Delusione

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Il compito era semplice, o almeno lo era per lei, Jason le aveva chiesto  aiuto e lei glielo aveva dato. Purtroppo però il suo presentimento era diventato realtà, si era avvicinato solo per interesse. Per questo appena finita la lezione era corsa fuori dalla classe senza salutare nessuno, aveva un gran nodo in gola e aveva solo voglia di stendersi a letto e dare libero sfogo alle lacrime. 

Quando arrivò a casa non c'era nessuno, sua madre era ancora a lavoro, corse in camera e il fiume di amarezza prese vita. Come aveva potuto immaginare di piacere a Jason era proprio ingenua. Aveva una così scarsa considerazione di se, si sentiva sempre inadeguata e quando si guardava allo specchio trovava solo difetti.

Si sveglio che ormai fuori era buio, gli occhi gonfi, si mise a sedere abbracciando il suo pupazzo preferito, un coccodrillo ormai sgualcito. Lo strinse forte e si sentì più serena. Il telefono lampeggiava una notifica. Forse era lui forse non era vero che l'aveva solo usata... sblocco lo schermo con foga, era solo la solita chat di classe con le solite richieste, scrollo velocemente senza nemmeno leggere.

Forse il suo destino era di restare sola, si doveva essere così. Era nata bruttina per questo per assolvere al compito di passare la vita da sola. Rimase un tempo indefinito a pensare ossessivamente a questo e si sentiva sempre più triste. Alla fine una doccia calda sciolse un pò di tensioni e la cena sblocco i suoi pensieri negativi.

Carlo il marito di sua madre era sempre sorridente, molto ironico, si chiedeva se diventare adulti era così, essere spensierati, con tutti i dubbi esistenziali risolti, ma sapeva bene che non era per tutti e il pensiero andò a suo padre, un nodo alla gola quasi la soffocò, quanto le mancava.

'Com'è a scuola qualche bulletto ti ronza intorno?' questi boomer che vogliono fare i giovani pensò, 'no niente bulletti, fanno tutti schifo penso proprio che resterò single a vita' - 'alla tua età lo pensavo anche io ma poi la natura chiama' e rise di gusto come solo Carlo sapeva fare e la sua risata metteva tutti di buon umore. 

'Tesoro tutto bene?' - 'Si mamma, non mi stare addosso' - 'Mi sembri strana' e la guardò interrogativa. Caspita sua madre doveva avere un radar, riusciva sempre a captare le sue giornatacce o forse erano gli occhi rossi che la doccia non aveva sgonfiato. Le voleva bene ma quanto era invadente, proprio non capiva che doveva lasciarla in pace!

Si chiuse in camera, doveva studiare latino ma la concentrazione stava in un altro pianeta e lei non riusciva a raggiungerlo. Era ferma alla prima riga della prima versione ormai da quaranta minuti. La testa le faceva male, scese in cucina scaldò un pò di latte con il miele come quello che le preparava nonna Linda, sorrise d'affetto. 'Ahi!' si scotto, l'aveva scaldato troppo, bevve più lentamente e all'ultimo sorso ingoiò un antidolorifico.

Per fortuna fece effetto in fretta, non sarebbe riuscita ad addormentarsi con i compiti da fare, non era mai andata a scuola senza aver eseguito tutto alla perfezione. Si mise sotto le coperte e il calore la rilassò si addormentò subito esausta.

Sognò occhi lucenti azzurri che le sorridevano, lui le teneva la mano e poi la tirava a se ma ad un tratto qualcosa lo trascinava via, lei cercava di trattenerlo ma non era abbastanza forte, veniva inghiottito nel buio e non lo vedeva più, rimaneva sola.


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⏰ Letzte Aktualisierung: Feb 15, 2023 ⏰

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