Capitolo 34

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Alex's pov:
Sto accompagnando James a casa del suo migliore amico dove passerà tutto il fine settimana, dopo aver pregato quasi tutti i giorni a Louis è riuscito a convincerlo.

Io: -Fai il bravo mi raccomando- dico appena scende dall'auto
James: -Non ti preoccupare però non chiamatemi ogni cinque minuti- dice prendendo la borsa dal cofano

Aspetto che entri a casa del suo amico per poi ritornare a casa, è la prima volta che passa qualche giorno senza di noi, spero non combini guai ma soprattutto spero che si diverti, anche perché sembra avere un periodo no e quindi passare un po' di tempo con il suo migliore amico e staccare un po' da casa penso lo possa aiutare.

Parcheggio l'auto e rientro in casa.
Dopo aver risposto alle cento domande di Louis su nostro fratello mi siedo un po' sul divano a guardare la tv finquando non sento il telefono vibrare nella tasca.

*Telefonata*
Io: -Amore cosa c'è?-
Carol: -Ti aspetto alla stazione...-
Io: -Come alla stazione?-
Carol: -Sto tornando e non vedo l'ora di vederti-
Io: -Sto arrivando tesoro-
*Fine Telefonata*

Beh se voleva farmi una sorpresa ci è riuscita, metto il giubbino ed esco di corsa andando alla stazione.
Dopo dieci minuti la vedo correre verso di me, io corro incontro a lei e abbracciandola forte gli do un bacio pieno di tutto l'amore che provo per lei.
La prendo per mano e cominciamo a camminare spensierati come due bambini, più la guardo e più penso a quanto sia bella questa ragazza, la mia ragazza volevo dire.

Carol: -Ho una notizia per te?- dice sorridendomi
Io: -Dimmi- le sposto i capelli che gli cadevano sul viso
Carol: -Da oggi resterò qui, mi hanno trasferito in città!!- dice abbracciandomi
Io: -Ma...Ma è fantastico, perché non me l'hai detto prima?-
Carol: -Volevo farti una sorpresa- mi sorride

Gli do tanti baci e la stringo forte a me.
Come mi mancava, fortunatamente ora è stata trasferita qui, quindi da ora staremo insieme Goni giorno come una vera coppia.

Daniel's pov:
Sto giocando nel corridoio del piano di sopra con la palla aspettando che si faccia l'orario per andare a fare allenamento.
Palleggio un po' a terra e ogni tanto lancio palla contro il muro fingendo un passaggio, ad un certo punto la palla rimbalzando un modo strano va contro un vaso,a cui i miei fratelli tengono molto, facendolo schiantare sul pavimento facendo un bel po' di rumore.

Louis: -Daniel cos'hai fatto?- dice salendo le scale
Io: -Scusami fratellone non volevo ma il pallone ha preso un ribalzo sbagliato- dico facendomi uscire un po' di lacrime per scansarmi la punizione
Louis: -Daniel ti ho detto cento volte che non devi giocare in casa!- urla
Io: -Scusami fratellone, ti prego-
Louis: -Non te la scanserai questa volta una punizione, sai a quanto ci tenevo a questo vaso!- dice arrabbiato
Io: -Ti prego no!- dico cominciando a piangere mentre lui mi porta in camera mia con la forza

Mi mette sulle sue ginocchia e comincia a colpirmi, i forti non sono molto forti e per fortuna non mi ha neanche abbassando i pantaloni ma lo stesso faccio uscire qualche lacrima per far finire questa punizione, anche se non sembra interessare minimamente mio fratello che continua a colpirmi fino a quando non arriva alla trentesima sculacciata.

Louis: -Giocherai più in casa con la palla?-
Io: -N-No, te lo prometto- dico appoggiandomi al suo petto
Louis: -Va bene, dai finiscila di fare questa sceneggiata, so che ti stai sforzando per far uscire queste lacrimucce- dice asciugandomele
Io: -Non volevo scusami- dico abbassando lo sguardo
Louis: -Tranquillo, ora andiamo altrimenti facciamo tardi- dice guardando l'orologio

Mi alzo e scendo in macchina.
È molto raro che vengo punito, però per aver rotto soltanto un vaso sembra un po' troppo anche perché per cose un po' più gravi non è successo nulla.
O Louis ci teneva molto oppure sta diventando un po' troppo duro, anche perché ultimamente è sempre nervoso.

Manuel's pov:
Sto facendo un giretto con dei miei amici finquando camminando per fuori casa mia non vedo un camion di trasloco proprio accanto a casa.
Così un po' curioso mi affaccio per vedere chi è per poi sentire una voce da dietro di me che mi fa sobbalzare dallo spavento.

X: -Manuel!-
Io: -....Ciao May!!- dico girandomi
-Che ci fai qui?-
May: -Mi sono appena trasferita, tu invece?-
Io: -Io abito qui accanto, che bello rivederti!- dico abbracciandola

Mentre l'abbraccio vedo che arrossisce così mi stacco da lei scusandomi e diventando rosso per la vergogna.

May: -Tranquillo!- dice ridendo
Io: -Vuoi venirti a fare un giro?-
May: -Perché no!- dice annuendo
Io: -Allora vieni, ti presento alcuni miei amici- dico portandola a conoscere i miei amici

Che bello rivederla, non so perché ma so che di lei mi posso fidare ad occhi chiusi.
Siamo molto simili caratterialmente quindi andiamo anche molto d'accordo.

Facciamo un piccolo giro finquando non gli arriva una chiamata da parte della madre che gli ha detto di tornare a casa, così decido di accompagnarla visto che non conosce neanche la città poi anche perché non mi sentivo di lasciarla tornare da sola.

May: -Ehm...grazie Manu-
Io: -Figurati, quando vuoi un po' di compagnia basta che mi messaggi oppure mi vieni a chiamare che mi fa molto piacere stare con te- dico sorridendo
May: -Va bene, domani al limite mi porti a visitare un po' la città-
Io: -Perché no!-
X: -May vieni....ciao!- dice salutandomi
Io: -Buonsera signora- dico un po' imbarazzato
X: -Conosci questo ragazzo May?-
May: -Si mamma, abita qui accanto con i suoi fratelli-
Mamma di May: -Noi siamo nuovi di qui, penso che mia figlia te l'abbia detto.
Ora non dirmi niente caro ma dobbiamo sistemare ancora casa- dice sorridendomi
Io: -Si figuri, se ha bisogno di una mano abitiamo qui affianco-
Mamma di May: -Grazie caro, ciao!- dice entrando
Io: -Arrivederci.
Va bene io vado, a domani- dico salutando May
May: -A domani- dice entrando in casa

Mentre penso a lei e che ora saremo vicini corro per la città felice ritornando dai miei amici che subito cominciano a fare battutine dicendo che ho preso una bella cotta per May.
Non è che ho preso una cotta per lei ma è una ragazza veramente dolce di cui so di potermi fidare, e quindi diciamo che già mi sono affezionato a lei.

Johnson's FamilyWhere stories live. Discover now