Dangerous Birthday

Start from the beginning
                                    

"Salve" hai salutato tu freddamente, già sulla difensiva. Questo ragazzo sembrava decisamente un galletto, non ti ispirava fiducia.
"Salve a te" ha risposto con professionalità Mitch, tenendo uno sguardo dubbioso, sicuramente anche lui sospettava qualcosa.
"Deduco siate gli unici amici di Aaron" ha ghignato divertito il giovane spostando i suoi occhi rosei su entrambi.
"E quindi?" Hai ribattuto tagliente facendolo ridere e ottenendo un'occhiataccia da Mitch.
"(T/n)." Ha richiamato tuo fratello con un'occhiata di avvertimento.
"Una viperetta, hun? Beh, come dite voi in Italia? Chi si assomiglia...?" Ha chiesto con divertimento il tipo antipatico. Avevi decisamente riconosciuto il tipo di persona a quanto pareva.
"Chi si somiglia si piglia" ha concluso il ragazzo dai lunghi capelli scuri, rimanendo un po' sulla difendiva.
"Sì, quello" ha sorriso il giovane passandosi una mano nei capelli tagliati a mullet. "Mi chiedo perché una ragazza carina come te stia appresso a quello stronzo di Aaron, non sai di tutti i suoi problemi? Insomma, perché non cerchi qualcuno di normale?" Ha punzecchiato il ragazzo con sguardo seducente. Hai chiuso gli occhi per un attimo e hai preso un respiro profondo per non dare di matto. Cioè, diamine, chi era lui per parlare di Aaron e dei suoi problemi? Certo, magari Aaron non era il massimo della normalità ma quello non era un motivo per parlarne male.
"Vado dal mio ragazzo, voi due divertitevi" hai affermato con aria abbastanza nervosa, alzando le mani in segno di resa e scuse, prima di indietreggiare e andare verso camera di Aaron. Potevi affermare di aver già iniziato male il compleanno.

Una volta davanti alla stanza hai bussato due volte, sentendo un rumoroso gemito di lamento dall'altra parte.
"Tra poco esco, mamma!" Ha abbaiato il tuo ragazzo con fare scocciato. Hai scosso la testa e hai emesso una risatina prima di entrare.
"Idiota, sono io" hai riso come lui ha alzato lo sguardo nervoso su di te.
"Oh... Scusa, bambola" si è scusato Aaron prendendo un respiro profondo avvicinandosi e abbracciandoti subito.
"Su su, è solo un compleanno" hai cercato di calmarlo scherzando prima di dargli un bacio.
"Un compleanno dici tu? Tu non hai idea di come sono i miei compleanni. Ogni volta succede qualcosa, sono quattro anni filati che non passo un compleanno decente!" Si è lamentato lui con aria esasperata. "L'anno scorso mi hanno rovesciato la birra addosso, i miei capelli hanno puzzato di birra per tre giorni, l'anno prima ho avuto una pesante discussione con mio padre per divergenze di pensiero, l'anno ancora prima ho fatto a pugni con mio cugino perché mi prendeva in giro e l'anno ancora prima mi hanno portato all'autolesionismo a causa delle frequenti prese in giro da parte di quegli stronzi dei miei zii. Non ho tutta questa voglia di uscire, sai?" Ha elencato il ragazzo albino con aria disperata. "Ho supplicato mia mamma per evitare il compleanno quest'anno, speravo di fare qualche sorta di cena con te e Mitch a qualche ristorante ma quella troia di mia mamma non ha assolutamente voluto perché è tradizione" ha preso per il culo la mamma con alcune smorfie prima di prendere un respiro profondo. "Non ne posso seriamente più, (t/n)" ha sospirato Aaron affondando il volto tra i tuoi capelli.
"Posso starti accanto questa volta... Non sarà molto ma almeno non dovrai attraversare tutto da solo" hai rassicurato tu portandolo a sedersi sul letto e mettendoti sulle sue gambe. "Ti prometto che farò in modo tu non rimanga solo o ti infastidiscano" hai promesso prendendogli il bel volto tra le mani e dandogli un bacio sulle labbra. "Posso provare a indovinare una cosa?" Hai domandato abbracciandogli la testa al petto; sapevi bene quanto gli piacesse e quanto lo calmasse ormai.
"Spara" ha invitato lui premendo ulteriormente la faccia sul tuo petto prima di sprofondarla nel tuo seno. Solito pervertito.
"Il cugino con cui hai fatto a pugni... Era uno che adesso ha i capelli tagliati a mullet tinti di grigio-argento e gli occhi rosei?" Hai chiesto facendolo irrigidire.
"Sì. Come lo sai?" Ha chiesto Aaron sollevando il volto e premendo il mento sul tuo petto, tenendo il resto sollevato per guardarti in faccia.
"Tira a indovinare" hai riso tu baciandogli la fronte e facendogli qualche carezza dietro la nuca con la mano destra.
"Ti prego, non dirmi ci abbia provato con te... Ti giuro che lo ammazzo" ha minacciato il tuo fidanzato, scaldandosi e assumendo il suo sguardo omicida.
"Non ci ha direttamente provato ma è partito in quarta con «perché stai con uno come lui? Ha un sacco di problemi e bla bla bla»" Hai risposto tu, schernendo il galletto che ha cercato di sminuire il tuo amato albino.
Aaron ha emesso un forte ringhio sommesso e ha guardato stortissimo la porta di camera sua.
"Anche se io avessi problemi, a lui che cazzo importa? E perché deve andare a dirlo alla mia ragazza?" Ha chiesto con rabbia il giovane dagli occhi rossi stringendoti forte a sè con fare possessivo... Riecco l'Aaron che conoscevi.
"Probabilmente per portarmi a dubitare di te o per farci lasciare, lasciamolo perdere" hai alzato le spalle tu come la porta della camera di Aaron si è aperta di scatto... Parli del diavolo e spuntano le corna.
"Speak of the devil" ha mormorato Aaron guardando stortissimo suo cugino.
"Ragazzi, vi pare il momento di amoreggiare? Noi poveri invitati stiamo aspettando" ha schernito il coglione facendoti un sorriso da flirt e sollevando due volte un sopracciglio come Aaron si è alzato, mettendoti a terra con cautela, ed è andato con fare minaccioso dal cugino, prendendolo per il collo e sbattendolo contro il muro.
"Stai. Alla larga. Dalla mia ragazza." Ha ringhiato il ragazzo interamente albino con sguardo furioso, scandendo bene ogni singola parola.
"Altrimenti, Aaron~?" Ha miagolato il tipo dai capelli argentati spostando più volte lo sguardo su di te... Stava sfidando Aaron.
"Non vuoi sapere cosa cazzo ti combino se la tocchi. Non sto scherzando, sono disposto ad ammazzarti se ti avvicini a lei." Ha minacciato con aggressività il tuo fidanzato, tenendo i suoi occhi rossi fissi in quelli rosei dell'avversario.
"Wow, il piccolo Aaron si è innamorato della ragazza?" Ha sfottuto ridendo il cugino, spingendo via il ragazzo dai capelli bianchi e spolverandosi la maglietta con lo scollo a V nera prima di lanciare un'altro sguardo seducente verso di te. "Ci vediamo dopo, bambolina~" ha salutato con un sorriso prima di andarsene come se nulla fosse stato.
"Figlio di puttana." Ha sibilato Aaron avvicinandosi a te e guardandoti con attenzione. "Guai a te se lasci il mio fianco oggi, uccellino." Ha avvisato Aaron mostrandoti quel suo ghignetto che ti faceva così tanto impazzire.
"Agli ordini, Aaron-Sensei" hai riso tu avvolgendogli le braccia attorno al petto e abbracciandolo con forza.
"Mi aggiusteresti la camicia? Te la cavi meglio di me in queste cose" ha chiesto il ragazzo dalla pelle bianca osservando la sua camicia bianca coi teschi sul petto, la quale era tutta sgualcita.
"Allarga un po' le braccia" hai invitato tu sistemandogli con attenzione la camicia, distendendo con precisione le pieghe fino a darle un'effetto decente. "Eeee... Fatto!" Hai esultato dopo qualche attimo guardandolo negli occhi. Pareva seriamente nervoso e ansioso, aveva lo sguardo perso nel vuoto, sembrava agitato all'idea di andare nell'altra stanza tra gli ospiti. "Aaron?" Hai chiamato con un cipiglio, stringendogli la mano per tranquillizzarlo.
"Mh?" Ha emesso lui alzando lo sguardo a incontrare i tuoi occhi.
"Se non vuoi andare possiamo restare qui... Non sei obbligato a stare tra gente che ti fa stare male" hai cercato di tranquillizzarlo facendogli una carezza sulla guancia. Lui ha proteso il volto verso la tua mano e ha chiuso gli occhi per godersi la sensazione.
"Devo andarci invece, altrimenti i miei genitori verranno a farmi la predica" si è difeso il giovane dagli occhi rossi con un leggero cipiglio.
"Vuoi che ti rimanga accanto?" Hai domandato poggiando la guancia alla sua spalla.
"Sì. Sì, mi farebbe sentire meglio" ha annuito il tuo ragazzo prendendoti la mano nella sua e stringendola gentilmente. "Andiamo, dai... Prima mi tolgo il pensiero e meglio sto" ha invitato poi baciandoti la fronte e portandoti fuori dalla stanza.

~𝔎𝔦𝔩𝔩𝔢𝔯 ℜ𝔬𝔪𝔞𝔫𝔠𝔢~ ||Albino! Oc × Lettore||Where stories live. Discover now