-16-

344 22 7
                                        

Nel paradiso dal clima mite, Katsuki era piacevolmente preso dal differente calore che il suo corpo emanava: dal bacino in su i raggi del sole di mezzogiorno lo scaldavano, mentre dalle ginocchia ai piedi Pura acqua gelida di fiume bagnava la sua pelle. Il fruscio udito qualche secondo dopo, accompagnato dal cinguettio degli uccelli, fece sì che l'attenzione si posasse sul ragazzo alle sue spalle, senza però che il biondo si voltasse.
- Sei arrivato tardi. - constatò.
- Scusami, ho avuto un po'di problemi a dormire. -
- hm, anch'io. -
A quanto pareva, ciò che si diceva sui sogni - che si sognasse di cose capitate o vissute di recente - era vero. Katsuki era sorpreso che sua madre non fosse ancora comparsa in quel sogno a gridargli contro.
- che stavi facendo? -
- niente, prendevo il sole - rispose il biondo.
Izuku si accucciò accanto al ragazzo e si tolse le scarpe. Tirò su i pantaloni così da poter immergere le caviglie in acqua e si sedette assieme a Katsuki.
- come stai? - chiese poi al biondo.
- bene. -
- davvero? -
- si perché? -
- mi sembri arrabbiato... -
Finalmente Bakugo degnò di uno sguardo il più piccolo.
- no, stavo solo pensando. - disse
- oh - Izuku si avvicinò a lui, aiutandosi con le mani a spostarsi sull'erba. - a che cosa? -
Il biondo ebbe un attimo di esitazione.
Inspirò profondamente, si passò una mano tra i capelli... E per calmarsi ulteriormente poggiò delicatamente la nuca sulla spalla della persona più importante per lui, che ora si trovava proprio lì accanto.
- penso che sei così reale -
- hm? - Izuku non capiva.
- niente, lascia stare. -
- anche tu sei così reale - o forse non voleva capire.
Katsuki sospirò.
- Izuku... -
- sì? -
- che succederebbe se rimanessi qui con te? -
Il verde fu sorpreso di udire tali parole.
- Beh, giocheremmo, ci baceremmo, staremmo insieme felici... -
- come immaginavo. - disse Katsuki. - sembra così bello. Mi tenta. Vorrei rimanere qui con te per sempre. -
Nessun suono se non quello del ruscello e degli uccellini venne udito per qualche minuto. Non che i ragazzi se ne accorsero: ognuno dei due era completamente immerso nei propri pensieri:
"Anche io" si diceva Deku, "non mi dispiacerebbe rimanere, anzi sarebbe stupendo."
Mentre Izuku ipotizzava la cosa per la prima volta, Katsuki stava dedicandosi profondamente all'argomento.
Il biondo aveva già avuto dei pensieri al riguardo. Quel paradiso... Cosa sarebbe successo se fosse rimasto lì davvero? Che senso aveva crescere in un mondo che non gli apparteneva ora che qui, nella sua immaginazione aveva tutto? Se solo fosse stato possibile non svegliarsi più, l'avrebbe fatto.
Si decise. Il suo desiderio era restare lì, con Izuku, per sempre. Non gli importava cosa sarebbe successo all'esterno: finché lui era tra le braccia del ragazzo amato tutto andava bene. E poi, si ricordò: doveva ancora dirgli la cosa che riteneva più importante. Come aveva potuto quel ragazzino perdonarlo e perfino amarlo dopo tutto ciò che gli aveva fatto? 
Era un sogno; ecco come aveva potuto. Era tutto frutto dell'immaginazione di Katsuki. Ma egli, nonostante fosse consapevole della falsità della situazione in cui si trovava, si sentiva in dovere di chiedere scusa. Questa, per lui, era la cosa più importante.
- Anche io - si fece strada la voce tremante di Izuku, dopo minuti silenziosi.
- Hm? -
- Anche io... Vorrei rimanere per sempre con te. -
Katsuki, per la prima volta da quando ricordava, sentì le proprie guance andare completamente a fuoco. Sarebbe stata una chance per nascondere il suo rossore fra il petto di Izuku ma no, lui decise stupidamente di rovinare il momento alzandosi e cambiando argomento per la troppa vergogna.
- A-andiamo a mangiare qualcosa? -
Disse porgendo la mano ad Izuku.
Il verde si alzò a sua volta, senza però afferrare la mano del biondo. Lo guardò invece intensamente, nonostante il più grande avesse lo sguardo altrove, nascondeva il viso dietro la spalla.
- alla fine non sei tanto diverso dal vero - pronunciò Izuku, forse un po' deluso.
- eh? -
- niente. -
Gli passò avanti.
- sì, andiamo a mangiare. -
- che succede Izuku, non capisco. Perché sei freddo tutto d'un tratto? -
Chiese Katuki con tono preoccupato.
- Sai com'è, c'è vento. -
- vorrei ucciderti adesso, Izuku. -
Il ragazzo sbuffò
- cosa vuoi che sia successo? Pensavo ormai non ti vergognassi di mostrarti a me per come sei. O almeno lo speravo -
- ... -
- Ti stavi nascondendo... Puoi farti vedere. -
Katsuki liberò un sospiro che sembrava trattenere da tempo.
- hai ragione - "scusa"
- puoi anche baciarmi se vuoi, eh -
Katuki spostò ancora lo sguardo sui suoi occhi verdi.
- se me lo dici così, non mi tiro certo indietro. -

E mentre i due tornavano così a sorridersi, il filo di stoffa li osservava dal basso, beffandosi dei ragazzi che, immersi nei loro desideri, non erano riusciti a scorgere i nodi che andavano pian piano formandosi lungo il meraviglioso ma maledetto simbolo del loro amore.

------------------

Scusate per l'assenza ma sono stata un sacco impegnata 😭😭😭

The Red StringWhere stories live. Discover now