CAPITOLO 3

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Odio essere fissata.

"Ah, buongiorno signorina Villa" mi dice il prof, "sempre in ritardo"

"Si, scusi prof" rispondo.

Mi dirigo velocemente al primo banco libero.

L'attenzione di tutti viene catturata da Matteo, che è ancora fermo alla porta.

"Scusi e lei chi è?" gli viene chiesto.

Lui fa un timido sorriso e risponde ''sono Tiberia Matteo, è il mio primo giorno in questa scuola. E se non fosse stato per Ilary, non avrei mai trovato la sua aula"

"Ahh, bene. Dato che conosce già la signorina Villa, si vada a sedere vicino a lei. Penso che non avrà problemi ad aiutarla ed assisterla nel caso avesse bisogno"

"Fantastico, mi si incollerá come una cozza." penso.

Non riesco a seguire la lezione per più di dieci minuti, perciò, senza farmi notare tiro fuori dallo zaino le cuffiette.

Metto la musica a volume basso, in modo che nessuno la senta, e comincio a pasticciare il foglio.

Purtroppo Matteo se ne è accorto, mi tira una cuffietta sfilandomela e mi chiede "che ascolti?"

Odio chi mi disturba quando ascolto la musica "sai che ti portei uccidere per quello che hai fatto?"

"Cioè?" bisbiglia perplesso.

Il prof si gira, quindi fingiamo entrambi di prendere appunti, ma appena si rivolta verso la lavagna continuando a blaterare su equazioni fratte, gli rispondo "mi hai tolto la cuffietta"

"Oh, scusa principessa"

"E poi che è questa storia che mi chiami principessa? Nemmeno ci conosciamo"

Decido di spegnere la musica per chiarire un po' di cose.

"È iniziato tutto sabato sera. Quando parlavamo, tu mi avevi detto che che non hai mai trovato nessuno che ti trattasse come una principessa, allora ti ho chiamata così per tutta la serata, e tu ne eri felice, oltre perchè eri un po' brilla.''

"Soprattutto perché ero brilla" dico.

"Continuando a parlare mi hai lasciato il tuo numero e mi hai detto di scriverti, l'ho fatto, e mi hai ignorato." dice.

"Bene ragazzi, la spiegazione è finita ora fate l'esercizio con il vostro compagno di banco."

Ora parlare sarà più semplice.

"Ad un certo punto mi hai chiesto di fare delle foto, dovrebbero essercene alcune anche nel tuo telefono''

Controllo, ed è vero.

"Mi spiace di averti rovinato la serata" dico abbassando lo sguardo.

Poggia la sua mano sulla mia, il mio cuore manca di un battito.

"Ehi" dice "non mi hai rovinato la serata, anzi, non penso di aver passato una serata migliore in vita mia"

Alzo lo sguardo, che si incrocia col suo, puro e sincero.

"Poi se non fossi stata ubriaca non ti avrei mai conosciuta"

La campanella suona prima che potessi rispondergli.

Kate mi aspetta di fronte al mio armadietto, le prossime ore le passerò con lei.

La giornata è quasi finita, ma diritto all'ultima ora è proprio una cosa orrenda, la prof parla troppo velocemente e prendere appunti è un'impresa.

La settimana passa velocemente, io e Matt ci stiamo avvicinando molto, infatti questo pomeriggio usciamo per un gelato.

Ci diamo appuntamento alle tre al muretto dei graffiti, uno dei luoghi che amo di più, dopo il mio letto logicamente.

Quando arrivo lui è già lì. "Oddio, sono in ritardo?" gli chiedo

"Nono, tranquilla, sono arrivato io in anticipo"

Lo saluto con un lungo abbraccio, mi sento bene quando sono tra le sue braccia; mi sento al sicuro.

"Andiamo?" mi chiede.

"Okay" rispondo.

Si china e prende il suo penny, "oddio. Lo posso provare?" gli chiedo saltellando.

Perchè sto saltando? Okay, ho già fatto abbastanza figure da idiota davanti a Matt, quindi mi fermo.

"Certo"risponde facendomi l'occhiolino "ma dopo averti offerto il gelato"

Gentiluomo come sempre.

"Sei pronta?" mi chiede.

"Penso di si"

"Okay, ti ho fatto vedere come fare, ora prova tu"

"Andrà a finire male" dico con tono preoccupato.

"Vuoi che ti tenga per mano mentre provi?" chiede guardandomi dritta negli occhi.

"Guarderei solo i tuoi occhi poi" dico quasi bisbigliando

"Cosa?"

"Penso non sia una buona idea, cadrei sopra di te'' dico ridendo, sperando che non abbia sentito quello che ho detto prima.

Ride anche lui, "bene, allora non ti terrò per mano, però provaci"

Okay, ci sono, metto il piede destro in posizione, come mi ha fatto vedere; mi do una leggera spinta con la gamba sinistra e vado.

Wow, non posso crederci, non mi sono spaccata una gamba.

"Non vai male, per essere la prima volta." mi dice.

Lo ringrazio e decido di sedermi vicino a lui con la schiena appoggiata al muretto.

Non ci guardiamo, stiamo fissando un punto vuoto di fronte a noi, ma i nostri corpi si sfiorano.

"Matt?" dico con un tono esitante.

"Mi scusi, cos'è tutta questa confidenza signorina Villa? Mantenga le distanze per cortesia" dice scherzando.

"Scusi signor Tiberia, lei ha il permesso di chiamarmi Principessa e io non posso chiamarla 'Matt'?"

Scoppiamo a ridere come degli idioti.

Infine mi dice "okay, basta scherzi, dimmi"

"Avresti mai pensato che in circa una settimana avremmo legato così tanto?" chiedo

"Non c'è da stupirsi" dice

"Perché?"

"Con una persona come te è semplice legare, sei semplicemente fantastica"

"Awh, che dolce" dico mente mi giro e lo abbraccio.

Rimaniamo seduti a parlare per molto, il tempo passa troppo velocemente quando siamo insieme, infatti sono quasi le sette.

"Cazzo" esclamo alzandomi.

"Che succede?" mi chiede preoccupato.

"Sono quasi le sette, devo tornare a casa"

"Okay, ti accompagno" dice alzandosi.

"Non serve" dico

"Insisto"

"Okay allora"

Dopo circa dieci minuti di camminata svelta siamo davanti alla porta di casa mia.

"Grazie Matt, per il pomeriggio fantastico e per avermi riaccompagnata"

"Di niente principessa. Quando vuoi" dice spalancando le braccia.

Ci sprofondo dentro, questa sensazione è davvero unica; inspirò il suo profumo, fantastico come lui.

È straordinario come stiamo bene abbracciati, sembriamo un puzzle a due pezzi; perfettamente incastrati l'uno all'altra.

D' un tratto la porta si spalanca.

SALVEEE ❤

Questo capitolo doveva essere pubblicato ieri, solo che la febbre ha avuto la meglio su di me, quindi scusate il ritardo..

Spero che la storia vi piaccia, fatemi sapere che ne pensate nei commenti ❤

~If you can dream it, you can do it.~||CrookidsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora