GET RID OF HIM

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Harry Styles, nella vita, vaneggiava sull'idea del totale rispetto degli altri e per gli altri. Di persone, animali, piante, insetti... a suo dire, qualsiasi cosa respirasse, doveva avere la stessa considerazione equa con la quale veniva trattato un neonato.

Delicatamente e con riverenza.

Questa sua idea veniva applicata sempre, certo, con le sue dovute eccezioni – ad esempio, per Louis – fottuto – Tomlinson.

Perchè se vi è la certezza che un atomo sia indivisibile ed indistruttibile lo è tanto quanto Louis Tomlinson non fosse una persona. Nè un animale – appunto per il rispetto di non paragonarli ad un essere simile. Un mostro, forse? No, anche lì sarebbe una totale mancanza di tatto.

Louis era Louis. E Louis stava mandando fuori di testa Harry.

Era passata, con una meticolosa tempistica che sfiorava la perfezione, circa una settimana e tre giorni da quando Harry aveva cominciato a cercare una nuova casa – perchè, basta. Ne aveva abbastanza. Louis Tomlinson non funzionava come coinquilino.

Non funzionava in nessun modo, a dire il vero.

Ne aveva abbastanza di Louis, lui che per asciugarsi i capelli staccava la presa per portarsela in camera e abbandonarla lì per giorni e giorni e giorni... Harry, di prese d'attacco, ne comprava quasi una a settimana. Solo per poi vedere Louis uscire dalla sua stanza, ed esclamare: "Oh! Harry, non era questa che cercavi?"

"Sì, Louis! Grazie tante, ora chi mi ridà i miei cinque dollari e settantacinque? La commessa di Walmart?!"

E Louis, "Come sei tragico! Però, puoi provare! Sfodera quel bel sorriso che hai! Magari funziona" dopo di che alzava gli occhi al cielo e semplicemente se ne andava.

Ne aveva abbastanza di Louis che, stando sveglio fino alle quattro di notte, si alzava alle tre del pomeriggio e non faceva altro che mangiare cereali insipidi senza latte (lo stesso che poi si ostinava a farglielo comprare). Così Harry lo comprava e il latte scadeva in frigo.

"Ma cazzo, mettine un po' almeno! Giuro che è l'ultima volta che ti do ascolto Louis, non ne posso più delle tue sciocchezze da hipster!"

"E' il mio pranzo Harry, non posso metterci il latte! A quel punto sarebbe colazione, e io non posso fare colazione alle 3 del pomeriggio! Domani mi sveglierò prima e cucinerò qualcosa con il fottuto latte" e sbuffava, "Ora smettila di fare i capricci, sei noioso"

Ovviamente non aveva mai cucinato un accidente di niente. Allora sapete cosa? Harry aveva smesso di fare la spesa. Basta, aveva chiuso. Perchè comprare da mangiare se tanto lavorava in un ristorante? Mangiava lì, fine del discorso.

E sapete qual è la cosa peggiore di avere come amico il migliore amico del tuo coinquilino? Louis, che durante le sue pause, si faceva sfamare da Zayn.

Louis arrivava, salutava tutti sfoderando bacini, saluti e "Oh, Harry! Ho pensato di farti compagnia per il pranzo... a casa non c'è più nulla, che ne dici di far un po' di spesa domani?"

Harry non aveva mai odiato così tanto il suo posto di lavoro da quando venne monopolizzato dal "fantastico, divertente, carismatico e belloccio Louis Tomlinson!"

Beh, era ovvio che i suoi colleghi non avessero affatto gusto in ragazzi.

Poi, quelle parole così elogiative risuonavano come blasfeme alle orecchie di Harry che, di Louis, aveva conosciuto ogni lato e sfaccettatura in due anni di convivenza.

Ad ogni modo non vi era alcunché di fantastico in Louis quando alle due di notte si decideva e organizzava una stramaledetta festa in casa senza nessun tipo di assenso da parte del suo coinquilino. Nulla di fantastico. Soprattutto dopo che veniva svegliato con "Do I wanna know?" degli Arctic Mokeys pompato a pieno volume dalla tv. La stanza di Harry era adiacente alla sala. Tanto per dire, ecco.

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⏰ Last updated: Feb 19, 2021 ⏰

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Get rid of him (larry os)Where stories live. Discover now