Quando Felix aprì gli occhi la luce del sole illuminava il salone, il suo sguardo andò sul suo corpo ricoperto da una maglietta di Hyunjin che su di lui era a dir poco oversize e dei pantaloncini larghi lunghi fino al ginocchio.
L'odore che proveniva dalla cucina era delizioso, quindi Felix si mise a sedere, sentendo un forte dolore in mezzo alle gambe.
Alzò sulle cosce i pantaloncini trovando, oltre che a dei morsi, i segni delle mani enormi di Hyunjin che cingevano il suo interno coscia.
Forse non avrebbe dovuto, ma si ritrovò a sorridere. Si alzò per poi girarsi verso la cucina, dove trovò Hyunjin con i capelli legati ed il grembiule rosa che Felix gli faceva mettere sempre.
"Buongiorno" sussurrò il biondo sedendosi sul piano da cucina.
"Giorno principessa" gli sorrise sbattendo le uova.
"Mi hai vestito tu vero?" Gli chiese Felix
"Non verrai a dirmi che ti vergogni adesso, ti ho visto un sacco di volte" ridacchiò il moro.
"No. È solo un gesto molto dolce" disse il biondo per poi mordersi il labbro.
Hyunjin lo guardò con la punta dell'occhio.
"Scusa per i segni in mezzo alle gambe" disse piano, andando a prendere una padella, non appena gli passò davanti Felix lo intrappolò con le sue gambe attaccandolo al suo corpo e dandogli un bacio lento.
"Tutto quello che è successo ieri è stato fantastico, niente escluso" disse sorridendo e appoggiandogli le mani sul petto.
Hyunjin rise baciandogli la fronte "chi l'avrebbe mai detto che ad un angioletto come te potesse piacere il sesso violento" disse sorpreso, mentre portava le mani delicatamente sulle sue gambe contornandole con i polpastrelli ed entrando dai buchi larghi del pantaloncino, accarezzandogli i segni e poi stuzzicando le cuciture dei boxer.
Felix annuì portando le braccia dietro il collo del maggiore.
"Credo anche che tu ti contenga con me..." sussurrò sulle sue labbra il più piccolo con voce profonda, in modo da provocare Hyunjin "dovresti smetterla" disse prima di poggiare le labbra su quelle dell'altro.
"Oh principessa tu vuoi morire..." ringhiò eccitato stringendo la presa sulle cosce di Felix, facendolo gemere ed avvicinandolo al suo corpo, facendo scontrare le loro intimità bruscamente, Felix si leccò il labbro e Hyunjin ne approfittò per prendere la lingua del minore tra le sue labbra e succhiarla.

Il timer che indicava che la temperatura del forno era pronta suonò, facendo sospirare Hyunjin. Felix strinse di più le gambe intorno alla sua vita per non farlo allontanare.
"Dai principessa, dispiace tanto anche a me, ma devo preparare qualcosa per te okay?" Gli mise le mani sulle guance lasciandogli un bacio bagnato sulle labbra "la prossima volta non mi tratterrò" sussurrò allontanandosi e lasciando Felix un po' tramortito sul piano da lavoro.
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Jisung si alzò da solo sul letto, si mise a sedere cercando la figura di Minho, ma non era in camera. Si alzò e seguì la sua voce che parlava al telefono fino ad arrivare dietro la porta del balcone, dove Minho era affacciato con il telefono all'orecchio.
"Dobbiamo finire questa storia al più presto, prima che ci siano altri problemi"
Diceva a qualcuno con voce fredda.
"Si, fai in fretta" disse prima di riattaccare ed entrare in casa.
"Ehi" salutò alzando lo sguardo su Jisung che si era un po' allontanato dalla porta "buongiorno" gli diede un bacio a stampo.
"Giorno Min" disse il più piccolo abbracciandolo "che facevi?" Chiese
"Prendevo una boccata d'aria" gli sorrise "andiamo a fare colazione" disse prendendogli la mano.
Jisung rimase zitto e lo seguì.
Non si fidava di lui? Era per quello che non gli voleva dire niente?
Ovvio era un poliziotto, ma aveva messo in chiaro il fatto che non avrebbe mai fatto nulla a svantaggio di Minho... allora perché?
"Hannie tutto bene?" Chiese il castano, l'altro annuì sedendosi al tavolo lontano sa Minho.
"Sei sicuro?" Insistette.
"Non ho molta fame, vado a vestirmi" disse alzandosi da tavola e salendo le scale senza guardare il maggiore.

Improvvisamente Jisung si sentì incredibilmente insicuro, forse se Minho non voleva dirgli cosa gli succedeva, forse non era così importante per lui, forse lo stava solo prendendo in giro e confabulando qualcosa...
Si mise le prime cose che trovò nell'armadio e sentì bussare alla porta, non rispose, erano solo loro due in casa, chi altri dovrebbe essere?
Infatti dopo qualche minuto Minho entrò dalla porta per poi richiudersela alle spalle cercando gli occhi del più piccolo.
"Hannie?"
"Che vuoi Minho?" Gli chiese nervoso.
"Perché sei arrabbiato?" Chiese tranquillo, così tranquillo che fece innervosire Jisung ancora di più.
"Vai via" disse
"Jisung se non mi parli come faccio a sapere cos'hai?" Disse continuando a stare tranquillo.
"Ah" si girò di scatto verso di lui Jisung "senti da quale pulpito..." si portò le dita alla nuca.
"Cosa stai..."
"Ho bisogno di fare due passi" disse avvicinandosi alla porta "togliti dal cazzo Minho"
"Hannie..."
"Ho detto togliti dal cazzo, vuoi levarti o devo prendere la pistola?" Chiese incredibilmente nervoso.
Minho si spostò lasciandolo passare e Jisung corse per le scale, lasciando le chiavi e la sua roba in casa.
Si sentiva incredibilmente angosciato, sapeva di aver trattato una merda Minho e si sentiva uno schifo, ma la sensazione che gli premeva sul petto era così forte da non riuscire a pensare lucidamente, prese una piccola via che lo portava verso il bosco.

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Mmm... che sta succedendo?
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||Defenceless|| Minsung+Hyunlix Where stories live. Discover now