cadute

8.5K 158 5
                                    

Novembre potrebbe diventare il mese più bello della mia vita, dipende da come andranno i casting di amici.
Il solo pensiero di fallire, mi logora dentro.
So di avere del potenziale, ma ho paura che non sia abbastanza.

*qualche ora dopo*

Manca sempre meno e l'ansia mi sta letteralmente mangiando.
In questi momenti mi viene anche da ridere, proprio perché non riesco a controllare le mie emozioni.
Però mi impongo di non farlo, non voglio dare subito l'impressione di essere quella strana.
Voglio essere accettata e apprezzata in questo ipotetico gruppo, al costo di nascondere questa parte di me.

Poco dopo ci fanno entrare nella sala relax, facendomi così capire che non posso arrendermi e che non ho la minima intenzione di tornare a casa.
Con il passare dei minuti si formano tanti piccoli gruppetti di persone agitate che iniziano a conversare tra di loro, giusto per sostenersi a vicenda e darsi la carica giusta.
Incredibilmente mi sblocco praticamente subito ed inizio a parlare con due ragazze, che da quello che mi hanno detto sono ballerine, proprio come me.
Si chiamano Rosa e Martina, e non si sa come sia possibile, ma in pochissimo tempo iniziamo a parlare come se ci conoscessimo da una vita.
Sono due ragazze molto semplici, con le quali viene facile parlare, e in questo caso anche ridere.
Forse spero troppo nelle persone, ma grazie ai loro occhi ho capito che non mi avrebbero giudicata per il mio modo di essere.
Ovviamente durante la nostra chiacchierata ci siamo distratte spesso, più che altro per il continuo andare e tornare di persone.
C'è anche da dire che con il passare dei minuti si sono aggiunte persone alla nostra conversazione.
Non so perché ma mi sembrano tutti così veri e spontanei, che mi sento già a casa. Ad un certo punto mi sento spostare di lato, cosa che mi fa girare subito di scatto.
Mossa altamente sbagliata Giulia.
Mi inizio a maledire interiormente nel momento in cui non solo finisco addosso alla persona che mi ha spostata, ma per di più gli scoppio a ridere in faccia per l'imbarazzo.
Durante i primi momenti, vista la mia risata, che tra l'altro viene accompagnata da quella delle persone con cui stavo parlando, non mi rendo neanche conto di chi io abbia davanti, finché non mi imbatto in due occhi azzurri come il cielo.
Vengo investita dall'imbarazzo più totale difronte a quegli occhi così puri, così limpidi.
Ma come ho fatto a non accorgermi di essere per terra? Si può essere così imbranate?

Il ragazzo dagli occhi magnetici mi guarda con sufficienza, probabilmente pensando che io sia una stupida o addirittura una pazza invasata.
Ma chi glielo può dire che la colpa in questo caso è solo sua? Alla fine è stato lui a spostarmi, no (?)

Una volta ripresa da questo mio blocco, mi rendo conto che il gruppetto di persone con cui stavo parlando, sta ancora ridendo e che il ragazzo sconosciuto mi sta porgendo la mano per alzarmi.
Afferro la mano senza pensarci e mi rendo conto che probabilmente si aspetta delle scuse da parte mia.
Però mi ripeto mentalmente che la colpa è sua.

Dopo interminabili secondi capisce che non mi scuserò, allora dopo aver sollevato gli occhi al cielo se ne va, senza proferire parola.

Come prima cosa mi viene da pensare che quel ragazzo sia assurdo, però allo stesso tempo mi rendo conto di non aver mai visto occhi più belli.

Dopo questa figuraccia torno insieme agli altri, e Leonardo inizia a prendermi in giro in modo amichevole, anche solo per alleggerire il mio imbarazzo.

*angolo autrice*
ed ecco il secondo capitolo.
Penso che oggi ne posterò altri due, giusto per mettere le basi delle storia.
Spero che vi sia piaciuto, fatemi sapere 💓🥥

penso cheDove le storie prendono vita. Scoprilo ora