Nove.

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Okay, Sam. Pensa. Espira. Inspira.
Forse l'ordine era diverso.
Okay, puoi farcela.
Mi guardo allo specchio: indosso dei pantaloni a zampa (non commentare, ne vado assolutamente pazza.) e una felpa, con le scarpe da ginnastica perché, beh, non ne uso mica altre.
Porto i capelli sciolti e mossi sulle spalle, con le dita tremanti.
È un appuntamento? Magari vuole dichiararsi?
Devo cercare di non pensare al meglio. Ma nemmeno al peggio. Sii neutrale Sam, puoi farcela.
《Mamma, sto uscendo!》 Urlo mentre scendo le scale e corro verso la porta.
《Sam?》 Mi richiama la donna che mi ha messa al mondo, con uno strano sorriso in faccia.
《Hai un appuntamento?》 Chiede alzando un angolo della bocca.
《Che? Ma sei pazza? Assolutamente no! Ecco... io sto.. uscendo a fare una passeggiata, va bene?》
Ci mancava questa, quando tornerò mi sommergerà di domande.
《Ah e, Colton viene alle otto!》 Urlo uscendo di casa, chiudendomi finalmente la porta dietro le spalle.
Erano le 16:59 quando arrivo al parco, ma riuscivo già ad intravedere una chioma rossa.
《Hey!》 Mi saluta Meredith, ancora prima che riuscissi ad avvicinarmi.
Cerco di nascondere un sorriso, un po' inutilmente, raggiungendola.
《Hey, come-》
《Non provare a dire a nessuno che siamo qui, intesi? Bene. Ora stammi a sentire. Non mi interessa di te, mia madre mi ha chiesto di scriverti solo perché ti ho trattata male. Ma te lo sei meritato, anzi, ti è andata fin troppo bene.》
Cosa? Deglutisco a fatica, non riuscivo a muovere nemmeno un dito, la guardo in faccia e basta, cercando di capire se forse era il caso di darle un pugno in faccia o no.
Dopo un po' decido di prendere la parola.
《Senti, mi dispiace, okay? Mi dispiace per la tua maglietta che costa quanto tutta la mia camera insieme, mi dispiace per esserti svenuta sopra. Come penso tu sappia, non è una cosa che si controlla. Se non vuoi parlarmi, non ti costringe nessuno. Non mi interessa di tua madre, sono cose che riguardano voi e se si pente di come ha educato sua figlia non è un mio problema. Basta che la smetti di incazzarti per cose che sono successe accidentalmente. Non hai nessun diritto di trattarmi così. Potrai essere bella quanto vuoi, ma questo non ti rende superiore. Detto questo, evita di cercarmi ancora. Ciao.》
Ero furente, al diavolo la stupida cotta! Mi piace davvero una persona così? Ma poi, perché mi piace?
Mentre stavo iniziando ad andare verso casa, dopo essermi voltata, sento qualcosa bloccarmi il braccio.
Appena mi giro, vedo solo una cosa: lacrime.

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⏰ Last updated: Jan 11, 2021 ⏰

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I hate you, I love you. ||lesbianWhere stories live. Discover now