Eccomi qua io sono joe, e come quasi ogni mattina non ho voglia di alzarmi, o meglio non
ho le forze.
Ma sono già le 6:20 quindi mi sollevo lentamente dal letto e fisso la parete, c'è freddo, ma
a me piace, ho
sempre amato il freddo, l'inverno i brividi e le nuvole di fumo che si formano per strada
mentre canto sottovoce.
<< MUOVITI A PREPARARTI CHE PERDI L'AUTOBUS!>
<< ora mi preparo mamma, ora mi preparo>>
<< E VEDI DI ANDARE A SCUOLA STAVOLTA!!>>
Meglio non rispondere, entro in bagno, apro l'acqua della doccia e aspetto che si riscaldi,
ma pensandoci,
meglio farsi una doccia fredda, mi aiuterà anche a riprendermi un po'.
Mi insapono, brucia, e mentre penso a quanto andrà male la giornata ho fatto tardi di
nuovo.
Mi asciugo e mi vesto in fretta e furia, attacco le cuffie al telefono ed esco.
Devo riuscire a prendere l'autobus non posso permettermi un'altra assenza.
<< joe aspetta>>
sento gridare.
È luke
<< dai luke muoviti o lo perdiamo di nuovo>>
<< no tranquillo oggi è giovedì, fa il giro lungo ricordi?, ma tu che hai fatto al braccio ?>>
Mi chiede lui indicando la benda sul polso
<< nulla sono caduto ieri>>
<< che stupido! Sei sempre il solito>>
Arriva l'autobus
<< oh dai prendiamo i posti d'avanti>>
<< OK >>
mi siedo e ascolto la musica guardando il vuoto fino a scuola. Bello vero ?
ma non mi va di entrare subito in classe, quindi mi fermo in un bar vicino scuola a fare colazione, ordino un caffè e un bicchiere d'acqua, i realtà a me il caffè nemmeno piace, ma ho letto su instagram che fa dimagrire quindi ora ne bevo a vagonate, penso che prima o poi mi ucciderà.
finito il mio caffè mi accendo una sigaretta, anche loro un giorno mi uccideranno, strano come il mondo sia pieno di cose fatte apposta per ammazarti, almeno però ci da la possibilità di decidere, e noi stupidi fragili umani siamo lì pronti ad accoglierle a braccia aperte, non tutti chiaro, ci sono anche gli amanti della vita.
si vabbè ora meglio entrare a scuola.
<< buongiorno prof >>
<< giorno, sempre in ritardo eh >>
<< si prof mi scusi, ho perso l'autobus >>
Cammino per la classe e mi dirigo verso il mio posto , guardo Alex, lo saluto e mi siedo.
Il prof è li che parla, parla e parla ma io non lo ascolto, non ce la faccio proprio, forse per le
troppe cose in testa, il bello è che poi mi chiedo perchè vado male a scuola.
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COLLANA DI PIUME
Non-Fictionquesto libro voglio raccontarvi una storia, o meglio una vita, e di come è cambiata in così poco tempo. Non so dirvi se in meglio o in peggio ma è cambiata. E forse a volte i cambiamenti più dolorosi sono quelli che alla fine ti fanno sentire meg...