tono, insieme allo spuntare di un sorriso. non era stata una giornata emozionante per minghao: dopo le lezioni all'accademia era rientrato per il pranzo, senza avere né occasione né motivo di uscire di nuovo. considerando infine che jun, hansol e seokmin erano spariti dalla circolazione, sì, si sentiva molto triste e solo quel pomeriggio.

...ma poi jeonghan lo aveva chiamato.

« come stanno i tuoi amici? » proseguí.
« sono passati stamattina e ho servito loro la colazione. visto che ha un esame a breve, jisoo si è barricato in casa, e cheol ci ha messo ore per convincerlo a staccare... aspetta che devo attraversare la strada... ok, sono vivo. comunque, tu che stai facendo?»
« continuavo kakegurui »
« davvero? com'è? » glielo aveva consigliato lui.
« sono già al decimo della prima stagione e l'ho iniziato ieri, vedi un po' te »
« sapevo che ti sarebbe piaciuto! e so anche che hai una crush per mary »
« mi conosci... »
se l'espressione di minghao fin'ora era rimasta appiattita in :| , adesso era un :) .

🐇

appena terminato il turno pomeridiano, anche quel venerdí jeonghan si affrettò ad uscire il prima possibile.
non che avesse voglia di farsi il viaggio di ritorno a piedi, ci mancherebbe, con tutti quei semafori... non gli piacevano i semafori, perché le persone in macchina ti fissavano e ti davano la precedenza e ti sentivi in colpa per averle fatte fermare e se poi erano di fretta? e [...]

in effetti, in condizioni normali avrebbe certamente odiato quell'arco della giornata; ma la possibilità di avere minghao a fargli compagnia rendeva tutto il resto sopportabile, privo di importanza.
quindi lo chiamava molto spesso, non solo dopo il lavoro, ma anche prima, o durante, se la frequenza della clientela glielo permetteva.

la cosa divertente? jeonghan non era decisamente tipo da chiamate. sentire squillare il proprio cellulare gli provocava una certa agitazione, anche se ne ignorava il motivo; di conseguenza, non avrebbe mai telefonato a qualcuno volentieri, se non per estrema necessità.

ma con minghao era diverso.
come sempre.