un'amara sorpresa

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Marlene entrò nella buia stanza con il suo solito abito nero adatto anche in combattimento leggermente scollato. I suoi passi che rimbombavano nella sala attirarono l'attenzione di tutti i presenti.
Lei li ignorò, si recò subito verso un uomo abbastanza alto sulla trentina, un tempo era di una bellezza stupefacente che, con il tempo e con la magia oscura, stava scomparendo.

"Signore" si inginocchiò.
Il Signore in questione le fece un gesto con la testa.
La ragazza diede una pergamena all'uomo.
Quest'ultimo accennò un sorriso mentre leggeva la pergamena.
"Ottimo lavoro McKinnon" disse con la sua voce rauca.
"Grazie Signore" la giovane si sedette al tavolo al centro della sala con gli altri mangiamorte mentre Nagini le sfiorava le gambe.

Si concentrò sui presenti, riconobbe subito Bellatrix Black in Lestrange, Rodolphus e Rabastan Lestrange, Narcissa e Andromeda Black, Lucius Malfoy, Barty Craunch jr., il suo amico di scuola Peter Minus e Severus Piton. Poi c'erano altri mangiamorte a cui la giovane non fece attenzione.

"Novità?" Chiese Voldemort mentre camminava accanto ai sui sudditi.

"Signore... faranno una missione... 5 componenti dell'Ordine..." disse Peter con una voce tremolante.

"Ottimo, Marlene, Bellatrix, che dite?" Chiese il signore oscuro contando sulla sue consigliere.

"Piton, Rodolphus e Lucius?" Propose la bionda.

"Magari pure i Carrow" disse Bellatrix senza pensarci troppo su.

"Si direi che loro vanno bene..." decise Voldemort.

***

La riunione continuò fino all'ora di cena.

"Potete andare" disse Voldemort congedando i suoi seguaci e dissolvendosi nell'aria

I vari mangiamorte uscirono dalla sala o si teletrasportarono nelle loro case.

Marlene stava per smaterializzarsi quando qualcuno la bloccò.

"Marlene!" disse Bellatrix fermando la ragazza.

"Oh ciao Bellatrix" rispose cordialmente la giovane.

"Senti vorrei parlarti di alcune cose, ma qui non ci conviene, che ne dici di parlarne davanti a un pasto caldo? Stavo per andare dai miei genitori con le mie sorelle e sono sicura che tu saresti un ospite più che gradita!" disse Bellatrix con la sua voce ammaliatrice.

"Guarda accetterei con piacere se non fosse che rischierei di incontrare Sirius... vorrei evitare di incontrarlo ecco..." disse la bionda. Lei non è che non voleva vederlo, non voleva essere giudicata da lui e poi sapeva che sarebbe andato a dirlo a James, Lily e agli altri dell'ordine e non voleva essere scoperta.

"Tranquilla tanto Sirius dovrebbe essere già uscito, andava a mangiare fuori con dei suoi amici" disse Bellatrix sempre più convinta.

"Beh perchè no allora!" rispose sorridendo la giovane; certo era diventata mangiamorte, manipolava le gente e programmava omicidi ma niente le poteva togliere il suo sorriso.

Le tre sorelle e Marlene così si recarono a casa della nobile famiglia Black. Per quello che diceva Sirius era una casa buia e tetra, spettrale; dove regnava il silenzio e i pregiudizi erano alle stelle...

"Eccovi! Come mai ci avete messo così tanto?!" disse Druella sulla soglia di casa accogliendo le figlie.

Accanto a lei c'era Walburga, la madre di Sirius, che si accorse subito della quarta ragazza. La guardò con uno sguardo esaminatorio "Tu sei?".

"Marlene Mckinnon, piacere" disse lei sorridendo.

"L'ho invitata io" disse Bellatrix intromettendosi "Le dovevo parlare di alcune cose e ho pensato di invitarla a cena" poi varcando la soglia si avvicinò alla zia e le sussurrò all'orecchio "è una di noi". A quelle parole la donna fece entrare in casa Marlene.

La bionda si guardò attorno con un misto di paura e meraviglia.

"La cena è già pronta, spero che tu gradisca l'arrosto" disse Druella indicando a Marlene la sala da pranzo.

Bellatrix entrò per prima e si sedette accanto a Sirius seguita da Andromeda che si avvicinò a Kreacher e li chiese se poteva aggiungere un posto a tavola.

"Chi altro viene?" chiese Cygnus notando il nuovo posto a tavola.

"Una mia ospite" rispose Bellatrix poi sussurrò al cugino che le stava accanto "Non ti scandalizzare troppo quando la vedrai arrivare" ottenendo in cambio uno sguardo dubbioso da parte di Sirius.

In quel momento entrarono Marlene e Narcissa che si sedettero accanto.

Sirius riconobbe subito la giovane bionda e la guardò con un sguardo che era un misto tra preoccupato e dubbioso.

"Tu devi essere Marlene Mckinnon" disse Orion studiando la giovane.

"In persona, mi dispiace di avervi disturbato ma Bellatrix ha insistito nel farmi venire".

"Non ti preoccupare, Marlene, sei un'ospite più che gradita!" disse Andromeda.

In un istante apparse il cibo in tavola e tutti iniziarono a mangiare.

Nessuno dei presenti fece caso allo sguardo di Regulus nei confronti di Marlene e degli sguardi che si lanciavano i due grifondoro.

Finita la cena Bellatrix e Marlene si recarono in uno dei tanti balconi per discutere su degli affari dei mangiamorte.

"Va bene Bellatrix provvederò a questa cosa.." disse Marlene uscendo dal balcone con la più grande delle sorelle Black.

"Ora però devo proprio andare" disse lei guardando l'orologio che segnava ormai le 11 di sera.

"è stato un piacere conoscervi" disse Marlene salutando Narcissa, Andromeda e le altre due donne di casa mentre gli uomini erano al piano di sopra.

Stava per aprire il portone quando qualcuno la fermò.

"Ti accompagno." disse Sirius.

"Non ce ne è bisogno."

"Insisto." e uscirono insieme dalla gotica casa facendosi avvolgere dalla notte.

Rimasero per un po' in silenzio finché Sirius non ruppe il ghiaccio "Come mai mia cugina doveva parlarti? Come mai stavi con loro?"

"Sirius io..." Lo guardò negli occhi grigi che la guardavano con un misto di tristezza e di delusione. "Non ti deve interessare, te non dovevi essere fuori?"

"James ha rimandato per colpa di Lily, quella é pazza manco una sera con gli amici li fa passare!" Disse sospirando, poi tornò serio "Sei una di loro Marlene..." Le prese i polsi "Come hai potuto?..."

Lei lo guardò con gli occhi lucidi "Sirius io..." Prese fiato e con tono fermo rispose "Non sono obbligata a risponderti" stacco le sue mani da quelle di Sirius e si smaterializzò a casa sua lasciando il giovane black tra dubbio e ansia.



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