Hoseok sorrise ampiamente e agitò la mano per minimizzare la situazione.

-Il nostro caro Acquamen andrà ad un appuntamento- rispose Yoongi.

-Accidenti era un segreto!- sbuffò Hoseok infastidito.

-Ehi, da quando mi nascondi segreti? -Namjoon si lamentò con un gesto di pietà. Il rapporto dei tre si era notevolmente rafforzato.

Hoseok si strinse nelle spalle, in queste settimane era andato a trovare la bella ragazza della pasticceria, era simpatica ed era stata lei che si era avvicinata per prima, i suoi nervi erano alle stelle, la bellezza abbagliante del ragazzo dai capelli neri la aveva lasciata di stucco, le aveva parlato e accettato di uscire ad un appuntamento per conoscersi ancora meglio e parlare senza essere interrotti dai clienti del posto.

-Deve essere molto carina se hai quello sguardo stupido in volto- commentò Yugyeom, dopo aver perso di vista il suo piccolo e bellissimo BamBam.

-Sei ancora con la sindrome da astinenza?

-Zitto pallido infernale, devi provare lo stesso senza l'angelo diabolico aka Jimin!

Yoongi alzò un sopracciglio, ma si trattenne dal rispondere perché era vero, si sentiva molto angosciato senza la compagnia del biondo.

-Aspetta la sera prima che smettano di fare i musi lunghi- disse Taehyung seduto accanto a Namjoon.

-Cancella quel sorriso dalla tua faccia, sei felice solo perché mio fratello ha deciso di restare a casa

Taehyung con un sorriso cinico rispose all'arroganza dell'altro.

-Ecco perché non l'ho lasciato andare -Yugyeom aprì la bocca con finta sorpresa -Non è colpa mia se non avete una mano dura come me

Da dietro sentì si un colpo di Jungkook che passava con un cesto di vestiti. Taehyung si alzò immediatamente per aiutare il ragazzo a stendere i vestiti, alla scena tutti i presenti nella stanza cominciarono a ridere.

Passarono alcuni minuti fino a quando SeokJin apparve con la piccola Sana cambiata e pulita, la porse a Yoongi che la accoccolò sulla sedia accanto a lui. Yugyeom inizio a giocare con la bambina. Namjoon invece seguì Jin in cucina.

-Beh, me ne vado, ci vediamo dopo

Hoseok si avvicinò all'uscita ascoltando le provocazioni e i "buona fortuna" degli altri.






Le cose stavano procedendo relativamente bene, non erano a conoscenza di avvistamenti sospetti e si stavano adattando sempre più al mondo umano. La guerra purtroppo continuava, ecco perché hanno dovuto prendere rifornimenti extra dalle città vicine. Ciò li ha spinti a chiedersi se i loro genitori stessero realizzando qualcosa perché speravano non li avrebbero abbandonati. Giusto?

Hoseok arrivò in un parco vicino a dove avevano soggiorno, Tzuyu lo stava già aspettando. Lei era bellissima, indossava un abito bianco e un soffice cappotto celeste, i suoi lunghi capelli neri erano raccolti in una coda di cavallo con un fiocco e Hoseok sentì le sue mani sudare dai nervi di averla vicina.

-Ciao!- lui salutò per attirare la sua attenzione, la ragazza si voltò e sorrise.

-Ciao Hoseok, come stai?

-Bene- rispose con un sorriso -Hai aspettato molto?

-No, solo pochi minuti

Rimasero sotto un silenzio imbarazzante a causa del loro nervosismo e seduti sulla panchina nel freddo parco, sospirarono.

𝖊𝖗𝖊𝖉𝖎 𝖉𝖊𝖑𝖑'𝖔𝖑𝖎𝖒𝖕𝖔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora