Capitolo 8

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Eravamo entrati nella foresta dei giganti... ed era veramente tetra. Mi guardavo intorno piena di timore, metteva ansia. Mi strinsi nelle spalle, e Eren mi affiancò con il suo destriero; sorrise 

<Hey, stai bene?> Chiese. Scrollai le spalle

<Ehm.. abbastanza. Questa foresta mi mette i brividi> Ridacchiò 

<Wow, anche la ragazza prodigio del nostro corpo cadetti ha paura! Questa me la segno heheh> Alzai gli occhi al cielo e strinsi tra i pugni le briglie del mio cavallo. Non c'era da scherzarci su!! Eravamo nella foresta dei giganti, il posto meno sicuro di tutto il mondo!! Levi sbuffò 

<(y/n) ha ragione, Jaeger. Non c'è da scherzare su un posto del genere> E ci superò a entrambi. Mi girai verso di lui e tirai fuori la lingua. Con lui usciva fuori il mio lato infantile, con lui avevo sempre voglia di scherzare e attirare la sua attenzione. Amavo sentire il suo sguardo su di me, mi faceva sentire al sicuro da ogni male esterno. Rispose con un'altra linguaccia e mi superò, facendo prendere velocità al suo cavallo. E mentre galoppavamo un tonfo scosse la foresta. Un gigante con forma femminile correva dietro di noi, i capelli biondi si muovevano leggiadri a ritmo del suo passo svelto. Cosa diavolo voleva da noi?! Corse verso di me e provò a calpestarmi, ma la schivai per un pelo. Eren si girò verso di me 

<(Y/N) CORRI!!> Gridò. Cosa diavolo stava succedendo?? Spronai il mio cavallo, che nitrì prendendo velocità. Un soldato provò a tagliarle la nuca, ma lei lo fermò e prendendolo per i cavi lo fece girare nella mano con una velocità impressionante, poi lo lanciò via. Era intelligente, sapeva come neutralizzare gli attacchi con l'AMT! Affiancai Levi 

<Sa come neutralizzare i nostri attacchi, è intelligente!> Esclamai. Non mi guardò continuando a galoppare; e proprio in quel momento la gigantessa provò a prendere Eren, buttandosi in avanti. Ma lui era pronto, e spronò il cavallo. Levi si girò verso di me 

<Dobbiamo proteggere Eren, a costo della vita> Disse rivolto soprattutto alla sua squadra. Il castano ci guardò a tutti con occhi sgranati 

<Voglio combattere anche io!!> Il corvino invece lo zittì con un cenno del capo 

<No Eren, tu rimani con (y/n)> Disse. Mi affiancai a lui e gli dissi di seguirmi. Ma lui si girò di nuovo verso la squadra di Levi 

<Vi prego ditemi che verrete con noi!> Esclamò. Petra sorrise 

<Che non ti fidi di noi, Eren? Vai!> Tirai le redini del suo cavallo, incitandolo a andare più veloce. I soldati ci sfrecciarono davanti con la grazia delle farfalle, e mentre gridavano contro la gigantessa un mare di sangue imbrattò il terreno e gli alberi. Girandomi trovai Oruo steso a terra, tutto accartocciato... Petra morta contro un albero e tutti gli altri erano scomparsi. Appena Eren vite la rossa gridò di rabbia, e si trasformò in gigante. Diavolo!! Gridò pieno di rabbia, e saltò addosso alla nemica. Le tirò un violento pugno, che però non le fece niente. Anzi, a lui saltò addirittura la mano. Avevamo un piano per catturarla, era stato ideato da Erwin. Saltai dal cavallo, sfrecciando tra gli alberi. Levi mi chiamò 

<(y/n), seguimi!!> Gridò. Insieme ci avventammo sulla gigantessa, che si era liberata da Eren e si stava proteggendo la nuca con le mani temprate. Aveva l'abilità di indurire le parti del corpo a sua scelta, ed era abile nel combattimento corpo a corpo. Eren la attaccò di nuovo, di nuovo e di nuovo finché... lei strappò la sua nuca, e ingoiò il castano tutto intero. Gridai il suo nome 

<EREN!!> Mi fiondai sulla nemica, e proprio nel momento in cui stavo per colpirla, Mikasa sfrecciò davanti a me, tagliando le mascelle del gigante. Il castano uscì fuori, ricoperto di bava densa che lo immergeva completamente, come il bozzolo di una farfalla. Lo tirai via in fretta, e lo strinsi a me per non farlo scivolare dalle mie mani. Lo legai al mio cavallo e lo spronai. Il piano era quello: condurre la gigantessa verso la trappola di Erwin. Ci intercettò e prese a correre verso di noi. E in quell'istante scoppiò un boato. Lei era stata catturata, fili metallici le trapassavano tuto il corpo, e continuava a tenersi la nuca con le mani. Eren si svegliò, sputando tutta quella bava. Mi guardò e successivamente guardò la nemica, che spalancò la bocca e gridò. Una miriade di giganti correva verso di noi, e alcuni erano già lì e la stavano mangiando. Voleva farsi divorare viva! Levi ci sfrecciò davanti e ne uccise uno 

<DIFENDIAMOLA!> E saltai anche io. Diedi un veloce sguardo a Eren, che stava accasciato sul cavallo. Ne uccisi diversi anche io, il sangue che imbrattava gli alberi. La gigantessa urlò ancora, e fu impossibile uccidere tutti i giganti che si erano accalcati su di lei. Saltai sul cavallo e tutti scappammo via di lì, tornando nelle mura. Il ragazzo dietro di me aveva uno sguardo perso, triste. Presi la sua mano e la strinsi tra la mia 

<Eren..> Fu lui a lasciare la mia mano. Guardava il terreno quasi con rabbia; sospirai, era comprensibile d'altronde. Pensava di non essere d'aiuto. Erano morti tutti i compagni della squadra di Levi, e lui ci teneva. Nel silenzio parlai 

<Non è colpa tua> Dissi. Strinse i pugni

<Invece si, (y/n). Direi che è tutta colpa mia. Tutta la squadra di Levi è morta solo per colpa mia! Non ho saputo difendermi, come al solito...> Mi girai verso di lui 

<Ma cosa dici?! Non darti colpe che non hai, per favore. Quel gigante è davvero pericoloso, ed è riuscito a uccidere persone di grande forza. Hanno solo provato.... a salvarti. Ti prego non buttarti giù così...> Mormorai. Hanji ci affiancò

<(y/n) ha ragione, Eren. Stai tranquillo... lo stiamo facendo per il bene dell'umanità. Ti assicuro che la loro morte non è stata vana> Disse. Il ragazzo portò le braccia intorno ai miei fianchi e portò la fronte sulla mia schiena. Piccolo lui! Rientrammo nelle mura, e beh... eravamo visibilmente provati dall'accaduto. Notai Levi, che stava parlando con un uomo. Scesi dal cavallo e mi avvicinai a lui

<La mia bambina la ammira molto sa? Mi dica, quando tornerà?> Persino il capitano era in difficoltà... quello era il padre di Petra. Si strinse nelle spalle 

<Sua... sua figlia non farà più ritorno, mi dispiace> Mormorò. L'uomo perse ogni parola, lo fissava con occhi privi di vita. Proprio un duro colpo... posai una mano sul braccio del corvino 

<Si è battuta con valore, signore... la sua morte non è stata vana> Delle lacrime rigarono il viso del padre, che ci sorrise nonostante i singhiozzi 

<B-bene, s-sono contento... c-che mia figlia s-sia morta con o-onore...> Il mio cuore palpitava forte nel petto, era una scena orribile da vedere. Levi doveva dirlo ogni giorno alle famiglie dei caduti, e non sapevo dove trovava la forza. Lui si girò verso di me e posò lo sguardo sul mio 

<Andiamo, (y/n)... arrivederci, signore...> Mi portò via di lì. Mi strinsi nelle spalle 

<Capitano... lei deve dirlo ogni volta alle famiglie dei caduti... dev'essere dura... m-mi dispiace per tutte quelle volte che le ho mancato di rispetto, n-non potevo sapere che peso avesse lei sulle spalle, e io...> Posò una mano sulla mia testa, facendomi zittire 

<Ho perso tante persone care, non posso permettermi di perdere anche voi cadetti che siete l'unica speranza per l'umanità> Affermò. Mi scappò un singhiozzo, e lui andò via lasciandomi sola in quel mare di sconforto che si era creato. Tornai dagli altri del corpo, e Eren era sceso dal cavallo. Osservava il pavimento con sguardo assente, e non era bello per niente vederli tutti così demoralizzati. Eravamo partiti con ottime intenzioni, e eravamo tornati dimezzati e sconcertati dalle innumerevoli perdite. 

🌬Vita e Morte💀 ~Eren Jeager~Where stories live. Discover now