04. Amane Aritomo

Start from the beginning
                                    

Jotaro, inginocchiandosi, chinò il capo in avanti per osservare al meglio il corpo di Yumeko, nascose il volto sotto l'ombra del cappello rimanendo in silenzio per lunghi secondi.
La sua spalla era avvolta dalle garze e il suo respiro sembrava essere affannoso e pesante: forse la ragazza stava sognando?
Holy, come suo solito, si assicurò che Amane stesse bene, dopo tutto, era stato molto fortunato a non beccare nessun punto vitale. Avevano avvolto tutto il suo addome di garze e alcool.

- Vi ringrazio per avermi salvato e curato – Continuò, chinando il busto in direzione della madre – Non voglio crearvi altro disturbo, forse è meglio se ritorno nel mio appartamento.
- Non ci pensare ne anche – Rispose Holy – Le tue ferite sono in pessime condizioni e direi che qui nella nostra residenza con noi sei più al sicuro.
- No problem! – Annui accompagnato da un solare sorriso – Jotaro è stato fortunato e ha capito subito come funzionasse il mio Stand, nessun altro riuscirà a tenermi gioco. Ora che ci penso – Sussurrò, spostandosi verso Jotaro e Yumeko – Se sai che in lei risiede Dio, perché non la uccidi direttamente?
Io... io ho visto Dio nei suoi profondi occhi... puntavano dritti verso di me, voleva spappolarmi il cervello! Mi si era gelato il sangue per mezzo secondo...
- Nessuno toccherà questa ragazza – Rispose Jotaro, alzandosi e affiancandosi al ragazzo a passo lento – Anche se la uccidessimo, i seguaci di Dio continueranno a avanzare e non si fermeranno per nulla al mondo. Non tutti sono controllati, molti lo fanno di loro spontanea volontà.
- M-Ma almeno la minaccia più grande verrà eliminata fin da subito e molti "prigionieri" verrebbero liberati!
- Dentro il corpo di Jumeko non vi è soltanto Dio ma risiede anche Jonathan Joestar, è il nonno del mio vecchio e mi sentirei in colpa in parte – Sospirò, infilando le mani nelle tasche della lunga giacca – Yumeko è una ragazza giovane e di certo non si merita tutta questa cattiveria.
Mi sono fatto una promessa.
- P-Promessa? – Domandò la madre dubbiosa.
- Stai dicendo che stai proteggendo Dio?!
- "Dio"? – Ripeté Jotaro – Quel bastardo merita il peggio del peggio nell'inferno, non mi interessa affatto salvarlo e non è di certo un mio interesse.
La mia promessa è scoprire la verità su questa ragazza e riportarla com'era un tempo.
- Jotaro... – Sussurrò Holy, tenendo un fine sorriso.
- Facciamo cosi – Continuò Amane, porgendo la mano destra al ragazzo – Ti aiuterò in questa impresa: voglio salvare le vittime dal germoglio del controllo e eliminare Dio sulla faccia del pianeta. Per colpa sua ho passato l'inferno a scappare e a uccidere vittime senza alcuna colpa.

Jotaro afferrò saldamente la sua mano, nonostante non gli interessasse davvero collaborare con una persona del genere: non conosceva nulla di lui e non sapeva di cosa fosse capace, probabilmente sarebbe stato un peso inutile per il suo viaggio. Visto che Holy lo stava guardando e sapeva già a cosa pensava, decise di farlo per lei e per non subire una romanzina.
Poco dopo, Yumeko si svegliò: il suo viso era ancora intontito.
Holy si avvicinò, aiutandola ad alzarsi con la schiena addolorante con cautela.

- Yare Yare, stavo scommettendo sulla tua morte.
- M-Maleducato e bastardo! – Gridò tossendo – Cosa ci fa Amane in casa Kujo?!
- Non ti preoccupare – Sussurrò la madre rassicurandola – Non ti farà più del male ora, vero?
- S-Si... – Balbettò arrossendo di colpo – Yumeko, Yumeko è il tuo nome, dico bene?

Di colpo, il tono del ragazzo divenne cupa quasi da far paura: abbassò il volto, coprendosi la vista con alcune ciocche argentate ribelli. Strinse le mani nella sua giacca, sembrava stesse male.

- M-Mh... – Annui lei non capendo e chinando di lato la testa.
- S-Sei davvero una bellissima ragazza! – Gridò improvvisamente, facendo rimanere senza parole tutti – Una bella donzella come te ha bisogno di un uomo come me! – Puntò il dito contro di lei – Insomma, guardami, sono una bellezza unica e insieme a te creeremo un bambino perfetto!
- Che strano, fino a due minuti prima avevi proposto di ucciderla – Continuò Jotaro alzando le spalle.
- Non intrometterti! Sto parlando con la mia futura sposa, Yumeko!
- Dimmi un po', quella palla ha effetti negativi e crea disturbi nel cervello?
- Jotaro... – Sussurrò – Se mai combatteremo ancora ti ucciderò con le mie stesse mani! Portami rispetto, sono più grande di te!

- M-Ma che gli prende? – Sussurrò Yumeko nell'orecchio di Holy, nel mentre che i due continuavano a rispondersi a vicenda.
- Lasciali perdere, sono giovani! – Rise lei – Non darci troppo peso. Comunque, come ti senti ora?
- Sto meglio – Annui – Ti ringrazio nuovamente, Signora Holy.
- Chiamami solo Holy, d'accordo?

- Sarai più grande... ma sei proprio un tappo.
- Ti faccio fuori un giorno di questi!

Amane Aritomo entrò a far parte della piccola squadra composta da Jotaro Kujo e Yumeko.
La personalità del ragazzo era davvero bizzarra e, sicuramente, vi era ancora molto da scoprire.
Dopo quell'accaduto, passò più di una settimana e le ferite di entrambi guarirono quasi del tutto.
Decisero di trasferirsi nell'appartamento del ragazzo per non mettere in altri guai Holy Joestar.

Decisero di trasferirsi nell'appartamento del ragazzo per non mettere in altri guai Holy Joestar

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.


Cursed Ball: raggio d'azione 4 metri. Possiede una grossa mazza da baseball che utilizza come arma. Era in grado di creare dal nulla una palla che attaccava seguendo il calore corporeo, esterno, distruggendo ogni tipo di  ostacolo.. Impossibile da fermare finché non colpirà il suo obiettivo o un calore identico al bersaglio per confonderlo. La mazza era indistruttibile e non vi era nulla che non potesse rompere. La personalità del suo Stand era protettivo verso chi voleva bene e minaccioso.

JoJo: The Heart BroochWhere stories live. Discover now