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Gaia's POV

Appena scesa dal podio e rilasciate le solite dichiarazioni, in un angolo del paddock mi godo lo spettacolo della Marea Rossa e penso di non aver mai visto niente di tanto bello in tutta la mia vita, a parte la persona che mi sta a fianco giorno e notte nonostante tutti i miei difetti, le mie imperfezioni. Monza è Monza, è emozione pura, è tutto il sangue, il sudore e le lacrime che ho versato per arrivare fino a qui, fino a poter respirare a pieni polmoni e realizzare che ce l'ho fatta, nonostante l'essere arrivata seconda. E quale occasione migliore per giocare il mio jolly, quello che sarà capace di coronare due sogni in una volta sola.

Raggiungo Charles nella postazione per le interviste e la giornalista che sta gli sta ponendo diverse domande mi ferma e mi chiede di avvicinarmi. Oggi il destino sembra essere dalla mia parte.

«Ragazzi» ci punta il microfono, «Dopo questa strepitosa doppietta come festeggerete?»

È in quell'esatto istante che mi volto per incontrare le sue iridi profonde che mi sorridono, entusiaste e imbarazzate. Mi mettono a mio agio, mi calmano e allora prendo un respiro profondo.

«Non saprei.» rispondo, ma pronta a proseguire, «Che dici principino, ci sposiamo?»

Pronuncio quelle parole con una calma tale che non me ne capacito, mentre dentro mi scoppia il cuore nel petto e non vorrei aspettare un istante di più per buttargli le braccia al collo e baciarlo, per sempre.

Ed ecco che le gemme verdi che dal primo giorno sono scolpite nel mio cuore sembrano poter rotolare sull'asfalto per quanto sono fuori dalle orbite.

La giornalista rimane senza parole, con la bocca semi-aperta ed il microfono alzato per captare meglio ogni parola e riportarla su chissà quale programma televisivo o giornale sportivo.

Sotto lo sguardo incredulo di tutti quelli che ci sono attorno e che si sono radunati a semicerchio curiosi, mi metto in ginocchio con un sorriso a trentadue denti stampato in viso.

In lontananza scorgo il sorriso scintillante di Daniel e i pollici in sù di Lando che mi incitano a cominciare. Dall'altro lato, Isa, Cate, Vic, Minttu e Carmen sono già in lacrime. Ed io non riesco a smettere di ridere, anche se ho le budella attorcigliare, lo stomaco in subbuglio e temo di poter svenire da un momento all'altro.

Vedo Kimi dietro Minttu che si finge indifferente ma ha gli occhi di ghiaccio lucidi per la commozione. Vedo George, Lewis, Max, Carlos e tutti gli altri piloti che ci guardano fieri, come se tutto ciò che abbiamo adesso io e Charles sia anche un po' loro.

Io, Charles e la nostra grande famiglia. Era esattamente così che lo avevo immaginato.

«Premetto che non ho l'anello perché con l'ansia che ho l'ho scordato in albergo.»

Si alza una risata generale e anche a Charles scappa un sorriso carico di emozione.

«Sono giorni che provo a prepararmi un discorso decente ma sai quanto sono logorroica e nella maggior parte dei casi la scena che mi ero immaginata finiva con me e te che litigavamo per il gusto della torta nuziale. Perciò dirò quello che mi viene da dire, se c'è anche qualche insulto non ti offendere.»

Il suo sorriso si allarga in una risata piena, vedo già i suoi occhi che si velano di una patina lucida, rendendo il loro verde ancora più brillante sotto ai raggi solari.

«Sapevamo entrambi che prima o poi questo momento sarebbe arrivato, e dato che le opzioni erano costringere te che sei un eterno indeciso a farmi la proposta o farla io, e dato che probabilmente tra un mese ci troveremo un asteroide nel letto a costo di dividerci ho deciso di sbrigarmi.»

Respiro profondamente, tiro indietro una ciocca di capelli e mi sforzo di non incepparmi, di non finire le parole con la bocca secca per l'ansia.

Mi guarda, assorto. Tenta di tranquillizzarmi senza dire una parola, anche se so benissimo che è più nervoso di me.

Mi prende la mano ed io mi sento a casa. Basta che mi sfiori perché le mie gambe a contatto con l'asfalto smettano di tremare.

«Ti piacciono le cose plateali, dici sempre che le persone più importanti a dover sapere del nostro amore siamo noi, ma ti piace gridarlo al mondo, perciò quale migliore occasione?»

Nonostante la folla che si accalca intorno a noi, per me è come se fossimo soli. Avvolti dal buio, illuminati solo dalle mie frasi sconnesse e il suo sorriso. Dal nostro amore scarabocchiato, che forse per qualcuno non ha un senso reale, ma che per noi è come un'opera d'arte.

«Va bene, taglio un po' perché ti sto rovinando la reputazione, lo so.»

Scoppia a ridere portandosi due dita sugli occhi per asciugarsi le lacrime pronte a scorrere sul suo viso.

«Probabilmente questa è la proposta di matrimonio più disastrosa, improvvisata e anticonvenzionale di sempre. Ho avuto una settimana per organizzare tutto, e come hai potuto vedere, al posto di farlo ho dormito. Proprio perché noi, da sempre, siamo fatti così. Non eravamo programmati, siamo un caso, qualcosa che è nato come uno sbaglio ma che ha reso la mia vita tanto bella che non ne hai idea.»

Ed io voglio viverla questa vita solo se ci sei tu al mio fianco, a rendermi migliore, a farmi ridere, a farmi urlare dalla rabbia, e farmi sfogare quando ne ho bisogno. Voglio viverla solo se questa vita è fatta di noi. Perché lo sai come sono fatta, o tutto o niente, ed è arrivato il momento di prendermi il tutto, insieme a te, ora o mai più.

«Tu, Charles Leclerc, non hai mai desiderato cambiarmi, mi hai migliorata, mi hai aiutata a crescere, mi hai rimesso in piedi tante volte quando mi fingevo forte e invece stavo crollando dentro. Mi hai preso la mano e mi hai accompagnato lungo la grande scalata del nostro amore, di cui ancora siamo solo a metà. Siamo scivolati tante volte lungo quegli scalini, ma tu sei sempre tornato a prendermi nonostante io rifiutassi la tua mano.»

Le lacrime vengono giù come fiumi, dai miei e dai suoi occhi, non sentiamo più il bisogno di trattenerle, di fermarle, perché l'amore, quello vero, non ha limitazioni, e la rugiada che scorre sulle nostre guance non è altro che questo, amore puro.

«Ci hanno buttati giù tante volte ed io cadevo sempre un po' più in basso, ma a costo di alzarmi e tornare da te ci siamo sempre rincontrati sullo stesso scalino. E oggi posso dirti che sono stanca di star ferma ed aspettare di cadere, posso dirti che io voglio continuare a salire all'infinito, voglio raggiungere il punto più alto con te, questa volta per tutta la vita.»

Si inginocchia anche lui di fronte a me raggiungendo la mia altezza. Il tempo si ferma, il cuore batte alla velocità di 745 cavalli e non manca più niente, è tutto perfetto nella sua disastrosa imperfezione. Perché non serve avere tutto sotto controllo per andare incontro alla vita, basta prenderla di petto, di cuore, di pancia, e se non lo avessi fatto fin dall'inizio adesso non sarei di fronte a questo ragazzo meraviglioso.

«Vuoi salire per tutta la vita con me?»

Neppure mi lascia finire che si avventa sulle mie labbra e fra un bacio e l'altro mugula numerosi «Sì».

Sì. Un sì che dura tutta la vita e che riempie la mia esistenza fino a farla esplodere, come fuochi d'artificio, in uno spettacolo mai visto.

//Spazio Autrice//

Scusatemi per l'attesa esagerata ma questo capitolo è veramente importante per me e ho voluto aspettare di essere ben ispirata per scriverlo. Spero che lo abbiate apprezzato nonostante sia corto e anche scritto un po' getto perché per me è stato davvero fondamentale. Ha segnato la storia di Gaia e Charles, che ho sentito di poter vivere attraverso le parole seppure sia solo un'invenzione. Spero di avervi dato le stesse sensazioni.
Buona lettura❤️

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