Quando finalmente le due ore di lezione finirono, il biondo salutò il proprio istruttore e prese la macchina per arrivare alla stazione, ma parcheggiò vicino ad un vicolo non essendoci posti liberi.
Una volta parcheggiato, uscì dalla macchina sentendo dei passi dietro di se, si girò non vedendo nessuno.
Scrollò le spalle, probabilmente era stato un gatto. Mise le mani in tasca e raggiunse l'entrata della stazione.

"Ehi Lix!" Lo salutò euforico Jeongin.
"Hai trovato qualcosa?" Gli chiese il biondo togliendosi la giacca.
Jeongin gli passò dei fogli con il viso zoomato del tizio incappucciato.
"Non ha precedenti penali, per lo meno non in Corea e quindi non è registrato in nessun database"
Felix annuì.
"Chiamo Zayn per avere il permesso di cercare sui database non della polizia" avvertì il biondo entrando nell'ufficio che precedentemente era di Jisung e che ora era diventato il suo.

Da quando Minho aveva ucciso Chan, Zayn era diventato il nuovo capitano della centrale di Seul e Felix conoscendolo già ne fu molto felice, solo che quando il ragazzo gli chiese come stava il cagnolino, Felix si ritrovò nel panico non avendo una risposta a quella domanda.

"Ehi Felix! Chiami per il caso dei bambini?" Chiese il maggiore al telefono.
Il biondo annuì rumorosamente "abbiamo il suo volto, ma non ci sono informazioni su di lui, volevo un permesso per controllare altri database oltre i nostri e di attaccare la sua faccia di cazzo ovunque e passarla per i telegiornali in modo che possa essere preso il più velocemente possibile"
"Certo" rispose l'altro "dammi una quindicina di minuti per avvertire i giornalisti, tu intanto mandami via email la sua foto"
"Fai fare anche un annuncio per le madri, di non lasciare i figli soli in questo periodo"

I due attaccarono e il biondo tornò dagli altri.
"Innie, manda a Zayn quella foto più i resoconti che abbiamo finora" il rosso annuì e Felix iniziò a firmare e timbrare tutti i documenti che gli toccavano quel giorno, capiva perché Jisung la odiasse tanto come pratica, era veramente inutile, eppure andava fatta con precisione e accuratezza ogni giorno.

Una volta finito chiese a Changbin se aveva stampato tutte le foto dei luoghi delle sparizioni, il fotografo le prese e Gliele passò.
Felix le analizzò una ad una, tutti i posti erano abbastanza vicini alla zona abitata ed era impossibile che se i bambini avessero urlato non li avesse sentiti nessuno, questo gli faceva pensare ancora di più al fatto che probabilmente li adocchiava qualche tempo prima, attirandoli verso di se con qualche scusa fino a quando quei poveri bambini si fidavano e lo seguivano chissà dove.

Creò i diversi fascicoli con le foto dei bambini, con tutte le informazioni che avevano fino a quel momento e l'immagine sgranata dall'uomo incappucciato.
"Lisa e Changbin andate nei luoghi in cui sono scomparsi questi bambini" gli fece vedere le foto "in questi luoghi dovrebbero esserci altre telecamere che potrebbero aiutarci ad identificare quel bastardo meglio"
Felix fremeva dalla voglia di andare con loro, ma sapeva di non poterlo fare.
Era il capo e doveva sistemare tutto il necessario.
I due annuirono e uscirono dalla porta.

Dopo una mezz'ora passata con la testa tra i fascicoli e tra i fogli da timbrare, il secondo telefono di Felix, quello per sentire Jisung, suonò.
Felix sorrise euforico "Innie! Innie vieni!" Chiamò il ragazzo dietro al computer, il quale si avvicinò subito sorridendo e saltellando.
La videochiamata si aprì e la prima cosa che videro furono le guanciotte paffute di Jisung che provava a sistemare l'apparecchio elettronico senza farlo cadere, facendo ridere i due, che sentirono anche  la risata di Minho in sottofondo.
"Ma cosa ridi tu?" Lo rimproverò Jisung sedendosi poi vicino a lui incrociando le braccia offeso.
"Sei adorabile" gli pizzicò una guancia suo marito.
"Potete flirtare in un altro momento?" Lì rimproverò Jeongin.
"Ehi piccoletto!" Lo salutò Minho senza togliere la mano che pizzicava il viso di Jisung.
"Che schifo, Lix secondo te quanto deve passare dopo il matrimonio per smettere di flirtare così potentemente?" Chiese il rosso.
"Bha ti dirò, non se sono sicuro" ridacchiò il biondo.
"Ehi ragazzi!" Salutò Jisung.
"Ehi capo!" Rispose Felix felice.
"Non la smetterai mai di chiamarmi così vero?" Rise il maggiore.
"No mai"
"Che ore sono da voi?" Chiese Jeongin.
"È tardi, ma pensavamo che a quest'ora probabilmente foste più liberi" Spiegò Jisung.
"Ci manchi capo... a e ovviamente anche tu Minho ci manchi un pochiiino" rise il biondo.
"Grazie biondino" si gonfiò il petto facendo ridere tutti "il fotografo e la mora?" Chiese.
"Sono andati ad indagare" spiegò Felix.
"Ancora il caso dei bambini?" Chiese Jisung
Felix annuì serio, poi provò a cambiare discorso "voi come ve la state passando?"
"Oh Lix!" Sorrise Jisung prendendo la mano di Minho e giocando con la sua fede "Ieri la madre di Min mi ha portato nel vigneto che coltiva da quando è qui e mi ha fatto fare un giro in cavallo, non ci ero mai salito prima è stato bellissimo. Questo posto è splendido, ma mi mancate molto anche voi, se foste qui con noi sarebbe tutto perfetto"
Felix fece un sorriso un po' malinconico, avere il suo migliore amico a novemila chilometri di distanza lo rattristiva molto.
"Anche a me piacerebbe essere lì"
"Magari un giorno quando le acque si saranno calmate potrete venire a trovarci" disse speranzoso.
"Lo spero tanto" disse sinceramente il biondo.

||Defenceless 2|| HyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora